Dopo il ponte sullo Stretto un nuovo viadotto sull'Adda?
Chissà se un giorno il vicepremier andrà in tv anche ad illustrare il progetto di un nuovo San Michele. Noi ce lo auguriamo
“Fusse che fusse la vorta bbona”, per dirla con Nino Manfredi, visto che già nel 2001 il noto giornalista televisivo ospitò nella trasmissione “Porta a porta” l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con un plastico dell’agognato ponte sullo Stretto. All’epoca però non se ne fece nulla, oggi l’idea potrebbe davvero concretizzarsi.
Dopo il ponte sullo stretto quello sull'Adda?
Servono sette miliardi per il nuovo ponte sullo Stretto e cinque anni di tempo per realizzarlo. Ne servono meno per un nuovo ponte sul fiume Adda che, complici un’elezione dietro l’altra, negli ultimi mesi pare caduto nel dimenticatoio. Il duetto Vespa-Salvini però potrebbe indurre qualche sindaco della zona a tornare sull'argomento. Noi lo auspichiamo.
Un nuovo ponte sull'Adda è opera urgente, non soltanto perché al “vecchio” San Michele restano soltanto otto anni di vita (stima Rfi), ma anche perché sul viadotto i veicoli continuano a transitare a senso unico alternato e i treni lo percorrono a passo d’uomo. Con costi non indifferenti.
Da quando, nel settembre 2018, il San Michele venne improvvisamente chiuso causa degrado - anche sull’onda emotiva (e relativi controlli) di quanto successo il mese prima, con la tragedia del Ponte Morandi a Genova - poco è stato fatto per progettarne un ponte nuovo.
Sono seguiti anni di passione, di vertici, di incontri, finora senza un accordo. I sindaci delle due sponde - da una parte Calusco d'Adda, dall'altra Paderno d'Adda e centri limitrofi - non sono riusciti ancora a trovare la quadra e intanto il tempo passa e un progetto condiviso non c'è ancora. O meglio, non c'è ancora un progetto.
Positivo che l'assessore regionale alle Infrastrutture non sia cambiato, considerato che Claudia Maria Terzi conosce approfonditamente la questione. Così come è positivo che Terzi e Salvini siano dello stesso partito, il che dovrebbe facilitare il dialogo e quindi portare a un risultato. Il plastico del "Nuovo San Michele", se così vogliamo chiamarlo, non c'è ancora ma nel frattempo possiamo umilmente suggerire al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti lo slogan per il nuovo ponte sull'Adda, spudoratamente mutuato da quello per il ponte sullo stretto.
Lo slogan per il nuovo San Michele
Sì al nuovo ponte anche se ancora non è chiaro dove realizzarlo. Si sa che tanto il collegamento stradale che quello ferroviario devono essere costruiti a valle del ponte attuale, ma sul punto esatto ancora non c'è l'accordo. Intanto ci sfugge il motivo per cui un ponte di maggiori dimensioni come quello sullo Stretto può ospitare tanto il traffico ferroviario che quello viario e un nuovo ponte sull'Adda no. Tra l'altro in una zona di grande pregio ambientale. Il tempo dirà. Forse.