I DATI

Avis Provinciale: le donazioni dei lecchesi suppliscono la necessità anche di altri territori

Quasi il doppio dei donatori rispetto a Lombardia e Italia

Avis Provinciale:  le donazioni dei lecchesi suppliscono la necessità anche di altri territori
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Avis Provinciale Lecco: con 44 donatori ogni 1000 abitanti, la provincia di Lecco conta circa il doppio dei donatori presenti in tutta Italia (21, 15) e in Lombardia (25,98), e di conseguenza il doppio delle donazioni.  Nella mattinata di oggi, mercoledì 29 marzo 2023, si è svolta la conferenza stampa per illustrare i dati salienti dell’attività.

Avis Provinciale Lecco: 100 donatori in più rispetto al 2021

Dal 2021 al 2022 c’è stato un incremento di 100 donatori: da 14.740 si è passati a 14.841.

Le donazioni sono aumentate del 9,1 % dal 2021 al 2022: “Non è un grandissimo incremento – fa sapere il presidente Bruno Manzini – ma, rispetto alle altre realtà, è un dato positivo. Avis Provinciale nel 2022 ha realizzato quasi 29.000 donazioni, di cui 26.000 di sangue e la restante parte di plasma. La raccolta del plasma è più complicata perché una donazione dura circa un’ora: infatti bisogna raccogliere solo la parte liquida del sangue, e poi le restanti parti vengono reimmesse in vena. In tutto ogni sacca deve raccoglierne 700 grammi. Per questo motivo Lecco sta cercando di implementare la raccolta di plasma.

 

Quasi un terzo dei donatori è giovane

Un dato estremamente positivo è dato dal fatto che nel 2022 il 32% dei soci donatori è rappresentato da giovani, di età compresa fra i 18 e i 35 anni. È importante che entrino dei giovani per favorire il ricambio generazionale (dopo i 65 anni non si può più donare il sangue). Invece nella gestione dell’associazione il presidente fa sapere che si sta assistendo all’invecchiamento dei volontari: mentre i donatori fortunatamente sono tantissimi, i partecipanti alla gestione dell’associazione sono molti meno, e risultano essere più o meno sempre gli stessi.

Lecchesi generosi: le donazioni suppliscono la necessità anche di altri territori

Su 28.000 donazioni lecchesi, più di 15.000 suppliscono la necessità di sangue di altri territori, ad esempio vengono donate agli ospedali milanesi. Infatti è possibile conservare il sangue fino a 41 giorni, anche se per alcuni casi medici è necessario il sangue fresco, dunque è fondamentale che ci sia un continuo circolo di donazioni. Il plasma invece può essere congelato.

Una convenzione tra Avis e ospedale per supplire alla mancanza di personale

“A Lecco riusciamo a mantenere risultati buoni grazie anche ad una convenzione con l’ospedale – ha spiegato il presidente – noi contribuiamo con un finanziamento a garantire la presenza di personale adeguato in modo da garantire le donazioni tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, e in più il giovedì pomeriggio e il sabato mattina (quest’ultimo due volte al mese). In altre realtà Avis raccoglie il sangue direttamente nella sua sede, mentre nella nostra provincia lo raccogliamo negli ospedali di Lecco e di Merate. Il fatto di raccoglierlo in ospedale dà più garanzie a donatore e ricevente”.

Una lista d’attesa di due mesi per la visita d’idoneità

“Attualmente – fa sapere il presidente – abbiamo una lista d’attesa lunga due mesi per la visita di idoneità, che comprende, ad esempio, visita medica, esami di laboratorio e cardiogramma. Tutti i giorni, da lunedì a venerdì, mandiamo cinque aspiranti donatori. Abbiamo più richieste in realtà, ma non possiamo mandarne di più perché negli ospedali c’è scarsità di personale”.

Solo donatori periodici

“Noi abbiamo solo donatori periodici, non occasionali – ha proseguito il presidente – quindi vengono controllati ogni anno. In genere chi si iscrive a 18 anni va avanti fino ai 65: questa è una garanzia per la qualità del sangue raccolto. La nostra è una realtà di volontariato importantissima per il nostro Paese, perché fidelizza il donatore: se si dona il sangue per un motivo etico e non economico (negli Usa il sangue viene pagato) di solito il donatore va avanti a donare per tutta la vita”.

Durante la pandemia un boom di donatori

“Durante la pandemia – ha spiegato il presidente – abbiamo registrato un boom di donatori: dal mio punto di vista quando c’è un evento che coinvolge emotivamente si assiste ad un incremento dei donatori. Anche durante i periodi più duri della pandemia non abbiamo mai interrotto le donazioni. Inoltre nel periodo del Covid abbiamo raccolto circa 2000 sacche all’anno anche perché si era diffusa la terapia al plasma immune contro il Covid, ma poi i medici hanno capito che questa tecnica non funzionava molto contro il virus”.

28esima assemblea provinciale

Stabilita per sabato 1° aprile alle 14.30 l’assemblea provinciale degli associati all’auditorium Casa dell’economica-Camera di Commercio Como-Lecco in via Tonale 28/30.

Federica Rota

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