Grande esperienza

Merate-Capo Nord: l’impresa di Augusto Cogliati

Venerdì 6 ottobre 2023, la Proloco Verderio, alle ore 21, a Villa Gallavresi presenterà un personaggio straordinario che ha fatto parlare di sé a lungo e non solo in Brianza

Merate-Capo Nord: l’impresa di Augusto Cogliati
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Venerdì 6 ottobre 2023, la Proloco Verderio, alle ore 21, a Villa Gallavresi presenterà un personaggio straordinario che ha fatto parlare di sé a lungo e non solo in Brianza: Augusto Cogliati.

Merate-Capo Nord: l’impresa di Augusto Cogliati

Nato a Merate il 24 maggio 1938, dopo le scuole primarie e superiori è stato chiamato al servizio militare alla “Scuola Allievi Ufficiali Alpini” di Ascoli Piceno dalla quale si è congedato come sottotenente degli alpini.

Le sue grandi passioni sono state le nostre montagne brianzole: Grigna, Grignetta e Bernina, ma anche il Monte Bianco, il Cervino, e tante altre cime del Nord Italia. Oltre all’amore per la montagna e i ritrovi alpini, ai quali non manca mai, il suo più
grande amore, nel tempo libero, è soprattutto la bicicletta.

Dal 1970 al 1975 ha fatto parte, come consigliere delegato allo sport, del Comune di Merate e nel 1971 ha fondato il “Gruppo Sportivo Ciclistico Amatoriale AR.CO., affiliato alla Federazione Ciclistica Italiana.

Tantissime le sue imprese in Italia e all'estero

Tantissime le sue imprese: nel 1978, in bici e per 1.700 chilometri da Merate ha raggiunto Siracusa, in Sicilia. Nel 1985 ha compiuto la traversata dei Pirenei: dal Mediterraneo all’Oceano Atlantico, con 900 chilometri. Non soddisfatto, ha percorso per 1.050 chilometri parte del tragitto del fiume Danubio: dalla sorgente della Foresta Nera in Germania, fino a Vienna.

Saltiamo qualche anno e giungiamo al 14 giugno 1998, quando, alle 8 di una domenica mattina, dalla Piazza Prinetti, ha lasciato Merate per attraversare tutta l’Europa fino ad arrivare a Capo Nord, sull’isola Mageroya, la punta estrema della Norvegia, dove inizia il Mar Glaciale Artico. 4.280 chilometri in 26 giorni, da solo con la sua bicicletta e 20 chili di bagaglio, attraverso 12 nazioni europee e territori ancora della Repubblica Sovietica.

Un dettagliato programma, ma con tante incognite per i territori sconosciuti, le diverse lingue e tante altre sorprese che Augusto illustrerà con foto e filmati. Il 19 luglio, è arrivato a Capo Nord, dove l’attendevano la moglie Donatella, la figlia Monica con il suo fidanzato. Una media di 165 chilometri al giorno, con sole, acqua, caldo e freddo. Ma Augusto è un uomo fortunato: non per niente è nato il 24 maggio, giorno della Madonna dell’aiuto. Non ha mai fatto nessuna foratura, ha passato tutte le frontiere indenne, soprattutto, anche quelle senza permessi nei territori sovietici.

In quegli anni, con Augusto Cogliati, hanno gareggiato spesse volte anche tre altri ciclisti di Verderio, purtroppo scomparsi: Luigi Arlati, Orazio Fumagalli e Fausto Villa. Ritornato a Merate, non ha smesso le sue avventure ciclistiche e montane fino al giorno in cui, a causa anche degli anni, qualcuno in famiglia gli ha detto: “Adesso basta!”

Si è fermato, ma ha iniziato un nuovo pellegrinaggio: quello di fare conferenze a tutti per illustrare la sua più grande avventura ciclistica di Capo Nord. Augusto continua tuttora: come già detto, venerdì, 6 ottobre, racconterà la sua straordinaria avventura in Villa Gallavresi, sede della Proloco Verderio. Ingresso libero.

Locandina all'evento: proloco augusto

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