Pnrr, maggior coinvolgimento della Regione
Il Consiglio approva la risoluzione della Commissione Speciale, presieduta da Giulio Gallera di Forza Italia
"L’attuazione del Pnrr in Lombardia procede in modo spedito. Chiediamo un maggior coinvolgimento della Regione nella rimodulazione dei progetti, più flessibilità e la possibilità di utilizzare sui progetti Pnrr anche gli importi non spesi dei fondi di coesione". Giulio Gallera (Forza Italia) spiega così il senso della Risoluzione “Pnrr, proposte e contributi per vincere completamente questa sfida”, predisposta dalla Commissione speciale da lui presieduta e approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale con 63 voti favorevoli su 66 votanti. La Risoluzione approvata indica una serie di impegni per le istituzioni territoriali, nazionali ed europee.
Pnrr, maggior coinvolgimento della Regione
Sottolinea il consigliere regionale:
"In primo luogo si chiede al Governo un coinvolgimento maggiore delle Regioni nella rimodulazione del Pnrr per quanto riguarda le scelte che interessano il loro territorio. Sono note, inoltre, le difficoltà incontrate dai Comuni, specialmente quelli piccoli, nella gestione delle procedure di realizzazione degli interventi a causa della carenza di personale. Più fondi dovranno quindi essere previsti da parte dello Stato per l’assunzione di personale tecnico (ingegneri e architetti) e personale amministrativo da parte di Comuni e Province".
Conclude Gallera:
"Il documento chiede, infine, che siano garantite dallo Stato agli Enti locali le risorse in spesa corrente per il funzionamento di progetti e strutture anche oltre il 2026 quando si concluderà la fase attuativa. Il riferimento è in particolare alle case di comunità, agli asili nido, alle altre strutture realizzate ma anche a servizi come l’assistenza domiciliare ai disabili e il sostegno a persone fragili e anziani. Si chiede infine di realizzare, in collaborazione con le associazioni di categoria dei vari settori produttivi, un prezziario dinamico che tenga conto dell’andamento dei prezzi di mercato sui singoli territori anche al fine di evitare aumenti ingiustificati del costo delle merci".