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Il sindaco dichiara guerra ai piccioni: vietato dargli da mangiare

Tante le segnalazioni ricevute dal Comune di Robbiate da parte di cittadini che lamentano problematiche igienico-sanitarie

Il sindaco dichiara guerra ai piccioni: vietato dargli da mangiare
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E’ allarme piccioni a Robbiate. Tante e preoccupanti le segnalazioni e le richieste di intervento ricevute dall’Amministrazione comunale da parte di privati cittadini che lamentano problematiche igienico-sanitarie causate dall’abbondante presenza di volatili, specialmente nel centro storico.

Il sindaco dichiara guerra ai piccioni: vietato dargli da mangiare

Guardandosi attentamente attorno, infatti, tra una abitazione e l’altra, tra una via e l’altra, non è difficile, purtroppo, imbattersi nella sporcizia e nel guano determinato proprio dalla massiccia presenza dei piccioni.

La situazione nel corso del tempo è pian piano andata peggiorando, arrivando, ormai, ad assumere proporzioni tali da costituire un serio rischio di natura igienico-sanitaria, oltre che un danno a carico di edifici pubblici e privati e numerosi problemi di decoro urbano in relazione a insudiciamenti di marciapiedi e vie pubbliche.

Così il nostro vignettista Giovanni Beduschi ha interpretato, con la solita ironia, l’ordinanza del sindaco Marco Magni che vieta di dare da mangiare ai piccioni nel territorio di Robbiate

Preso atto della spiacevole problematica, l’Amministrazione comunale non ha potuto dunque fare altro che intervenire immediatamente. L’obiettivo dell’ordinanza del sindaco Marco Magni è contenere il numero di piccioni presenti, al fine di eliminare il pericolo di trasmissione di eventuali malattie infettive, nonché il degrado degli immobili e spazi pubblici e privati.

Il provvedimento esorta in primis tutti i cittadini a non dar da mangiare ai piccioni all’interno dei centri abitati.

Inoltre si rivolge a tutti i proprietari di immobili, amministratori di condominio o a chiunque che, per qualsiasi titolo, vanti diritti reali su immobili presenti nel territorio comunale, chiedendo di provvedere, a proprie spese, alla pulizia e disinfezione periodica dei locali nei quali i piccioni abbiano nidificato e depositato guano, oltre che delle zone sottostanti cornicioni, balconi, pensiline, o oggetti vari di qualsiasi tipo, imbrattati dalla sporcizia.

In secondo luogo chiudere con griglie o reti tutte le aperture attraverso le quali i piccioni possono introdursi e trovare luoghi adatti alla nidificazione. Infine esorta a impedire la sosta abituale o permanente dei piccioni su terrazzi, davanzali, cornicioni, nicchie e cortili applicando dissuasori di tipo non cruento.

L’ordinanza, che porta la data dell’8 febbraio, entrerà in vigore a partire da 30 giorni dall’avvenuta pubblicazione della stessa (22 febbraio).

Sono previste sanzioni se non verrà rispettata. Gli agenti della Polizia Locale sono incaricati della vigilanza, anche mediante sopralluoghi a richiesta dell’Amministrazione o su segnalazione direttamente dai cittadini.

Giada Perego

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