Elezioni comunali, nel Meratese e Casatese una primavera... meno rossa
Da Merate a Casatenovo, da Airuno a Cassago, i movimenti in vista del voto del 2024 dipingono uno scenario decisamente insolito
Non è ancora chiaro se sia finito il tempo delle ideologie o se sia solo questione di convenienza, sta di fatto che in vista delle prossime elezioni comunali nel Meratese e Casatese si stanno facendo strada alleanze fluide. Era già successo anni fa a Lomagna ma si era trattato perlopiù di un caso isolato. Ora succede ad Airuno, Cassago, ma anche a Merate e Casatenovo.
Succede ad esempio che a Casatenovo la maggioranza non chiuda la porta ad alcuni esponenti dell’opposizione per potenziare un centro-sinistra che, come sta succedendo a Cassago, vuole allargarsi ai «civici» per attirare più voti possibili. Forse consapevole dello scarso appeal di diversi partiti. Non è sicuramente un caso che negli ultimi anni alle consultazioni per l’elezione del sindaco i pochi simboli di partito apparsi sulla scheda fossero tutti di centro-destra. Quasi che affiancare a un simbolo civico quello di un partito di centro-sinistra faccia perdere voti piuttosto che guadagnarli. Ma forse è proprio così.
L’impressione, comunque, è che il centro-sinistra, visto il grande divario che lo separa dal centro-destra in questo momento storico a livello nazionale, stia cercando tutte le strade possibili per ampliare la base elettorale, peraltro sempre più scarna a livello generale, considerato che poche settimane fa in Provincia di Monza e Brianza per eleggere un senatore dopo la morte di Silvio Berlusconi ha votato un solo elettore su cinque. Un dato sul quale occorrerebbe fermarsi a riflettere.
I movimenti a Merate
A Merate, il primo indizio è quello più plateale: Mattia Salvioni, segretario del Pd di Merate, e Andrea Robbiani, ex sindaco e leghista della prima ora, a braccetto nel promuovere la stessa mozione per la salvaguardia dell’ospedale Mandic di Merate.
Il secondo è più velato, ma è comunque un indizio: quello della bocca cucita di Salvioni quando gli viene chiesto di parlare della possibilità che alle amministrative del prossimo anno il centro-sinistra possa presentarsi nell’ambito di una civica allargata non solo ai partiti del terzo polo (e magari anche ai grillini), ma addirittura ai «nemici» di un tempo. Salvioni non conferma né smentisce, «no comment».
Le possibilità di un listone che abbracci quanti più possibili antagonisti dell’attuale maggioranza è però più concreta che mai. Immaginarsi uno scenario del genere, con un Robbiani – la cui fuoruscita dal gruppo di «Più Prospettiva» è ormai cosa certa – candidato sindaco o consigliere di una lista magari supportata dall’esterno da ex sindaci come Andrea Massironi, Dario Perego ma soprattutto Battista Albani (con il quale si è sempre scornato in passato), non sembra più fantascienza.
Discorso opposto per l’attuale maggioranza: in settimana, anche se lo aveva già in parte fatto negli scorsi mesi, il sindaco Massimo Panzeri ha definitivamente sciolto le riserve, ribadendo la volontà di ripresentarsi. Ad eccezione di Robbiani, per Panzeri tutto il gruppo potrà essere riconfermato, probabilmente anche il vicesindaco Giuseppe Procopio. «Per me la squadra può rimanere questa, con qualche ricambio fisiologico, e Procopio per quanto mi riguarda ne fa ancora parte».
La situazione a Casatenovo
A Casatenovo, come anticipato in esclusiva dal Giornale di Merate, non è un mistero che il gruppo di maggioranza Persone e idee stia dialogando con gli esponenti della minoranza di centro-destra ormai da tempo allineati con il sindaco Filippo Galbiati su quasi tutti i fronti (tra cui la mozione della discordia del Mandic, firmata e votata senza colpo ferire).
Chi tra Marco Pellegrini, Marcello Paleari, Barbara Beretta e Lorenzo Citterio salirà a bordo di «Persone e idee» è prematuro dirlo, anche perché se i primi due sono liberi da tessere di partito, i secondi sono militanti della Lega, che in paese ha una sezione ormai sfilacciata e «commissariata» da Missaglia, ma che per logiche provinciali dovrebbe allestire una lista insieme a Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Interessanti le parole di Marinella Maldini, segretaria del Pd. "Di incontri con il gruppo di maggioranza ne ho fatto soltanto uno - spiega - perché a quelli precedenti ha partecipato Andrea Pirovano. La lista avrà il sostegno del Pd come è naturale, così come credo anche di altre forze del centro-sinistra. Sono sincera, non abbiamo fatto nomi, né del candidato sindaco né di possibili candidati consiglieri. E’ chiaro che ogni tornata elettorale è diversa dalla precedente, dobbiamo fare i conti con lo scenario in cui ci troviamo a muoverci e non è un mistero che il gruppo stia provando ad allargarsi. In quale direzione non spetta a me dirlo. Certo chi fa parte di una lista sostenuta dal Pd deve adeguarsi ai valori del centro-sinistra".
Ad Airuno alleanza "fluida"
Ad Airuno ormai da mesi la maggioranza si è spaccata e ad accogliere gli «ammutinati» dell’Amministrazione Milani sembra essere proprio la minoranza guidata da Gianfranco Lavelli.
Quattro i consiglieri del gruppo di centro-destra che hanno preferito prendere le distanze dalla Giunta: Bruno Ferrario, Donatella Balasso, Cinzia Soldo e Simone Tavola. Nelle ultime settimane, il nuovo gruppo di opposizione sembra sempre più essersi imbarcato sulla nave della minoranza «ufficiale», al fianco di Lavelli, Adele Gatti e Thierry Averna, rappresentanti del centro-sinistra airunese.
Con comunicati congiunti, idee condivise e critiche mosse in modo unanime alla Giunta - che con solo un consigliere a fianco del sindaco Alessandro Milani, della sua vice Adriana Rossi e dell’assessore Claudio Rossi rappresenta ormai la minoranza de facto in Consiglio - la direzione presa in vista delle prossime elezioni comunali sembra chiara.
A Cassago si imbarcano gli ex della Marabese
A Cassago, dove lo scisma del 2019 costato la sconfitta alle urne, le due minoranze - composte da Sergio Pini e Maurizio Corbetta da una parte e Rosaura Fumagalli e Antonio Carrino dall’altra - hanno infatti stretto un’alleanza con i «separati in casa» fuoriusciti dall’Amministrazione Marabese, l’ex vicesindaco Monica Conti e l’ex assessore Emilio Panzeri.
Il tentativo di ricompattare le fila e presentarsi uniti alle prossime elezioni ha spinto il centro-sinistra a cercare di superare la propria identità politica, proponendo un gruppo in cui includere anche il centro-destra. Un’idea nuova per Cassago, che non aveva mai avuto prima una lista che si proponesse come completamente civica e aperta a tutti, nata con la speranza di ottenere il favore dei cittadini.