Straziante addio a mamma Valentina Alongi sulle note di Frank Sinatra
Il ricordo della sorella: "Un'anima buona, allegra, ironica, brillante e sempre pronta a dare l'esempio giusto"
"My funny Valentine", mia dolce, divertente Valentina: sono state le note della canzone di Frank Sinatra ad accompagnare il feretro di mamma Valentina Alongi fuori dalla chiesa parrocchiale di Merate.
Una Merate che nel pomeriggio di oggi, giovedì 22 giugno 2023, si è fermata per dire addio allo stimato avvocato con studio di via Donato Frisia, madre di due figli, che si è spenta a soli 43 anni dopo aver lottato contro un male che l'ha inesorabilmente e tragicamente strappata dalle braccia di chi l'amava profondamente.
Straziante addio a mamma Valentina Alongi
Tante, tantissime le persone che hanno voluto tributare un ultimo commosso e commovente omaggio partecipando alla cerimonia funebre officiata da don Luigi Peraboni nella chiesa di Sant'Ambrogio che, seppur grande, non è riuscita a contenere tutti quelli che hanno voluto dire addio a "funny Valentine".
"Questo è un ultimo saluto che ciascuno di noi fa con i suoi ricordi, con il suo carico di relazione che ha tenuto con Valentina - ha detto il sacerdote dal pulpito - Ci lasciamo guidare in questo ultimo saluto dalla parola di Dio che abbiamo ascoltato, una parola che non è mai estranea alla realtà e che non fa finta di niente".
"Siamo qui per consegnare Valentina"
Davanti alla realtà della morte, e in particolare della morte inaspettata, la parola di Dio è molto concreta, ha ricordato don Luigi.
"Potremmo quasi dire che la parola di Dio ci invita di fronte alla morte a guardare il cielo. E lo possiamo fare con due atteggiamenti: il primo è quello del silenzio, l'altro è quello della rabbia, dell'urlo verso il cielo - ha proseguito il parroco - Entrambi sono comprensibili e profondamente umani. Ma ora noi siamo qui non per guardare il cielo, ma per guardare l'ultima volta Valentina e in modo particolare compiere quel gesto che Gesù stesso ha fatto davanti al Padre. Siamo qui per consegnare Valentina. I suoi cari, i medici, noi tutti; per lei non possiamo più fare nulla. L'ultima cosa che ci resta da fare è quella di consegnarla. Per chi non crede vuol dire consegnarla alla terra. Per chi crede la consegnamo a Dio. Nel momento della morte, si consegna a Dio semplicemente ciò che si è e nient'altro. Io Valentina non l'ho conosciuta, l'ho conosciuta questa mattina dalle parole e dagli occhi del papà Enzo. E quindi penso che ora noi consegnamo a Dio tutta la sua umanità".
"Sapeva intessere relazioni e condividere"
"Consegnamo Valentina con il suo modo d'essere e di fare, con la sua capacità di intessere e condurre le relazioni, di costruire una famiglia, di accompagnare le persone, con uno stile non invadente ma condividente - ha chisato il don - La consegnamo così e soprattutto in questo momento di preghiera insieme ricordiamoci che nei confronti delle persone care che ci lasciano non entriamo più in relazione con loro dal punto di vista umano, ma non dimentichiamo mai che nella fede c'è una relazione diversa e spirituale. Pregare Dio, oggi, significa essere ancora in comunione con lei".
"Un'anima buona, allegra, ironica"
Delicato e struggente, ricco e profondo il ritratto di Valentina Alongi pennellato da una delle sorelle. Il ritratto di una donna che ha amato e che è stata amata, che ha dato tanto agli altri, lasciando nei cuori un segno profondo.
Mi sento così confusa, così addolorata da non essere in grado di riuscire a distinguere. Inutile dire il vuoto che lasci in ognuno di noi, dai tuoi figli ai nostri genitori. La vita è incomprensibile, voglio pensare, e ne sono certa, che la tua anima rimanga qui con noi, un'anima buona, allegra, ironica, brillante e sempre pronta a dare l'esempio giusto. Portiamo nel cuore ricordi meravigliosi che terremo con cura e amore. Voglio ricordare tutto di te, la Valentina bambina, adolescente, ragazza. La mia Vale, adesso fai buon viaggio e salutami i nonni".
Alberto Secci