l'aggressione

Autista ferito da un petardo e assessore preso a pugni: la testimonianza di Falsetto

Ha dell’incredibile quanto accaduto negli scorsi giorni a Verderio, quando il bus che accompagna gli studenti alla scuola media è stato preso d’assalto da un giovanissimo

Autista ferito da un petardo e assessore preso a pugni: la testimonianza di Falsetto
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Autista dello scuolabus ferito da un petardo e assessore preso a pugni. Ha dell’incredibile quanto accaduto negli scorsi giorni a Verderio, quando il bus che accompagna gli studenti alla scuola media «Alessandro Volta» di Robbiate, è stato bloccato e preso d’assalto da un giovanissimo di origine nordafricana, protagonista di una vera e propria aggressione ai danni dell’autista del mezzo e, in seguito, anche dell’assessore all’Istruzione Francesco Falsetto.

Autista ferito da un petardo e assessore preso a pugni, la testimonianza di Falsetto

«Siamo enormemente preoccupati da quanto accaduto - ha testimoniato lo stesso assessore, Francesco Falsetto - Si tratta di un soggetto che è noto da tempo e che sta recando parecchi problemi negli ultimi mesi, ma purtroppo, trattandosi di un 13enne, nessuno riesce ad intervenire per porre un freno a tale situazione».

Falsetto ha in particolare raccontato come in ambito scolastico il giovanissimo si sia già reso protagonista di alcuni episodi di bullismo a danni di coetanei, gesti che hanno spinto l’Amministrazione verderese a chiedere con forza un provvedimento di sospensione.

«Richiesta che purtroppo è caduta nel vuoto. Lo scorso 30 novembre, di conseguenza, abbiamo cercato di limitare noi stessi i danni diramando un avviso di interdizione dall’utilizzo dello scuolabus, anche perché la retta non era stata pagata».

Un divieto che, come ha precisato l’assessore, non è però mai stato rispettato.
«Il tredicenne puntualmente ha cercato di salire sul mezzo ogni mattina. Abbiamo quindi invitato l’autista a contattare i Carabinieri e più volte siamo intervenuti io, l’assessore Adelio Sala e, in un’occasione, anche lo stesso sindaco Robertino Manega».

Rituale che si è ripetuto fino allo scorso venerdì, appunto, quando alla chiamata dei Carabinieri il 13enne ha risposto esplodendo un grosso petardo che ha perforato il timpano all’autista del mezzo.

«Gli altri studenti, terrorizzati, sono rimasti in ostaggio di questo gesto poiché le Forze dell’ordine non potevano intervenire. Sono quindi salito io stesso sull’autobus e il ragazzo mi ha sferrato un pugno rompendomi gli occhiali. Solo dopo diverso tempo sono riuscito a persuadere il giovane a scendere e, a quel punto, è stato preso in custodia dai Carabinieri».
L’assessore ha manifestato una forte preoccupazione per la situazione che pare di difficile soluzione.

«Il nostro Comune ha cercato di fare tutto quanto fosse in suo potere, probabilmente anche di più . ha spiegato - Sembra che il giovane giri anche armato di un coltello. I coetanei sono spaventati, una piccola minoranza invece sembra essere influenzata da lui. Abbiamo bisogno che le famiglie facciano massa, ci sostengano, serve una spinta verso le Istituzioni superiori, perché il terrore è che ci si possa muovere solamente nel caso in cui capiti un fatto veramente grave».

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