Divieto di innalzare croci sulle montagne, l'assessore Caruso: "Posizione del Cai non condivisibile"
"Una scelta culturalmente sbagliata".
L'assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso si è espressa riguardo alla richiesta del Cai di non innalzare più croci sulle cime delle nostre montagne.
Divieto di innalzare croci sulle montagne, l'assessore Caruso: "Posizione del Cai non condivisibile"
Queste le parole dell'assessore Caruso:
Personalmente ritengo non condivisibile la posizione del Cai che prevede di non innalzare più nuove croci sulle cime delle nostre montagne. Penso si tratti di una scelta sbagliata innanzitutto dal punto di vista culturale: il simbolo della croce, specialmente in cima alle Alpi e agli Appennini italiani, è custode innanzitutto di una storia e di una tradizione che da secoli hanno contribuito ad arricchire l'identità del nostro Paese. In quegli scenari mozzafiato, che costituiscono un patrimonio paesaggistico e naturalistico di straordinaria bellezza, le croci possono costituire per tutti, al di là del proprio credo religioso, un elemento culturale, e talvolta anche artistico, che si incontra lungo i propri cammini.
Mi auguro che si possa approfondire la questione, instaurando un dialogo e ascoltando le voci di tutti. Sarebbe un errore compiere una scelta così netta magari per allinearsi a una "moda" o ad alcune posizioni laiciste più estreme.
Le croci, così come tutti i simboli che caratterizzano l'identità di una comunità, dovrebbero essere strumenti di incontro, confronto e conoscenza anche tra diverse storie, tradizioni, e confessioni religiose. Proprio per favorire questi aspetti fondamentali nel dialogo interculturale, ritengo sia sbagliato accodarsi a quella tendenza all'omologazione e alla negazione dei simboli identitari che sembra caratterizzare molte posizioni ideologiche del nostro tempo. Per questo penso possa costituire un'ulteriore opportunità di arricchimento culturale e anche artistico lasciare aperta la possibilità di poter innalzare anche nuove croci sulle vette delle nostre montagne."