Nuovo piano per le ricerche delle persone scomparse. 63 allontanamenti nel Lecchese in 7 mesi
Numeri che fanno riflettere quelli snocciolati nella mattinata di oggi, martedì 25 luglio 2023 dal Prefetto di Lecco Sergio Pomponio durante l'incontro di presentazione del nuovo documento operativo realizzato proprio per rendere "più snelle e meno burocratiche le procedure di attivazione delle ricerche"
"E' in continua crescita il numero delle persone scomparse in provincia di Lecco. 63 nei primi sette mesi di questo 2023 a fronte di una media, registrata negli anni passati, di una cinquantina di episodi". Numeri che fanno riflettere quelli snocciolati nella mattinata di oggi, martedì 25 luglio 2023 dal Prefetto di Lecco Sergio Pomponio durante l'incontro di presentazione del nuovo documento operativo realizzato proprio per rendere "più snelle e meno burocratiche le procedure di attivazione delle ricerche". E soprattutto numeri che riflettono un aumento esponenziale del fenomeno anche al livello nazionale con ben 24mila persone scomparse nel 2023, 67 al giorno in media.
Persone scomparse: due ricerche attive nel Lecchese
Cinque i casi, nel 2023 in cui il piano è stato attivato e al momento sono due gli "scenari" di ricerca ancora attivi: quello del pensionato di 81 anni scomparso venerdì nella acque del Lago a Colico e quello del 49enne padre di famiglia che si è allontanato a giugno dalla sua abitazione di colle Brianza.
Il nuovo piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse
Per l'analisi del nuovo protocollo oggi in Prefettura a lecco si sono riuniti rappresentanti di tutte le forze dell'ordine e di soccorso, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Soccorso Alpino, 118 e Vigili del fuoco. Non sono mancati la vice sindaco di Lecco Simona Piazza e il Procuratore capo Ezio Domenico Basso. Sì perché il fenomeno delle "sparizioni" e degli allontanamenti volontari, coinvolge tutti, su più piani, a più livelli, ognuno con le proprie competenze.
"Esisteva già un piano per la ricerca delle persone scomparse in provincia di Lecco che era stato realizzato nel 2010 - ha proseguito il prefetto Pomponio - ed è sempre stato attuato sebbene con qualche difficoltà. Nel corso degli anni si sono susseguite modifiche normative e anche nuove direttive del Commissario straordinario che ci hanno spinto a mettere mano al documento".
I tre scenari
Diverse le novità a partire dall'individuazione di tre scenari specifici di azione che attivano altrettante modalità di intervento, ovvero lo scenario urbano che vende il coinvolgimento nelle attività investigative da degli uomini della Polizia di stato, quello fluviale- lacustre e quello montano o comunque impervio. "Negli ultimi due casi le indagini vengono seguite specificamente dai militari dell'Arma dei Carabinieri".
In campo ovviamente Vigili del fuoco, tecnici del Soccorso alpino, professionisti della sanità e reparti speciali della Guardia di Finanza. "Il tutto con la regia della Prefettura che gestisce anche i rapporti con gli organi di informazione che sono fondamentali per una comunicazione tempestiva che consente di propagare la notizia della scomparsa, ma anche i delicati rapporti con il nucleo familiare della persona scomparsa. I rapporti con i parenti attengono ad una sfera estremamente delicata perchè spesso non ci sono situazioni lineari, bensì molto complesse con i congiunti".
Rendere chiara la catena di comando
"Questo piano nuovo piano, per quanto snello e ispirato alla logica di rendere chiara la catena di comando, è al contempo complesso per i tipi di esigenze che pone la ricerca delle persone scomparse - ha sottolineato il viceprefetto Paola Cavalcanti - Si tratta di esigenze di rango info investigativo, operativo, e anche di sensibilità e comprensione della persona sparita. Ci sono una serie di momenti che non si riducono alle sole ricerche. L'attenzione nella raccolta della denuncia è fondamentale. Proprio questa denuncia va metabolizzata, compresa, approfondita anche per capire il movente della scomparsa."