L’identikit del perfetto truffatore: prima conquista le sue vittime, poi le deruba senza farsi scrupoli
I truffatori giocano sull’insicurezza delle loro vittime
Qual è l’identikit del perfetto truffatore? I Carabinieri ce lo descrivono con dovizia di particolari: «I truffatori di solito hanno aspetto distinto e sorriso cordiale - affermano i militari - Dimostrano massima disponibilità e si presentano in modo tranquillizzante. Riescono a conquistare la simpatia della loro vittima agevolmente riuscendo quindi con grande facilità a introdursi in casa sua per rubare denaro e gioielli». E' dedicata a questo tema la settimanale puntata della "Dalla parte dei nonni" l'iniziativa del Giornale di Merate e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco che hanno preparato apposta per i nostri lettori utili suggerimenti in ottica di prevenzione dei reati commessi ai danni degli anziani . Un ringraziamento speciale a Lario Dental che ci affianca in questa importante iniziativa di sensibilizzazione.
Dopo l'approfondimento legato ai reati informatici , quello su come comportarsi in casa quando bussano degli sconosciuti , quello sui raggiri ai danni degli anziani quello sul tema della ludopatia, quello della violenza sugli anziani e quello delle parliamo proprio delle trappole sul web oggi cerchiamo di scoprire quindi l’identikit del perfetto truffatore
L’identikit del perfetto truffatore
Anche in strada riescono ad approfittarsi dei malcapitati anziani ostentando un’improbabile cortesia che permette loro di avvicinarsi quanto basta per derubarli del portafogli, di un pacco o di un borsello. Qualche volta, purtroppo, riescono anche a impossessarsi della pensione, avvicinandosi a chi è appena uscito dalla banca o dall’ufficio postale».
I truffatori giocano sull’insicurezza delle loro vittime: «Anche il sedicente amico che finge di rinconoscervi mentre lui, per voi, è irriconoscibile, non esiterà ad abbracciarvi affettuosamente sfilando dalla vostra tasca il cellulare appena acquistato», aggiungono, inoltre, i Carabinieri.
«Per non dire - aggiungono - che i truffatori sanno colloquiare con le proprie vittime alla perfezione anche quando il contatto è telefonico.
Riescono per esempio a coinvolgerle in costose iniziative che solo più tardi, una volta compreso di essere stati ingannati, si mostrano in tutta la loro insensatezza».
Di chi diffidare quando squilla il campanello? Anche in questo caso i Carabinieri non hanno dubbi: «Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante - affermano - Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online».
Il truffatore prima conquista le sue vittime, poi le deruba senza farsi scrupoli
Particolare attenzione, poi, va posta nei confronti di chi afferma di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. «Alla porta c’è un rappresentante delle Forze dell’Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? - chiedono ancora i militari - È un comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio. In questi casi bisogna chiamare senza esitazione il 112».
Infine un consiglio se in casa ci sono i nipotini: «I bambini non dovrebbero mai essere mandati da soli ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbero infatti problemi ad accogliere chiunque, senza fare distinzione tra “buoni” e “cattivi”.
Inoltre, non devono neanche accettare dolci o giocattoli da estranei pronti a “fare amicizia” con loro e con il loro nonno. Un’amicizia dalle conseguenze spesso, purtroppo, imprevedibili».
Il corriere, il pacco, 500 euro...
Giovanna ha un figlio 44enne, Andrea, che ha la passione per i computer: capita, talvolta, che faccia acquisti online facendosi recapitare il pacco all’indirizzo della mamma, l’unica a trascorrere in casa la gran parte della giornata. È per questo che l’anziana donna non si sorprende più di tanto il giorno in cui, rientrata poco prima dalla posta con la pensione in borsa, un uomo le suona il campanello dicendole di avere una consegna urgente per suo figlio. Solo un dubbio la sfiora: normalmente Andrea la avverte quando è in attesa di una consegna, questa volta non l’ha fatto. Ma chissà, magari gli è passato di mente...
Così Giovanna non ci pensa due volte e si fa lasciare il plico che, per di più, deve essere anche pagato: 500 euro la “modica” tariffa, cui si aggiungono i 25 della consegna. «Per fortuna ho appena preso la pensione», pensa la donna prima di lasciare andare via il corriere e di accorgersi dell’insolita leggerezza di quello scatolone che però, a giudicare dal prezzo, dovrebbe contenere qualcosa di prezioso. Una telefonata a suo figlio poco dopo chiarisce l’arcano: «Mamma non aspetto nessun pacco», le rivela Andrea, affranto. La donna, arrabbiata, sporge denuncia ai Carabinieri e grazie alla descrizione che fa del “corriere”, il truffatore viene arrestato: i militari lo sorprendono poco prima che metta a segno l’ennesimo colpo, questa volta ai danni di un vecchio signore.
La truffa del figlio all’ospedale
Se chiamasse l’ospedale dicendoti che tuo figlio ha avuto un incidente stradale, cosa faresti? La signora S.B., 80 anni, questa telefonata l’ha ricevuta per davvero. «Suo figlio ha avuto un sinistro - la informa una voce spacciandosi per medico - ora è ricoverato ma servono subito soldi per le cure mediche e per l’assistenza legale». Dopo qualche istante, con il sedicente medico ancora al telefono, ecco una donna ben vestita e dal fare molto dolce presentarsi sulla porta di casa: «Mi manda il dottore - dice - dia pure a me i soldi».
«Sì, l’ho inviata io, può fidarsi, le consegni il denaro», conferma il medico al telefono... Ma S.B. sul momento sembra non cascarci: «Prima di fare qualunque cosa preferisco parlare con mia figlia » taglia infatti corto. «Ma no, non serve - le risponde allora il truffatore - le passo suo figlio», e dall’altra parte del filo ecco la voce maschile di una persona dolorante. La donna, confusa, cade nel tranello: prende 1000 euro e li consegna alla ragazza che, con il bottino in borsa, si allontana velocemente. S.B. a questo punto si siede su una sedia, prende il telefono e compone il numero di cellulare del figlio... che le risponde vivo e in forma. Che fare ora? Nulla, se non denunciare il fatto ai Carabinieri ai quali la poveretta confida subito di vergognarsi molto per essere caduta nella rete dei truffatori.
I consigli del maresciallo
1) Non permettere mai l’accesso in abitazione a soggetti estranei se non richiesti dal diretto interessato.
2) Diffidare di chiunque si qualifichi quale operatore delle forze dell’ordine presentandosi comunque in abiti civili.
3) Se il contatto avviene telefonicamente con prospetto di situazioni in cui un proprio familiare si trovi in stato di arresto o soggetto a cure mediche urgenti indifferibili, contattare immediatamente il numero unico 112.
4) In nessun caso confidare o mostrare a soggetti estranei posti in cui sono conservati ori od oggetti di valore.
5) Contattare sempre un parente o amico prima di consegnare soldi o monili.
6) I sanitari, i carabinieri e le Forze dell’Ordine in generale non richiedono MAI soldi e/o oggetti di valore.
7) Il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllare il visitatore dallo spioncino e ricorrere, comunque, alla catenella se aprire appare necessario.
8) Qualora venga prospettata una situazione di pericolo imminente contattare immediatamente il numero unico 112.