Ambiente

Moria di gamberi di fiume, l’Amministrazione comunale di Colle Brianza rompe il silenzio

Dopo la diffida, inviata dal Wwf Lecco al Comune, il sindaco Tiziana Galbusera ha incontrato, nella serata di lunedì 30 ottobre, una delegazione di esponenti dell’associazione lecchese

Moria di gamberi di fiume, l’Amministrazione comunale di Colle Brianza rompe il silenzio
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Moria di gamberi di fiume, l’Amministrazione comunale di Colle Brianza rompe il silenzio. Dopo la diffida, inviata dal Wwf Lecco al Comune, il sindaco Tiziana Galbusera ha incontrato, nella serata di lunedì 30 ottobre, una delegazione di esponenti dell’associazione lecchese, accogliendo la richiesta della stessa di agevolare l’intervento di messa in sicurezza richiesto per la tutela della popolazione di gamberi rossi autoctoni, particolarmente prolifica all’interno del torrente Bevera, appoggiata anche dalla Provincia e da Ersaf, l’Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste.

Moria di gamberi di fiume, l'Amministrazione comunale di Colle Brianza incontra il Wwf

Presenti all’incontro anche i rappresentati del Parco del Monte Barro e del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.
“Con riferimento alla segnalazione del WWF circa la moria di gamberi nel torrente Bevera dovuta allo sviluppo di afanomicosi, siamo venuti a conoscenza degli esiti effettuati da ATS in data sabato 28 Ottobre - ha affermato il primo cittadino - Quindi, abbiamo allertato subito le autorità sanitarie competenti ed emesso un'ordinanza con limitazioni di comportamento nei confronti dei pescatori, escursionisti o turisti che si recano in prossimità del torrente luogo della segnalazione”.

Dato atto della moria di gamberi d’acqua dolce rilevata, e causata dal fungo Aphanomyces astaci, e considerato che si tratta di una malattia che colpisce solo i gamberi d’acqua dolce presenti nei corsi d’acqua il Comune ha poi specificato che l’uomo e le altre specie animali non corrono alcun pericolo e che il fungo è veicolato da soggetto a soggetto, attraverso le spore presenti nell’acqua. Tra le prescrizioni da seguire, quella di Non raccogliere resti di gamberi morti e, in caso di contatto con l’acqua, disinfettare le calzature una volta allontanatisi dalla zona, utilizzando normale candeggina ad uso domestico (10 ml di preparazione in libera vendita in 1 litro d'acqua) e/o lasciare a secco gli stivali per 48h dopo risciacquo con acqua.

Così il nostro vignettista Giovanni Beduschi ha immaginato l’accaduto, con i volontari Wwf pronti a salvare i gamberi. Meno pronta la sindaca Tiziana Galbusera che poi in settimana ha rotto il silenzio

A seguito dell'incontro, poi, il Comune ha emesso un’ulteriore ordinanza di divieto di accesso ai corsi d'acqua in zona Val Chignolo e valle della Taiada, in attesa di individuare idonee soluzioni tecniche al fine di evitare la diffusione della patologia ad altri corsi fluviali.
Infine è stato concordato che, entro pochi giorni, il WWF Lecco invierà all’Ufficio tecnico del Comune il progetto della barriera in legno che intende realizzare lungo il torrente, a monte della zona dove sono stati ritrovati i gamberi morti per la cui costruzione è stata aperta una raccolta fondi online sulla piattaforma Gofundme che, ad oggi, ha già raggiunto la somma di 780€ (a fronte di un obiettivo di 1000).

Luca De Cani

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