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Kit del suicidio, aperte le indagini in provincia

Una storia che mette i brividi e che parte dall'arresto da parte della polizia di Peel di Kenneth Law, 57enne sedicente chef canadese, che avrebbe spedito i kit a base di nitrito di sodio da un ufficio postale di Toronto

Kit del suicidio, aperte le indagini in provincia

Kit del suicidio venduto in Italia, aperte le indagini in tutta la provincia. Già una morta in trentino e altre nove persone hanno acquistato su Internet il kit a base di nitrito di sodio veduto dal Canada.

L’Interpol ha segnalato nove indirizzi in Italia a cui è stato spedito il kit per il suicidio, tra i quali figura anche quello della 63enne trentina. Tutte le persone sono state rintracciate dopo l’allerta diramata dalla Direzione centrale della polizia criminale alle questure e alle compagnie dei carabinieri. Tra le province interessate purtroppo anche quella di Lecco oltre a Roma, Milano, Napoli, Monza, Caserta, Bologna, Trento e Pavia.

Il kit del suicidio venduto in Italia: indagini a Lecco

Una storia che mette i brividi e che parte dall’arresto da parte della polizia di Peel di Kenneth Law, 57enne sedicente chef canadese, che avrebbe spedito il kit a base di nitrito di sodio da un ufficio postale di Toronto. Dopo l’arresto Law avrebbe ammesso di aver spedito il suo kit a centinaia di inglesi con tendenze suicide. Quattro al momento sarebbero le morti sospette nel Regno Unito, tra cui quella di un ragazzo di 22 anni. E nove kit sarebbero stati venduti anche nel nostro Paese sotto forma di “maschere facciali”.

Kit del suicidio: come funziona

Il nitrito di sodio è una sostanza bianca e cristallina usata come additivo alimentare e che si trova comunemente nelle carni lavorate. Il consumo intenzionale di determinate quantità può ridurre i livelli di ossigeno, compromettere la respirazione e provocare dunque la morte. Secondo le informazioni diffuse dall’Interpol canadese, sarebbero come detto nove le persone che hanno acquistato il kit in Italia.

La polizia regionale di Peel he invitato a segnalare alle autorità i pacchi ricevuti attraverso acquisti online provenienti dalle seguenti aziende:

  • Imtime Cuisine
  • AmbuCA
  • Academic/ACademic
  • Escape Mode/ escMode
  • ICemac.

Una vittima in Italia

A farne uso sarebbe stata una donna di 63 anni residente in Valsugana, deceduta nonostante la chiamata disperata dei familiari al 118 e un tentativo di ricovero in ospedale.

La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, al momento contro ignoti. Dalle prime informazioni, la donna è stata trovata nel suo letto, con accanto una lettera dove spiegava come aveva fatto a togliersi la vita e un biglietto destinato ai familiari, in cui si diceva dispiaciuta per il gesto e spiegava: “Sono troppo malata, troppo dolore, non avevo altra scelta”.