Alla scuola di Cernusco affidata al terreno una capsula del tempo
Grande festa, venerdì pomeriggio, in occasione del ventesimo compleanno della primaria Rodari
Una capsula del tempo, che verrà riaperta tra vent’anni per ricordarsi com’era la scuola primaria di Cernusco in occasione del suo ventesimo anniversario.
Coccarde tricolore, allegria e tanti sorrisi: questi gli ingredienti chiave per l’insolito compleanno festeggiato venerdì pomeriggio nel giardino della scuola elementare Rodari.
Alla scuola di Cernusco affidata al terreno una capsula del tempo
Presente l’intera Amministrazione comunale, il sindaco Gennaro Toto, la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, l’ex sindaco Antonio Conrater e alcuni rappresentanti dell’Amministrazione di allora, come Alessandro Colombo, Dario Francescatti e Samuele Arlati. In prima linea anche l’ex sindaco Angelo Guzzon, l’ex preside Giordano Cereda, ex docenti ed ex alunni, l’attuale vicaria della dirigente scolastica Carla Valagussa, il tecnico comunale Danilo Villa e una rappresentanza del gruppo Alpini.
«Questa scuola è nata nel 2003 e voi oggi avete un compito ben preciso: immaginarvi come sarà nel 2043 – ha spiegato il primo cittadino agli emozionatissimi alunni – Noi ora metteremo la vostra idea in una capsula che verrà aperta tra vent’anni e a quel punto vedremo se la visione del futuro è reale».
Il sindaco ha ricordato ai giovani l’importanza dell’imparare e il fondamentale valore della socializzazione, stando insieme e condividendo momenti, per affrontare al meglio la scuola come la vita. Non sono mancati i ringraziamenti ai predecessori: dal suo mentore Conrater, che ha programmato e aperto il cantiere della scuola, inaugurata poi nel 2003 da Sergio Bagnato e infine intitolata a Gianni Rodari da Giovanna De Capitani.
Tante le autorità presenti con orgoglio
A prender poi la parola è stato l’architetto che ha progettato la scuola elementare, Dante Perego: «Sono emozionato di essere qui a parlare con voi. Sono ancor più felice di vedere che questi meravigliosi sorrisi popolino le aule che ho progettato con tanta cura nella speranza che durino almeno cent’anni».
La vicaria Valagussa ha poi sottolineato il valore dell’evento: «Oggi voi state facendo la storia». La maestra Marina Brambilla, invece, ha voluto ricordare lo storico passaggio dalla prima scuola al nuovo polo scolastico, affiancata da due ex alunne che si trovavano in quinta elementare nel 2003.
A raccontare agli studenti l’importanza dello stare bene nelle aule scolastiche è stato poi l’acclamatissimo assessore Pietro Santoro, ex insegnate e coordinatore della Rodari: «Questo è il luogo dove ho insegnato e dove ho imparato, dove ho in prima persona vissuto gioie e dolori. Qui ho imparato a vivere la vera inclusività: si impara e si insegna l’inclusione nei confronti dei bisogni speciali e nei confronti dei bisogni degli altri». Santoro ha concluso con un ricordo del piccolo Gioele Petza e della maestra Stella Brioschi.
Dopo una lettura di alcuni scritti degli alunni su come si immaginano il 2043, con una scuola decisamente molto più tecnologica, i pensieri e disegni sono stati incapsulati in un contenitore cilindrico di metallo e inseriti in una botola scavata nel giardino scolastico. La buca è stata sigillata con un tombino che riporta una targa con l’iscrizione «Capsula del tempo», in attesa di scoprire se le previsioni si saranno avverate.