Domenica 28 maggio

Il belvedere del Trovante: gran finale a Monticello

È una delle più estese opere di land art: coinvolti 10 paesi in Brianza e la cima di una montagna

Il belvedere del Trovante: gran finale a Monticello
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Una grande opera di Land art che coinvolge 10 paesi, una performance itinerante durata oltre un mese e destinata a chiudersi con un happening domenica 28 maggio alle 16 a Villa Greppi ( Monticello Brianza- via Monte Grappa 21): è “Il belvedere del Trovante”, l’originale esperienza artistica di Gaetano Orazio.

Il belvedere del Trovante: gran finale a Monticello

Originario di Angri, in provincia di Salerno, ma innamorato della Brianza dove vive da decenni, Gaetano Orazio ha realizzato “Il belvedere del Trovante”, un’opera di land art che si sviluppa su 10 istallazioni in altrettanti comuni (Annone Brianza, Barzago, Bosisio Parini, Bulciago, Civate, Costa Masnaga, Garbagnate, Molteno, Monticello Briana).

Le istallazioni rappresentano Il Trovante, una figura antropomorfa realizzata in lamiera con una feritoia all’altezza del cuore, che per un gioco di luci ed ombre si staglia sul fianco del Corno Birone. Il Trovante per il poeta e pittore Gaetano Orazio è il suo daimon, il senso ultimo della sua ricerca artistica, l’epifania di quella spinta creativa che lo accompagnava sulle rive del Rio Toscio , proprio sotto l’immagine di quel nume tutelare, a dipingere interrogandosi sulla sua identità. Le sagome sono collocate in tutti i comuni da cui il fenomeno si può osservare e nei giorni di sole, dalle 10 a mezzogiorno, guardando attraverso la feritoia del cuore, è possibile vedere l’ombra sulla montagna, in una sintesi perfetto per cui originale e copia tornano un unicum.

Gaetano Orazio

Gaetano Orazio rifugge ogni definizione, gli piace dire che “ha condotto ad arte la sua vita”; ma il noto critico d’arte milanese Philippe Daverio che gli dedicò anche una puntata di Passepartout e ne intuì l’originalità e il talento, lo definì “artista sciamano” per la sua capacità di connettersi alla potenza creatrice ancestrale.

Dall’11 aprile al 28 maggio in ciascuno dei paesi coinvolti, si è svolto un incontro con l’artista, Gaetano Orazio e con Moreno Pirovano, filmaker e poeta, che ha realizzato il corto “Io sono paesaggio” dedicato proprio a “la vera storia del Trovante”.

Domenica 28 maggio alle 16 i due ci regaleranno una delle loro sorprendenti performance in cui sarà coinvolto il pubblico. L’appuntamento è a ingresso libero e da non perdere. Per info www.iltrovante.it E per vivere un’esperienza nello studio di Gaetano Orazio e magari diventare custodi delle sue opere cercatelo in via Costa d’Oro 3 a Barzago: di solito nei fine settimana lo trovate lì. Preparatevi a un’immersione nel caos creativo dei colori e a una bella chiacchierata, davanti a un caffè o a una grappa. La rassegna  è stata realizzata con il patrocinio e il contributo dei comuni coinvolti,  di Regione Lombardia, della Provincia di Lecco, della Fondazione Comunitaria del Lecchese e di Acinque .

 

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