Prime immagini del telescopio Euclid realizzato grazie a Merate
Tra questi ci sono Benjamin Granett, cosmologo statunitense residente a Cernusco Lombardone e da anni nello staff nell’Osservatorio di via Bianchi, tra Cassina e Sartirana
I primi test del telescopio spaziale Euclid fanno ben sperare gli astronomi di tutto il mondo, e con loro anche quelli dell’Osservatorio di Merate.
Come avevamo raccontato esattamente un mese fa, in occasione del lancio verso l’universo di Euclid, la missione dell’Agenzia spaziale europea è gestita da un consorzio di 17 Paesi da tutto il mondo e l’Italia ha contribuito «schierando» la sua Agenzia spaziale, l’Istituto Nazionale di Astrofisica di Brera (del quale fa parte la struttura di via Bianchi) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Le prime immagini del telescopio Euclid
Tra questi ci sono Benjamin Granett, cosmologo statunitense residente a Cernusco Lombardone e da anni nello staff nell’Osservatorio di via Bianchi, tra Cassina e Sartirana. Insieme agli astronomi Stefano Andreon e Angela Iovino, colleghi di Milano, Granett fa parte del team Euclid all’interno dell’Osservatorio astronomico di Brera. Gli strumenti di cui è dotato Euclid, basati quindi tu tanta scienza e tecnologia italiane, sono destinati a scoprire i segreti dell'universo oscuro, fatto di una forma della materia e dell'energia che insieme occupano il 95% del cosmo e la cui natura è ancora del tutto sconosciuta.
Negli scorsi giorni l’Agenzia spaziale europea ha pubblicato le immagini dei primi test effettuati dal telescopio, che realizzerà i primi scatti ufficiali solo tra un paio di mesi. La nitidezza con la quale Euclid è riuscito a catturare la porzione di cosmo fotografata, riprendendo galassie e un’infinità di stelle, hanno fatto esultare gli astronomi.