Murales in centro, da «Ti ammazzo» alle svastiche
In via Quintaberta a Merate le scritte diseducative. La segnalazione arriva dal Comitato Ambiente: «Perchè nessuno le ha mai rimosse?»
Da «Ti ammazzo» alle svastiche al contrario. In via Quintaberta i murales «diseducativi». La segnalazione arriva dal Comitato Ambiente: «Perchè nessuno le ha mai rimosse?». La segnalazione arriva dal Comitato Ambiente: «Perchè nessuno le ha mai rimosse?».
I murales dei poco educati vanno rimosse
Le scritte risalgono a qualche anno fa, ma il Comune non può rimuoverle perchè sono su muri privati. Di murales orrendi e di scritte dedicate ad un amore sono piene tutte le città, più o meno in ogni angolo riparato da occhi indiscreti e telecamere.
A Merate è toccato a via Quintaberta, nel tratto che “sbuca” nella centralissima via Manzoni salendo da via Rondinelle, un vicolo a senso unico dove le auto passano a malapena e che evidentemente ben si presta alle bravate di vandali armati di bombolette spray. Sull’intonaco di una delle corti ci sono disegnate tre svastiche, due delle quali dipinte peraltro al contrario, una croce celtica e, forse per la par condicio, anche una falce con martello. Più sotto la scritta «Hitler» e accanto la minaccia «Ti ammazzo», mentre girando l’angolo ci si imbatte nella più classica delle dichiarazioni d’amore, anche se ormai un po’ sbiadita: «Se avessi un’altra vita – scrive l’innamorato – sceglierei ancora te». La data che si intravede è il 2016. Le scritte infatti non sono recentissime, ma certo è che da allora nessuno le ha mai rimosse e fanno la loro brutta scena senza passare inosservate a chi transita per la via. Tra questi, anche la presidente del Comitato Civico Ambiente, Elena Calogero, che negli scorsi giorni si è chiesta come mai nessuno abbia ancora provveduto a coprirle. «Trovo siano innanzitutto diseducative oltre che di cattivo gusto» ha commentato. Pur affacciandosi su una via pubblica, a pochi passi da una scuola dell’infanzia molto frequentata tra l’altro, in questo caso il Comune non può fare nulla, ma sono i privati a doversene occupare.
Ne parla anche il sindaco di Merate Massimo Panzeri
«Premesso che come cittadino condanno qualsiasi forma di vandalismo gratuito sia fatto nei confronti di strutture pubbliche o private, in questo caso si tratta di edifici privati e il Comune non può intervenire – è stato il commento del sindaco Massimo Panzeri – Quando è accaduto ai danni di edifici comunali, come nel caso dell’area Cazzaniga, abbiamo prontamente provveduto a denunciare gli autori».