Casatenovo: Jurij Razza presenta il suo documentario "Ad ogni costo" per la giornata mondiale del rifugiato
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, sabato 17 Giugno 2023 alle ore 21 a Villa Facchi in Via Castelbarco 7 Casatenovo, si svolgerà la presentazione del documentario di Jurij Razza “Ad ogni costo”
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, sabato 17 Giugno 2023 alle ore 21:00 a Villa Facchi in Via Castelbarco 7 Casatenovo, si svolgerà la presentazione del documentario di Jurij Razza “Ad ogni costo”. Il sistema Accoglienza e Integrazione (SAI) ha voluto promuovere questa iniziativa attraverso la collaborazione di diversi enti e associazioni che si interessano particolarmente della tematica dell’immigrazione.
Casatenovo: Jurij Razza presenta il suo documentario "Ad ogni costo" per la giornata mondiale del rifugiato
Il documentario, vincitore nel 2021 del Primo Premio all'International Multicultural Film Festival di Perth e Melbourne in Australia, darà voce a tutti coloro che sono emigrati dalle loro terre e che si mettono a disposizione per parlare della loro esperienza. Dieci storie. Dieci volti. Dieci umanità da altrettanti paesi che raccontano cosa significa essere migranti. Persone che hanno lasciato ogni cosa perché quella era l’unica, dolorosa, possibilità. Uomini e donne la cui storia potrebbe essere un giorno anche quella di chiunque.
Regista, autore di documentari e insegnante di fotografia per il progetto Imagine, Jurij Razza è dal 1992 proiezionista di sala e dal 1997 gestore della programmazione di rassegne e festival cinematografici. Nel 2020, durante la pandemia di Coronavirus ha pubblicato il documentario “Ad ogni costo” e ad oggi sta lavorando al progetto di un documentario basato sulla storia di 6 donne deportate per motivi razziali nel lager di Ravensbrück.
Jurij ha deciso di realizzare questo documentario per raccontare le storie di migranti provenienti da ogni angolo dell’Africa, dell’Asia, del Sud America e dell’Europa. Sfortunatamente la conclusione delle riprese e la pubblicazione sono avvenute in piena pandemia e non c’è stato modo di mostrarlo, se non in occasioni dei festival. Tuttavia, Jurij si augura che, dalla breve durata di poco più di 30 minuti, il documentario possa essere un importante strumento nelle scuole per spiegare ai ragazzi questa importante tematica.
Come ha affermato il regista, per girare le riprese, le persone hanno dovuto sostanzialmente parlare alla macchina da presa, ma per loro non è stato sempre facile raccontarsi. Affinché i protagonisti potessero sentirsi a loro agio, Jurij ha permesso loro di esprimersi con estrema libertà e di poter parlare nella loro lingua madre. Proprio quest'ultimo punto, al momento del montaggio, è stato il più difficile. Era necessario, infatti, per l’autore avere una traduzione molto precisa di tutto ciò che i protagonisti dicevano perché in questo documentario con le parole si raccontano non solo le loro storie ma anche i loro dolori e traumi.