Solidarietà

A Cernusco serata benefica in favore e dell'Hospice di Airuno della Fabio Sassi

Lorenzet: "Senza la collaborazione della comunità, dalle istituzioni alle associazioni, passando per i semplici cittadini, non potremmo andare avanti"

A Cernusco serata benefica in favore  e dell'Hospice di Airuno della Fabio Sassi
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Un apericena all’insegna dell’arte e della storia, ma anche e soprattutto un evento benefico a favore dell’Associazione Fabio Sassi. E’ una proposta assolutamente da non perdere quella programmata per sabato 14 ottobre 2023, con inizio alle 19, al Castello di Cernusco in via Puecher 1. Sì perché durante la serata sarà possibile ammirare l’esposizione di quadri di diversi artisti locali come Beppe Corna, Donato Frisia, Alex Fumagalli, Giuliana Lucchini, Gaetano Orazio, Diego Palasgo, Giusto Pilan, Dolores Previtali, Piermario Sala e Francesca Sisti.  Accanto a queste opere vi saranno poi alcuni interessanti manufatti africani.  Il tutto messo a disposizione con grande generosità da artisti e collezionisti locali proprio perché il ricavato sarà devoluto al sostegno delle attività dell’Hospice di Airuno.

Serata benefica in favore della Fabio Sassi e dell'Hospice di Airuno

L’evento si svolgerà all’interno della cornice suggestiva del Castello di Cernusco,dove le persone che aderiranno all’invito potranno partecipare a un ricco apericena, ammirare le opere d’arte e visitare questa bellissima dimora.  Una visita guidata di sicuro interesse perché le origini del Castello di Cernusco risalgono all’XI secolo: una splendida location fortificata oggetto di ricostruzioni e aggiunte poi diventataresidenza dei signorotti che dominavano il luogo come le importanti famiglie Petroni, Castelli e Cernuschi.  Il castello, persa la sua funzione strategica, divenne di proprietà del conte Lurani Cernuschi e quindi dell’attuale proprietà che ha affrontato forse la sfida più grande, cioè riportare l’antica struttura – vincolata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali -  agli antichi splendori con un fine e accurato restauro mantenendo la tipologia costruttiva e restando fedele all’impianto originale.

Apericena, visita al Castello e mostra d’arte richiedono una quota di partecipazione di soli 55 euro con prenotazione obbligatoria entro domenica 8 ottobre. Le persone interessante posso chiedere ulteriori informazioni e prenotarsi a Marisa (cell3339084258) e Giuliana039.9900871, dalle 9 alle 15).

Come anticipato, il ricavato della serata sarà devoluto alla Fabio Sassi, guidata dal presidente Daniele Lorezet, che, come è noto, è una straordinaria associazione che da oltre trent’anni si occupa di cure palliative, di sostegno ai malati con prognosi infausta e di supporto alle loro famiglie. Una realtà molto radicata in Brianza che ha costruito e gestisce Il Nespolo di Airuno che nel corso di oltre vent’anni ha accompagnato circa 5.000 ospiti e i loro famigliari nel difficile viaggio attraverso la malattia e verso il termine della vita, favorendo così la solidarietà sociale.

 “Ogni anno partiamo con l’obiettivo di coprire un buco che varia dalle 350 alle 400 mila euro per arrivare al pareggio: ogni ospite dell’Hospice ci costa 400 euro al giorno, anche quando la camera resta vuota, mentre la Regione di riconosce un contributo di 286 euro”. La  premessa di Daniele Lorenzet, presidente dell’Associazione Fabio Sassi di Merate che da oltre vent’anni si è assunto l’onere di gestire Il Nespolo di Airuno, non ha nulla di polemico, ma serve solo a spiegare la cornice nella quale opera e ribadire, una volta di più, che senza la straordinaria e generosa collaborazione di tutto il territorio questa esperienza non potrebbe proseguire.

Daniele Lorenzet

“Tutte queste attività, come l’apericena al Castello di Cernusco, servono proprio per questo scopo: raggiungere il pareggio di bilancio, che non sempre centriamo. Come ha detto il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati, durante i vent’anni dell’Hospice e che è stata ribadita nel corso del riuscitissimo spettacolo dei Ginsong svoltosi sabato sera: “Quando diamo un contributo alla Fabio Sassi non lo do all’associazione, ma a tutto il territorio”. Partecipare a mercatini, feste di paese, eventi e altre iniziative - per noi -  significa farci vedere, ricordare alla gente che ci siamo, ma anche parlare delle problematiche del fine vita. Facciamo ancora fatica a parlare della morte, ma è l’unica cosa certa… Le cure palliative permettono di arrivare fino all’ultimo con dignità ed è la persona a decidere sino a quando andare avanti con le cure, se preferisce proseguire con gli accanimenti terapeutici o evitarli. Quando si entra al Nespolo si sa che la malattia non è più curabile ma noi curiamo la persona. La nostra filosofia è ben riassunta in una famosa frase di Padre Turoldo: “Spero che la morte mi trovi vivo”. All’Hospice non arrivano più solo malati di tumore, in fase terminale, ma anche persone con malattie cardiologiche, neurodegenerative…  Non è un luogo dove si va a morire ma dove si vive all’ultimo con dignità. Come diceva  Rita Levi Montalcini: “Dobbiamo dare vita ai giorni e non giorni alla vita”.  Il nostro è un ruolo preziosissimo e di civiltà”.

Lorenzet: "Senza la collaborazione della comunità, dalle istituzioni alle associazioni, passando per i semplici cittadini, non potremmo andare avanti"

Il legame tra cittadini, istituzioni e Fabio Sassi dura ininterrottamente da trent’anni ed è sempre più forte. “Senza la collaborazione della comunità, dalle istituzioni alle associazioni, passando per i semplici cittadini, non potremmo andare avanti. Questo legame è una cosa che ci fa molto piacere e che riscontriamo in tutte queste occasioni pubbliche. E noi abbiamo sempre bisogno di questo sostegno perché vogliamo garantire le migliori condizioni di assistenza e di fine vita alle persone che ospitiamo. La struttura del Nespolo ha ormai vent’anni e ha sempre bisogno di interventi e migliorie. L’anno scorso, tra le altre cose, grazie allo spettacolo benefico con Teo Teocoli, organizzato dagli Amici del Giornale di Merate, siamo riusciti ad acquistare i materassi antidecubito. Quest’anno, con il contributo della Fondazione Comunitaria del Lecchese, abbiamo acquistato i fancoil che ci permettono di avere un sistema di riscaldamento e raffrescamento più efficace e meno costoso. Ma le opere da fare sono tante ed è per questo che invitiamo tutti a partecipare all’evento di Cernusco”

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