Colico, il racconto di Ivano Ghidoni, il vigile del fuoco eroe
Il pompiere di 45 anni, residente a Milano, ha rilasciato la sua testimonianza all'Ansa
Ivano Ghidoni, il vigile del fuoco fuori servizio di 45 anni, residente a Milano, che nel pomeriggio di ieri, martedì 2 gennaio 2024, si trovava per caso sul luogo dell'incidente avvenuto a Piona (Colico), ha raccontato la sua testimonianza all'Ansa.
Colico, il racconto di Ivano Ghidoni, il vigile del fuoco eroe
Questa la testimonianza che Ivano Ghidoni, pompiere del distaccamento di via Sardegna a Milano, ha rilasciato all'Ansa: "Eravamo andati fuori con la famiglia perché era il compleanno di mia suocera. Dopo aver mangiato lì vicino, abbiamo visitato l'abbazia di Piona e quando stavamo andando via abbiamo sentito un rumore come di un masso che cadeva e poi un tonfo fortissimo".
Era il minisuv che era precipitato in acqua. "La gente ha iniziato a urlare dal parcheggio. Io ho chiamato il 112 e ho avvisato che stavo per intervenire". La zona era impervia, l'auto si era ribaltata ed era finita quasi completamente sott'acqua con fuori solo le ruote e il pianale.
"Quando sono arrivato c'ero solo io. Ho pensato che ci fosse dentro qualcuno e ho cercato di aprire le portiere". La prima che si è aperta è quella posteriore. "Sono riuscito a estrarre la prima persona e a buttarla sul pianale. La mia compagna è un'anestesista rianimatrice e ha iniziato il massaggio. In una situazione surreale è riuscita a gestire tre pazienti".
"Non si riusciva a stare sotto molto - spiega ancora Ghidoni all'Ansa - perché l'acqua era fredda. Nel frattempo è arrivato un parente delle persone nell'auto che ha detto che erano tre".
Anche con il suo aiuto hanno aperto la portiera del guidatore, dove si trovava una donna di 56 anni bloccata dalla cintura di sicurezza. Un pescatore ha fornito il coltello per tagliarla e riuscire a liberarla. Ancora più faticoso estrarre la terza persona che era incastrata fra i sedili.
"Sono arrivati i soccorsi ma non potevano raggiungere il punto dov'era la macchina" e quindi i feriti sono stati portati con la barca a remi del pescatore al pontile più vicino, uno alla volta. "Spiace che una persona sia deceduta, noi - conclude Ghidoni - ce l'abbiamo messa tutta".