Tragedia

Chiesa gremita di persone per l'ultimo saluto a Francesco Galli

"Vola in alto Fra, come hai sempre fatto. Noi terremo i piedi a terra per te. Grazie Fra, vivremo per te"

Chiesa gremita di persone per l'ultimo saluto a Francesco Galli
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Chiesa gremita di persone per l'ultimo saluto al giovanissimo Francesco Galli, morto sabato in un tragico schianto in moto. Tantissimi i ragazzi, compagni di classe, prof, commercianti e conoscenti che hanno voluto dedicare un pensiero al 17enne.

Ultimo saluto toccante a Francesco Galli

Una cerimonia toccante quella celebrata nella mattina di oggi, mercoledì 12 aprile 2023 nella chiesa di Osnago, dove i compagni di classe hanno distribuito un libricino con i ricordi di Francesco Galli.

A celebrare la messa è stato don Alessandro Fusetti, parroco del paese, affiancato da diversi altri preti tra cui Monsignor Luigi Manganini, originario di Osnago. Durante la cerimonia i compagni della 3 L hanno letto dei toccanti ricordi e hanno consegnato al parroco, insieme al pane e al vino simbolo di vita eterna, anche un progetto grafico realizzato da Francesco nell'ultima settimana di scuola. Il casco, per la passione della sua amata moto, per tutte quelle passioni che ci aiutano a crescere. Le brioche che condivideva a scuola e ricordano la sua generosità. Le cuffiette per ascoltare la musica, che racconta le giornate e le vite e aiuta a trovare un senso anche quando non c'è.

"Vorrei avvicinarmi al dolore e se c'è nel vostro cuore alla rabbia"

"Siamo qui insieme perché vogliamo aiutarci - ha detto con voce emozionata don Alessandro Fusetti nella predica - dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri per curare questa ferita profonda: una morte ingiusta ha colpito Francesco e noi. Siamo tanti e siamo qui per regalare a Fra stima e gratitudine che gli sono dovute per tutta simpatia che ci ha donato. Stima e gratitudine che diventano vicinanza affettuosa alla famiglia. Vorrei avvicinarmi al dolore degli amici e dei compagni e se c'è nel vostro cuore, vorrei avvicinarmi alla rabbia".

Parole toccanti che hanno commosso tutti i presenti.

"Domenica pomeriggio alcuni di voi mi hanno avvicinato e mi hanno chiesto se Dio sa perché? Non ho un perché da offrire - ha continuato don Alessandro - Nel mio cuore due consapevolezze che vorrei tenere vive nel mio animo: la nostra vita è fragile a qualunque età, basta niente per mandarla in frantumi e per questo dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri. Poi so che la nostra vita non è abitata solo da fragilità ma anche da nobiltà d'animo e di intenzioni, tutto questo bello non può finire nel nulla. Siamo capace di dare vita ad amicizie così vere e intense che possono nutrire e proteggere la vita. Come può diventare niente tutta questa grandezza?".

"Io credo Signore che tu sei impregnato di Dio come era impregnato di amore il sorriso di Fra - ha concluso - Credo Signore che Fra ora in un modo che sembra troppo grande ci accompagna e aiuta la sua mamma, papà e sorella, a vivere profondamente la vita. Tu e Fra ora ci aiutate ad appassionarci della vita, tu Signore sei accanto a ciascuno di noi e ci dici di fidarci, che hai dato vita eterna a Fra".

Le parole della cugina

"Purtroppo la vita è ingiusta, non dovevi andartene, non così, non adesso. Avrei voluto passare qualche ora in più con te, mi sarebbe bastato o forse no perché hai vissuto troppo poco. L'ultima volta che ci siamo visti eri contento perché la scuola ti piaceva e avevi la tua moto, la tua maledetta moto. Tra i momenti di cui mi ricorderò quando andavamo a pescare, gli spuntini di mezzanotte e giocare a nascondino. Ti ricorderò per sempre cuginetto, farò tutte le cose che non hai potuto fare, grazie per questi 17 quasi 18 anni insieme".

Il ricordo toccante del Viganò

La classe del Viganò ha preparato un video che hanno proiettato con un immagine del sole.

"Ho voluto mettere il sole perché Franci è luce. Il papà Roberto l'ha sempre detto. Anche io ho pensato a come poter consolare, il desiderio è quello di star vicino alla famiglia. Francesco è stato un artista che ha saputo colorare la vita di tante persone così vogliamo coprirti con la tonalità che tanto ti può rappresentare, l'arancione".

Dopo queste parole gli amici hanno posato un telo sulla bara e hanno letto una dedica:

"STRA BELLA FRA! Ci starai prendendo in giro da lassù, d'altronde l'hai sempre fatto con noi e ti volevamo bene anche per questo. Si vedeva dagli occhi che eri un ragazzo sincero e con il tuo sorriso riuscivi a ravvivare anche le giornate più tristi.
La tua altezza non è comparabile alla bontà e alla generosità verso i tuoi genitori e verso i tuoi amici. Sempre premuroso e attento agli altri, sapevi ricambiare i favori con dei semplici gesti: quante brioches che ci hai regalato!

Non lasciavi mai nessuno da solo, offrivi la tua compagnia a chiunque ne avesse bisogno. Hai sempre messo davanti gli altri, spesso più di te stesso.

Mamma mia se eri testardo! Se ti mettevi in testa di andare al MC dopo scuola, non c'era modo di farti cambiare idea e costringevi sempre qualcuno a seguirti!

In classe mancheranno tutte le tue cavolate, le tue risposte brutalmente oneste, i tuoi discorsi e i litigi con i prof. Ora, oltre al tuo banco vuoto, rimarrà il vuoto dentro tutti noi, perché tu sei stato UNICO.

GRAZIE PERCHÈ la tua fiducia ci spingerà sempre più a credere in noi stessi, GRAZIE PERCHÈ ci hai donato il sorriso che porteremo a tutti. GRAZIE PERCHÉ porteremo in classe e dentro di noi la tua capacità di rendere straordinario l'ordinario.
GRAZIE PERCHÈ ci hai insegnato il valore della felicità, perchè ogni giornata possa essere vissuta a pieno, con il sorriso, anche per te. GRAZIE PERCHÉ ci hai fatto capire che vale la pena correre per raggiungere i nostri obiettivi e che la vita può essere tanto bella quanto breve. GRAZIE PERCHÉ questa dolorosa esperienza ci sta insegnando a crescere e a diventare persone migliori, consapevoli del valore della vita. GRAZIE PERCHÉ ci hai tenuto compagnia, in classe e fuori da scuola, e ci hai offerto la tua prospettiva sulla vita. Ti terremo sempre nel cuore.

Vogliamo viverti così: sei stato un artista che ha dipinto la nostra vita con il colore arancione, espressione di armonia interiore, accoglienza, entusiasmo, divertimento e incoraggiamento.
Ora toccherà a noi essere artisti per altri.
CIAO FRA".

"Vola in alto Fra, come hai sempre fatto. Noi terremo i piedi a terra per te. Grazie Fra, vivremo per te" con queste parole si è concluso di video.

In tantissimi al funerale di Francesco Galli

Amici, conoscenti, prof, compagni, e tantissimi cittadini hanno riempito la chiesa di Osnago per il funerale di Francesco Galli. Alla funzione hanno erano presenti anche il sindaco Paolo Brivio, l'assessore Felice Rocca, il capogruppo di Progetto Osnago, Federico Dusi. Per accogliere tutte le persone i volontari, la protezione civile e polizia locale hanno chiuso la strada al traffico.

Gli amici hanno seguito il corteo con le loro moto che  passa dal luogo dell'incidente. Sulla strada sono stati messi degli altri fiori e un nuovo striscione. Tantissime le moto parcheggiate fuori dal cimitero

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