CULTURA E SPETTACOLO

All'orizzonte, una "Primavera d'autore"

Un percorso alla scoperta di “quattro volti della letteratura lombarda” per una Primavera d’autore

All'orizzonte, una "Primavera d'autore"
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Un percorso alla scoperta di “quattro volti della letteratura lombarda” per una Primavera d’autore. Ad organizzarlo, in 4 incontri con altrettanti grandi autori lombardi accomunati dall’amore per i classici della letteratura, per l’attaccamento al proprio territorio, per la passione verso varie forme d’arte e per il fine contributo di pensiero e d’intelletto è l’associazione storico culturale Sant’Agostino di Cassago Brianza.

Il tema della rassegna Primavera d'autore

Il sodalizio svolge infatti la propria attività nel cuore della Brianza operosa, che Agostino conobbe e la cui “lombarditudine”, in anticipo di secoli, favorì il pensiero meditativo del circolo agostiniano in ritiro a Cassiciacum. Filo conduttore della rassegna, il tema etico-morale al bivio fra bene e male, il momento in cui personaggi e vicende si trovano spalle al muro a dover scegliere. Le nuove “conoscenze” spazieranno da un ingegnere addolorato (Gadda), una monaca perduta (Testori), un pretore mediocre (Chiara) e un magistrato (Fontana) tutti alle prese col dilemma di tale scelta.

Il programma:

 Questo il calendario degli incontri, tutti in programma al venerdì sera a partire dalle 20.45:

 Il 5 aprile 2024 in Oratorio a Cassago, Ivano Gobbato presenterà “La cognizione del dolore” di Carlo Emilio Gadda. Pubblicato a puntate sulla rivista Letteratura tra il 1938 e il 1941, il romanzo rimase incompiuto e fu pubblicato da Einaudi solo nel 1963. Esprime una satira pungente che sottolinea la disparità tra assurdità delle aspirazioni e realtà del quotidiano. Gobbato da gennaio 2012 propone le sue “chiacchiere intorno ai libri” ed è possibile seguirlo sul suo blog “Intorno ai libri”. Nel 2020 ha pubblicato “La biblioteca dei libri perduti” per l’editore Dominioni.

Il secondo appuntamento:

Il 19 aprile toccherà invece a Sara Pozzi presentare “La monaca di Monza” di Giovanni Testori. La prima teatrale si tenne a Cesena nel 1967 con la regia di Luchino Visconti. A partire dal processo a Marianna de Leyva, Testori attualizza la vicenda di manzoniana memoria portando in scena jukebox, automobili, bulldozer, insegne al neon. La scellerata decisione di Suor Virginia di uccidere delle consorelle monache con la complicità dell’amante Osio, la vedrà trascorrere 13 anni a pane e acqua in un’angusta cella murata, liberata solo dal card. Federico Borromeo colpito dal suo percorso di redenzione.

Pozzi è laureata in Lettere Antiche, insegna lingua e letteratura italiana, greca e latina al Liceo classico “A. Manzoni” di Lecco. Ha collaborato alla progettazione di un Sentiero Letterario dedicato a “Il cavallo rosso” di Eugenio Corti e alla redazione dei volumi “Un apostolo in missione” di A. Ghislanzoni, “La pazza del Segrino” di I. Nievo, “Diario del viaggio in Brianza” di Stendhal.

Il terzo evento:

Il 3 maggio, invece, sarà la volta di Elena Rigamonti e “il pretore di Cuvio” di Piero Chiara. La storia riguarda la mediocre figura del pretore Augusto Vanghetta che vive nel Varesotto negli anni Trenta. Nel 2013 il regista Giulio Base ne ha tratto un film con Francesco Pannofino e Sara Maestri. Il finale è rocambolesco e amaro, come spesso accade nei testi di Chiara.

Elena Rigamonti  è bibliotecaria addetta all’ufficio cultura e sport del Comune di Renate. Ha collaborato alle pubblicazioni proposte da Fulvio Panzeri Assessore e Presidente della Biblioteca di Renate.

Il quarto e ultimo appuntamento:

Il 17 maggio toccherà infine a Marianna Villa (questa volta in villa Pedroli a Zizzanorre) con la “Morte di un uomo felice” di Giorgio Fontana. Storia di un magistrato milanese alle prese con il terrorismo degli anni ‘70 e la storia del padre partigiano.  Il testo investe una profonda riflessione intorno all’intreccio di vite private sullo sfondo di esistenze storico-politiche del territorio, la così detta Grande Storia. I singoli burattini, la cui unica libertà che hanno è il libero arbitrio, sembrano agire su un palcoscenico più grande di loro. L’indagine non è solo giuridica ma interiore, per riscoprire l’esperienza individuale e familiare.

Marianna Villa collabora con l’Università Statale di Milano in attività di formazione e divulgazione per studenti e docenti. Insegna materie letterarie nei licei ed è consulente presso varie istituzioni culturali. Oltre a studi di taglio scientifico in volume e rivista, ha collaborato alla realizzazione di apparati didattici di manuali scolastici.

 

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