Ponte di Paderno, agente della Polizia locale salva aspirante suicida
Ad accorrere per primo sul San Michele è stato l’agente Mario Giovine, 56enne pietra miliare del corpo di vigili robbiatesi, che serve fin dalla fondazione del corpo di vigili di Robbiate, Paderno e Verderio
Ponte di Paderno, agente della Polizia locale salva aspirante suicida che voleva buttarsi. Ad accorrere per primo sul San Michele è stato l’agente Mario Giovine, 56enne pietra miliare del corpo di vigili robbiatesi, che serve fin dalla fondazione del corpo di vigili di Robbiate, Paderno e Verderio.
Ponte di Paderno, agente della Polizia locale salva aspirante suicida
Un intervento eroico per impedire l’ennesima tragica disgrazia al ponte di Paderno. Protagonista dell’incredibile salvataggio è stato l’agente di Polizia Locale Mario Giovine che nel pomeriggio di giovedì è riuscito ad impedire ad una donna di mezza età di saltare nel vuoto e di porre volontariamente fine alla propria vita.
Una segnalazione partita dai famigliari della donna che, dopo aver trovato un biglietto che annunciava la volontà di volersi gettare dal ponte, hanno contattato urgentemente la centrale di Robbiate, sede del servizio intercomunale di polizia. Ad accorrere per primo sul luogo è quindi stato l’agente Giovine, 56enne pietra miliare del corpo di vigili robbiatesi, che serve fin dalla fondazione del corpo di vigili di Robbiate, Paderno e Verderio.
«Abbiamo ricevuto la chiamata intorno alle 15. Siamo quindi stati avvisati che la donna si era già allontanata da casa e abbiamo per questo inviato una pattuglia sul luogo», ha spiegato il comandante Giovanni Bacile. «Quando siamo giunti sul posto, siamo subito riusciti ad individuare la persona che però si trovava già in una posizione particolarmente pericolosa», ha raccontato lo stesso agente, protagonista dell’eroico salvataggio, stilando il proprio rapporto.
«La donna, infatti, si trovava già aggrappata al parapetto ad un passo dal vuoto e siamo dunque dovuti intervenire con urgenza».
Senza esitare, dunque, il poliziotto ha tentato di avvicinarsi alla malintenzionata cercando di non spaventarla eccessivamente.
«Non volevo infatti che la mia presenza creasse ulteriore disagio. Infatti, ad un tratto la persona ha cercato di scavalcare la ringhiera mettendosi a cavalcioni e quindi ho capito che dovevo intervenire rapidamente altrimenti si sarebbe buttata».
Prontamente, il vigile è intervenuto di corsa, abbracciando saldamente la donna per impedirle di compiere atti estremi.
«Era molto agitata e ha iniziato a divincolarsi con forza - ha precisato - La donna ha tentato di liberarsi e di spingersi con le gambe verso il vuoto. Nonostante il rischio che stavo correndo non ho lasciato la presa, ma nessun automobilista si è fermato a prestarmi aiuto. Fortunatamente sono però arrivati i miei colleghi che sono riusciti ad intervenire e a salvarla».
Gli agenti della Locale hanno quindi atteso l’arrivo dell’ambulanza che ha trasportato la persona, ormai salva, all’ospedale di Vimercate. Prima del trasporto, però, si è reso necessario anche l’intervento del comandante Bacile che ha colloquiato con la donna, riuscendo a tranquillizzarla. Una volta al sicuro e ritrovata la giusta serenità, la malcapitata ha concesso un caldo abbraccio all’agente Giovine, suo salvatore.
Paolo Brambilla