il caso

Dorme da mesi in piazza Prinetti

La donna di origini africane ha rifiutato tutte le offerte di aiuto

Dorme da mesi in piazza Prinetti
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Da tre mesi dorme in piazza Prinetti. Con sé ha soltanto alcune coperte, forse qualche vestito e poco altro. Delle richieste di aiuto che a più riprese il Comune e la Parrocchia di Sant'Ambrogio le hanno avanzato non vuole saperne. Inavvicinabile, insomma, anche per alcuni suoi connazionali che hanno provato a capire le ragioni per cui non vuole tornare nel suo paese di residenza, Agrate Brianza, o cercare un’alternativa alla fredda panchina sulla quale ha scelto di trascorrere gli ultimi tempi.

Dorme da mesi in piazza Prinetti

Con il passare dei giorni diventa sempre più delicato il caso della donna di origini africane che si è di fatto stabilita in centro città, dove trascorre la maggior parte delle sue giornate sulla panchina di marmo situata all'incirca nella zona del negozio di calzature Sangiorgio.

Soprattutto perché il clima sta diventando sempre più rigido con l'avvicinarsi dell'inverno. La donna, di cui tanti frequentatori della piazza ormai conoscono la vicenda, è in questa situazione più o meno dalla fine di agosto. Era la sera del 31, nell'auditorium comunale andava in scena il concerto «Le canzonine» di Enrico Gabrielli e in quelle ore, per la prima volta, alcuni residenti contattarono le forze dell'ordine per segnalare la presenza di una donna di origini africane che probabilmente bivaccava su quella panchina già da qualche giorno e forse aveva bisogno di aiuto.

Sul posto si portò una pattuglia dei Carabinieri e la Croce Bianca di Merate. Non fu trasportata in ospedale e rifiutò ogni aiuto. Come detto, tentativi di interventi ne hanno fatti sia il Comune, nelle persone dell'assessore Franca Maggioni e della responsabile dei Servizi sociali Letizia Rao, e sia la Parrocchia, in particolare con don Davide Serra, coadiutore dell'oratorio.

«La signora risulta residente ad Agrate - ha chiarito il sindaco Massimo Panzeri - Le abbiamo prospettato diverse soluzioni, seppure temporanee, ma non le ha mai accettate. Le abbiamo proposto, tra le altre cose, un alloggio nella Casa Leoni di Sartirana e addirittura all'hotel Melas. Gli stessi servizi sociali più volte si sono recati da lei, ma senza successo».

Vuole restare lì, sulla sua panchina, anche se in alcune occasioni la sua presenza è stata oggetto anche di verifiche effettuate dalla Polizia locale. Giovedì 23 novembre, ad esempio, gli agenti sono intervenuti in un momento in cui la donna si era assentata per qualche ora prendendo i sacchi che la donna aveva lasciato sulla panchina.

«La Polizia locale non ha sequestrato niente, ha tenuto in comando per qualche ora gli oggetti personali della signora per poi restituirglieli - ha concluso il primo cittadino - Gli agenti, semmai, l'hanno invitata in alcune occasioni a mantenere un comportamento decoroso».

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