Polizia e Carabinieri

Aggressioni col machete sul treno e in piazza, arrestati quattro giovani

"Una violenza gratuita tra gruppi antagonisti che cercano di spartirsi  e monopolizzare territorio"

Pubblicato:
Aggiornato:

"Una violenza gratuita tra gruppi antagonisti che cercano di spartirsi  e monopolizzare territorio e che ha come conseguenza quella di creare uno stato di pericolo urbano e non solo. Il rischio serio è che questa violenza degeneri andando a colpire persone completamente estranee a questi gruppi e a queste dinamiche". Così Ezio Domenico Basso, Procuratore Capo di Lecco oggi, giovedì 10 agosto 2023, ha descritto la serie di inquietanti episodi che ha portato all'arresto di quattro giovani, anzi giovanissimi (il più "anziano" 24 anni, il minore solo 19) accusati di fare parte di un violento gruppo che ha aggredito e rapinato un giovane su un treno delle linea Lecco-Milano e un altro ragazzo in piazza Diaz, davanti al Municipio di Lecco (zona tristemente nota per ripetuti episodi di criminalità). Il tutto a colpi di machete, un'arma potenzialmente letale, con una lama di ben 43 centimetri.

Banda del machete: aggressioni sul treno e in piazza Diaz, 4 arresti

Quattro come detto le persone finite in carcere, tutti giovani residenti nel Lecchese o hinterland, "stanziali a Lecco" e soprattutto nella zona della stazione del capoluogo, originari di Togo, Costa d'Avorio e Burkina Faso, destinatari di altrettante ordinanze di custodia che sono state emesse nell'arco dell'ultimo mese, tra il 6 luglio, data delle aggressioni, e il 3 agosto 2023, quando sono scattate le ultime manette.

Tutto come detto è iniziato intorno alle 23 del 6 luglio scorso su un treno della linea Lecco-Milano, anche se le indagini successive hanno poi portato a dimostrare che l'aggressione davanti al palazzo municipale di Lecco, a quell'ora, era già avvenuta.

Ad illustrare nel dettaglio la vicenda oggi, durante un incontro in Questura, è stato il  commissario capo Marco Fazio della Polfer di Lecco. "L'allarme è scattato quando un ragazzo, che si trovava a bordo di un treno regionale partito da Lecco e diretto a Milano, ha telefonato alla sala operativa della Questura di Lecco, segnalando la presenza di un uomo straniero che minacciava i passeggeri brandendo un grosso coltello tipo machete. Poi una seconda telefonata ci ha avvertito del fatto che il giovane armato non era solo, ma faceva parte di un gruppo di quattro ragazzi".

A quel punto gli  agenti della Polizia Ferroviaria si sono precipitati alla stazione ferroviaria di Olgiate Molgora dove nel frattempo  il capotreno aveva fatto fermare il convoglio. Fondamentale l'intervento tempestivo anche dei carabinieri di Brivio, Oggiono e del Norm di Merate, a loro volta giunti a Olgiate.

Polizia e Carabinieri hanno fermato tre dei quattro giovani (uno è riuscito a dileguarsi) che, proprio brandendo il machete, avevano ferito al volto e rapinato un ragazzino minorenne del telefono e del  borsello. Per due di loro sono scattate immediatamente le manette, mentre il terzo, sospettato di essere il "palo" del gruppo, è stato deferito in stato di libertà. Non solo ma per tutti è scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio visto  che il treno ha ripreso la regolare corsa con un ritardo di 180 minuti sulla normale tabella di marcia.

Il commissario capo Marco Fazio della Polfer di Lecco

Ma le indagini non si sono fermate qui

"Fondamentale è stata la visione delle immagini delle telecamere sia a bordo treno, che nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Lecco dove i quattro erano partiti - ha proseguito il commissario Fazio - Il ruolo del presunto palo, in realtà estremamente attivo, tanto che è stato lui a passare il machete ad uno degli altri ragazzi quando l'arma è caduta a terra e la vittima si è chiusa nel bagno del treno, è stato chiarito quindi anche per lui  è stata emessa dal G.I.P. di Lecco un'ordinanza di custodia cautelare".

Il terzo arresto a Riccione

Attraverso i movimenti del suo telefono cellulare l'indagato è stato individuato nella zona di Rimini. Il giovane è stato poi  intercettato sul lungomare di Riccione dagli agenti  della Sottosezione Polfer di Lecco e della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer per la Lombardia,  e tratto in arresto il 25 luglio.

L'aggressionc col machete davanti al Comune di Lecco

A chiudere il cerchio è stato poi, il 3 agosto scorso, l'arresto del quarto ragazzo accusato della rapina sul treno. Le manette intorno ai suoi polsi esono scattate in stazione a Lecco, dove il giovane era tornato, per altro vestito con gli stessi abiti della sera della villenza assurda ("Segno questo che si tratta di persone che gravitano cstantemente su Lecco" ha specificato il procuratore Basso).

Sono stati i Carabinieri della Compagnia  di Lecco ad accertare che si trattava dello stesso giovane che, proprio la sera del 6 luglio aveva aggredito, con un machete, un ragazzo in piazza Diaz a Lecco.

Il luogotenente dei Carabinieri Francesco Belvedere e il Procuratore Capo Ezio Domenico Basso

"Quella sera eravamo stati allertati per un evento violento davanti al Comune - ha spiegato il luogotenente dei Carabinieri Francesco Belvedere, a capo del nucleo Radiomobile - Quando siamo giunti sul posto abbiamo individuato la vittima e alcune persone, mentre gli aggressori si erano dileguati. L'aggressione era arrivata al culmine di una lite per futili motivi e il ragazzo era stato ferito con l'arma e trasportato al Manzoni di Lecco. Le indagini ci hanno portato ad appurare che l'arma era la stessa utilizzata per la rapina sul treno e che l'aggressore era il quarto giovane che aveva preso parte alla rapina".

Il commento del Procuratore

Seguici sui nostri canali