Elezioni Merate, l’appello di Casaletto a Perego: «Se si candida per dividere ci ripensi»
L’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto invita Dario Perego, sempre più tentato dall’opportunità candidarsi con una terza lista, a una riflessione comune
Elezioni Merate, l’appello di Casaletto a Perego: «Se si candida per dividere ci ripensi». L’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto invita Dario Perego, sempre più tentato dall’opportunità candidarsi con una terza lista, a una riflessione comune.
Elezioni Merate, l'appello di Casaletto a Perego per un centrodestra unito
Pronto a ricandidarsi accanto a Massimo Panzeri nel nome di un centrodestra unito. Ma anche disposto a regolare i conti all’interno dei partiti, prima che sia troppo tardi.
«Se si candida dica qual è la sua visione; oppure, se lo fa solo per dividere, ci ripensi». E’ l’invito che l’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto ha rivolto a Dario Perego, l’ex sindaco di Merate sempre più tentato dall’opportunità di ripresentarsi alle urne al comando di una nuova lista civica.
Dovesse farlo, è pressoché certo che Perego accoglierebbe a bordo della sua compagine esponenti di spicco del centrodestra, da Andrea Robbiani a Giuseppe Procopio, oltre ad accaparrarsi il probabile supporto del blocco meratese di Forza Italia, partito di cui fu tra i rappresentanti meratesi della prima ora.
Ipotesi queste sempre più concrete e che Casaletto non intende sottovalutare.
«La terza lista di Perego è il famoso convitato di pietra che prima o poi si materializzerà – ha commentato l’assessore al Bilancio – Spero francamente in un ripensamento. Chiaramente in democrazia ognuno fa la propria parte e può sentirsi libero di competere candidandosi, quello che dico è che si pensi al bene della città. Dario Perego è un mio carissimo amico, così come altre persone in gioco che hanno una loro casa nell’ambito del centrodestra. Perciò mi viene da criticare questa ipotetica iniziativa. Vorrei quantomeno capire che visione hanno della città».
Le perplessità manifestate da Casaletto basano la propria teoria su un dubbio: Merate ha veramente bisogno di una terza lista? «Se l’idea di fondo è quella di candidarsi per dividere, allora non va bene – ha proseguito l’assessore – Piuttosto si faccia una riflessione più ampia insieme. E’ una mia opinione e avrei detto queste stesse cose sia a Dario che ad Andrea Robbiani, con i quali, ci tengo a sottolineare, non ho avuto nessun confronto su questi temi. Il punto è che Merate non è più quella del 2004. Sono cambiate tante cose in vent’anni, è cambiata la società stessa. Perciò mi chiedo quale possa essere la loro visione sulla città del futuro. In questi anni si è operato in momenti davvero delicati come il Covid e la crisi economica e a Merate non abbiamo fatto mai mancare nulla. Penso che il giudizio attorno a questa Amministrazione non possa essere che positivo. Poi se ne può discutere, ma cercando di evitare rotture».
Una candidatura scontata, quella di Casaletto con il gruppo di PiùProspettiva accanto al sindaco Panzeri, con la possibilità più alta del gruppo di poter ottenere, in caso di vittoria, la seconda carica più alta della Giunta comunale.
«Per quanto mi riguarda la mia disponibilità a ricandidarmi con il centrodestra non è mai venuta meno – ha commentato – La partita su Merate è molto importante e anche i vertici provinciali e regionali del mio partito, Alessandro Negri e Giacomo Zamperini, si stanno facendo garanti dell’unità del centrodestra. Quelle sul ruolo già stabilito del vicesindaco però sono solo grandi chiacchiere. Le somme si tirano sempre alla fine».