Manifestazione dei sindacati per tutelare i diritti di lavoratori e pensionati
Cgil, Cisl e Uil unite per dire basta al precariato e agli infortuni sul lavoro, chiedendo anche più coinvolgimento
Manifestazione dei sindacati per tutelare il lavoro e i diritti: anche i lecchesi oggi, sabato 13 maggio 2023, partecipano al corteo all'Arco della Pace a Milano.
Manifestazione dei sindacati per tutelare lavoro e diritti
Cgil, Cisl e Uil unite a Milano per chiedere al Governo un cambio di rotta delle politiche sociali e occupazionali. Tante le richieste avanzate oggi durante la manifestazione, partendo dalla riforma fiscale fino alla transizione ambientale sostenibile, per dire no al precariato, agli infortuni sul lavoro e alle morti bianche.
Prime delle 10.30, orario d'inizio degli interventi, la piazza era già piena. Il corteo partito in treno da Lecco ha raggiunto l'Arco della Pace con numeri importanti, almeno 400 soltanto i tesserati della Cgil Lecco, a cui si aggiungono anche Cisl e Uil, con quasi un migliaio di persone.
Il segretario provinciale della Cgil: "Vogliamo un Paese diverso"
"Oggi in maniera unitaria siamo qui con Cgil, Cisl e Uil a dire quello che pensiamo su quello che sta accadendo in questo Paese. Vogliamo provare a mettere in campo un'idea di Paese diversa da quella di questo Governo - ha esordito Diego Riva, segretario provinciale della Cgil - Abbiamo una visione contrapposta: vogliamo un Paese che tenga conto della solidarietà e dell'universalità, vogliamo che la Costituzione sia applicata. Pretendiamo rispetto perché ad oggi non va bene il trattamento riservato ai sindacati, perché noi rappresentiamo milioni di persone, dipendenti e pensionati, che hanno diritto di avere voce. Con la piazza di oggi vogliamo dare voce al mondo del lavoro. La ricchezza del Paese passa attraverso gli uomini e le donne che ogni giorno cercano di far grande l'Italia".
"Basta precariato"
Il sindacato deve essere coinvolto in maniera preventiva e non come accaduto con l'ultimo Decreto Lavoro del 1° maggio, questo vuol dire offendere le persone oneste. Vogliamo un metodo di confronto che ci permetta di esprimere il nostro punto di vista. Le persone sono sempre più povere e la risposta non può essere che aumenteranno la durata per i contratti con i voucher, rendendo il lavoro sempre più precario" ha proseguito Riva in piazza.
"Troppi infortuni e morti sul lavoro!"
Il segretario, infine, si è concentrato su una tematica particolarmente cara ai tre sindacati, la sicurezza: "Vogliamo che si rispettino i lavoratori anche nella sicurezza, oggi si continua a morire come cinquant'anni fa e gli incidenti sul lavoro sono uguali a quelli che succedevano nei primi del Novecento. Eppure di tecnologie e risorse economiche alle aziende ne sono state date. Bisogna pensare seriamente alla riforma delle pensioni, non si può continuare a prendere in giro le persone, introducendo meccanismi che peggiorano addirittura la riforma Fornero. Noi abbiamo delle idee unitarie che sono state proposte al Governo, ma non abbiamo avuto risposte. Pensiamo davvero che ci sia necessità di una politica industriale che guardi al futuro utilizzando al meglio le risorse in arrivo dal Pnrr con una visione". Riva ha poi concluso spiegando che qualora le richieste dei sindacati dovessero restare inascoltate, Cgil, Cisl e Uil sono pronte a dare battaglia: "La sanità come la scuola è un elemento fondante della nostra Costituzione e tutti devono potersi tutelare e tutelare questi servizi pubblici. Con questa piazza stiamo dicendo al Governo che qualora non ci dovesse essere rispetto nelle modalità di confronto né coinvolgimento noi non ci fermeremo ma metteremo in campo tutte quelle iniziative a cui pensionati e lavoratori hanno diritto".
Il senatore Tino Magni: "Oggi in piazza per un'Italia diversa"
Anche il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, a margine della manifestazione, ha voluto lanciare un messaggio e auspicare che per i giovani, i lavoratori e i pensionati ci possa presto essere una realtà diversa. "Oggi siamo in piazza a Milano al fianco di Cgil, Cisl e Uil per protestare contro le politiche del governo Meloni ma soprattutto per un’Italia diversa dove i diritti e il lavoro tornino al centro. Le proposte del governo aumentano la precarietà, uno dei mali delle società moderne, non affrontano minimamente il problema salariale, niente sulle donne. Nessun posto di lavoro in più mentre un bonus di soli sei mesi viene spacciato per il taglio delle tasse più grande degli ultimi decenni. Cifre ancora inadeguate a contrastare la perdita del potere d’acquisto dei salari e dei consumi - ha dichiarato - In Parlamento ci batteremo per l'aumento delle risorse per i contratti pubblici o il sostegno a quelli privati, per un fisco giusto e progressivo, per una legge sul salario minimo e per misure per far uscire i giovani dalla precarietà dando loro un futuro certo, stabile. Presenteremo anche emendamenti per cancellare la norma che regala alle imprese lo sconto sulle sanzioni per chi non versa i contributi previdenziali sotto i 10mila euro. Dopo Bologna e oggi a Milano saremo a Napoli con le organizzazioni sindacali per costruire un fronte ampio contro le politiche della Meloni".