Furti nell'Isola Bergamasca: malviventi arrestati dopo un inseguimento
In arresto una donna del '71 e un uomo dell’89, entrambi con precedenti
I carabinieri del Norm di Bergamo hanno tratto in arresto due topi d'appartamento, pluripregiudicati, dopo che sabato sera avevano messo a segno due furti nell'Isola Bergamasca, tra Presezzo e Bonate Sopra. In questo secondo frangente i malviventi, la banda era composta da un uomo e due donne, alla vista dell'auto dei militari si sono dati alla fuga in auto: a Capriate San Gervasio lo schianto, una donna è riuscita a dileguarsi, mentre i complici sono stati arrestati.
Furti nell'Isola Bergamasca: malviventi arrestati dopo un inseguimento
La sera di sabato 18 novembre, a Presezzo, i carabinieri del N.O.R.-Sezione Radiomobile di Bergamo sono intervenuti presso una abitazione dove, poco prima, tre persone, delle quali due donne ed un uomo, avevano tentato di forzare una porta finestra, ma erano stati disturbati dal proprietario che poi aveva contattato il "112". L’immediata visione delle immagini del sistema di videosorveglianza privata consentiva
di acquisire la descrizione dei tre soggetti. Alcune ore dopo a Bonate Sopra la medesima pattuglia notava uscire da un’abitazione due donne
con dei borsoni, che venivano riconosciute dai militari come le stesse che poco prima avevano commesso il tentato furto nell’abitazione di Presezzo. Le donne, alla vista della pattuglia di carabinieri, salivano a bordo di una "Renault Megane" condotta da un complice con il quale si sono dati alla fuga.
Ne è scaturito un inseguimento che si è concluso a Capriate San Gervasio, lungo la SP 170, allorquando il conducente della Renault Megane, in prossimità di una rotonda, ha perso il controllo del veicolo uscendo di strada e arrestando la marcia. Una delle occupanti approfittando
dell’oscurità, è riuscita a far perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti, mentre l’altra, veniva bloccata da uno dei due carabinieri.
Il conducente della Renault Megane, nonostante le ferite causate dal sinistro, si è lanciato in una fuga disperata in aperta campagna inseguito a piedi dal secondo carabiniere che gli ha intimato più volte di fermarsi. Vistosi braccato, l’inseguito ha interrotto la propria corsa e si è scagliato contro il suo inseguitore. Ma prontamente il militare, anziché estrarre la pistola, ha impugnato il Taser in dotazione e, vedendo inascoltato il proprio invito a rimanere fermo, ha usato il dispositivo contro l’aggressore al torace e al fianco sinistro, immobilizzandolo.
I due soggetti fermati sono stati trasportati all’ospedale Papa Giovanni XXIII per le cure del caso a seguito del sinistro stradale, poi dimessi rispettivamente con 5 giorni di prognosi, la donna, e 60 giorni l’uomo.
In auto ritrovata la refurtiva
La perquisizione dell’autovettura ha consentito di rinvenire a bordo della Renault Megane monili in oro, denaro, capi e accessori di abbigliamento, un’aspirapolvere e una console portatile per videogiochi, nonché prodotti alimentari provento di furto. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. La donna, classe ’71, condannata già 6 volte per reati contro il patrimonio, e l’uomo, classe ’89, già
arrestato 8 volte in flagranza e con 4 condanne per reati contro il patrimonio, entrambi stranieri domiciliati in un campo nomadi del milanese, sono stati arrestati e condotti nella Casa Circondariale di Bergamo su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Proseguono, nel frattempo, le indagini dei carabinieri per individuare la terza complice e per accertare il loro eventuale coinvolgimento in altri furti analoghi dei giorni scorsi.