L'addio commosso a Marco Perico, l'amato barista sempre col sorriso
Lutto a Pontida, le parole commosse del fratello Renato e della moglie Cristina
Tutta la Valle San Martino piange la scomparsa di Marco Perico, noto barista che insieme al fratello Renato ha gestito per 25 anni il Bar8 prima ad Ambivere, presso il centro sportivo comunale e poi negli ultimi otto anni a Pontida nell’ex Acli vicino alla basilica.
L'addio commosso a Marco Perico
57 anni, malato da circa un anno, si è spento martedì scorso dopo che le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate. «Io e mio fratello eravamo molto legati, anche perché abbiamo lavorato insieme per quarant’anni – ha ricordato il fratello Renato – Prima per una decina d’anni in un laboratorio di confezioni per il tessile e gli ultimi venticinque come baristi».
Il ricordo del fratello
Marco Perico amava questo lavoro, era sempre cordiale, sorridente e gentile. «Lo chiamavano tutti “Ol Perec” perché si buttava dappertutto e non si tirava mai indietro se c’era da divertirsi – ha continuato – I ricordi più belli sono legati al bar, come le bellissime serate con i giovani e le inaugurazioni. Siamo cresciuti insieme, avendo io solamente un anno in meno, eravamo nella stessa compagnia e facevamo tutto insieme, come le vacanze e le serate».
Le parole dell'amata moglie
Marco Perico lascia la moglie Cristina e le due figlie Michela e Daniela. «Il lunedì, giorno di chiusura del bar, lo dedicavamo a noi. Ci piaceva andare a mangiare in Val Seriana la polenta taragna, non era niente di particolare ma era un momento in cui eravamo solo noi due ed era davvero bello» ha ricordato così la moglie. Cristina ricorda commossa l’ultimo venerdì passato insieme. «Sono andata a sistemare le piante fuori dal bar, lui usciva ogni tanto a guardare ciò che facevo perché amava tantissimo i fiori. Mi dava sempre dei consigli e a lavoro ultimato mi ha detto: “Che belli! Guarda come è uscito bene”».
Forte è il ricordo dell’ultima vacanza fatta insieme a Roma per il loro ventesimo anniversario di matrimonio. «Ci siamo sposati nell’ottobre del 1999, anche se lui avrebbe voluto sposarsi il 31 dicembre 1999, a cavallo con l’anno 2000 perché voleva un matrimonio che rimanesse nella storia. Io gli ho risposto con un ultimatum... dicendogli che l’ultima data utile per sposarmi era il 31 ottobre, altrimenti avrebbe dovuto trovare qualcun’altra - ha raccontato col sorriso - Ci siamo sposati quindi il 30 ottobre. È stato un matrimonio particolare, che ricordano ancora in tanti per la carriola con cui mi ha portata in giro...».
Marco Perico era una persona speciale, che si distingueva dalla massa, un anticonformista, amato proprio per quello. Molti sono i messaggi di cordoglio sui social da parte di tutti i clienti del bar, ma anche da parte di tutti quei ragazzi con cui amava divertirsi nelle serate di festa. Mancheranno davvero a tutti il suo sorriso, la sua gentilezza e la sua disponibilità con cui accoglieva tutti dietro il bancone del bar che tanto ha amato.
Davide Cantù