Maxi operazione contro la 'Ndrangheta anche nel Lecchese
Operazione "Karpathos": Carabinieri a Galbiate, Valmadrera e Oggiono
Associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, detenzione e porto abusivo di armi, traffico di stupefacenti, estorsione e intestazione fittizia di beni. Sono questi i reati contestati alle 52 persone raggiunte questa mattina da un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell’operazione antimafia “Karpanthos”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri. In 38 sono finiti in carcere, 6 ai domiciliari e 8 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Quattro i lecchesi coinvolti nella Maxi operazione contro la 'Ndrangheta: Claudio Gentile, classe 1983, residente a Valmadrera destinatario di una custodia cautelare in carcere, Giuseppina Trovato detta "Giusy", classe 1985, residente a Galbiate ora arresti domiciliari, Danilo Monti (1991), detenuto nel carcere di Frosinone, destinatario di una nuova custodia cautelare in carcere e B.B, Classe 1969 di Oggiono, indagato.
Maxi operazione contro la 'Ndrangheta: tre lecchesi coinvolti
Oltre 400 i militari impiegati su tutto il territorio nazionale nella massiccia operazione anti-mafia denominata "Karpathos" (dal nome attribuito, in antichità, alla città di Petronà) condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro. Una operazione che ha consentito di intervenire nell’area della presila catanzarese, ai confini con la provincia di Crotone, dimostrando l’esistenza e l’attuale operatività di un sodalizio di ‘ndrangheta che opera nei territori di Petronà e Cerva e che ha stabili ramificazioni nelle province di Lecco, Genova e Torino.