tanti i presenti

Le acqueforti di Piermario Sala rinnovano il paese

Le gigantografie sul muro della stazione di Olgiate Molgora sono state inaugurate alla presenza dei figli dell’artista

Le acqueforti di Piermario Sala rinnovano il paese
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Le acqueforti di Piermario Sala abbelliscono il paese. Le gigantografie sul muro della stazione sono state inaugurate alla presenza dei figli dell’artista.

Le acqueforti di Piermario Sala abbelliscono il paese

«Il nostro paese sta diventando sempre più bello. E lo sta facendo grazie ai cittadini».

Parole colme di entusiasmo e orgoglio quelle pronunciate dal sindaco di Olgiate Giovanni Battista Bernocco, che nel pomeriggio di mercoledì ha inaugurato ufficialmente le gigantografie delle acqueforti messe in mostra sul muro della stazione ferroviaria in centro paese. Tutte opere realizzate da Piermario Sala, artista olgiatese scomparso nel 2013.

Per l’occasione erano presenti anche il vicesindaco Matteo Fratangeli, l’assessore Ilaria Bonfanti, i consiglieri Giovanna Fumagalli Biollo, Stefano Golfari e Stefania Cazzaniga e il parroco di San Zeno don Giancarlo Cereda. A dare il via al pomeriggio, molto partecipato anche dai cittadini, è stato l’alzabandiera degli Alpini, seguito dall’Inno di Mameli e dai discorsi delle autorità.

«Piermario Sala ha realizzato delle vere opere d'arte – ha detto il primo cittadino durante il taglio del nastro – Prima erano in possesso della Pro loco, ora sono a disposizione di tutti. Questo è il primo passo verso la sistemazione della nostra stazione. Un grande ringraziamento alla famiglia del professore, artista e artigiano per aver dato modo di creare una mostra a cielo aperto con gli scorci di Olgiate: Cascina Contrassoa, Cascina Mazzolatica, Villa Sommi Picenardi, Cascina Buon Martino, Villa Buttero, Mondonico, la Torre di Porchera, via Canova».

Dopo le parole del sindaco i presenti si sono stretti in un momento di preghiera guidato da don Giancarlo: «Questo che vedete è motivo per rendere grazie a Dio: il nostro concittadino ci regala questa mostra che racconta la storia, la nostra storia».

Un'opera artistica che si trasforma in opera di bene

La parola è passata poi, in sala consiliare, ai figli dell’artista Mauro e Michele, che hanno spiegato il processo di creazione delle acqueforti.

La tecnica dell'acquaforte è nota fin da tempi antichi. È una pratica molto diffusa, che consiste nel corrodere con un acido una lastra di metallo, nel caso di Piermario Sala il rame.

«Il ricavato della vendita delle altre acqueforti realizzate da nostro padre sarà devoluto all’associazione Fabio Sassi – hanno spiegato i figli in conclusione – Abbiamo preso questa decisione perché nostra madre è sempre stata attiva nel sodalizio».

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