Una nuova sede per “Crapa de Legn”
“Un traguardo, ma anche un punto di partenza per espanderci e coinvolgere sempre più persone, proponendo attività diverse”
L’Associazione no profit “Crapa de Legn“ di Paderno d’Adda, nata con l’intento di diffondere l’interesse e la passione per la lavorazione del legno - ma non solo -, ha finalmente una sede ufficiale, grazie alla collaborazione con il Comune di Paderno.
La nuova sede
L’inaugurazione si è svolta nella mattinata di sabato 11 febbraio 2023 nella biblioteca comunale, alla presenza del sindaco Gianpaolo Torchio. Alla cerimonia hanno partecipato anche Don Antonio Caldirola, i soci del gruppo “Crapa de Legn” e alcuni corsisti e paesani.
L’Associazione è nota soprattutto per l’organizzazione di corsi di intaglio del legno e di realizzazione di Presepi natalizi, che, sottolinea il socio Bruno Darconza “sono aperti a tutti, dai bambini ai più maturi, perché la difficoltà del progetto è studiata per ciascuno”.
Dopo anni di gestione tra sedi temporanee e improvvisate, la nuova sede ufficiale è vista dai membri del gruppo come “un punto di arrivo, un traguardo, ma anche un punto di partenza per espanderci e coinvolgere sempre più persone, proponendo attività diverse”, anche attraverso l’invito di esperti esterni, come scultori o affilatori specializzati.
"Crapa de Legn" molto più che un'Associazione di intagliatori
Lo scopo del gruppo è duplice e simbolico: dare vita al materiale grezzo, spesso riciclato, maneggiandolo e creando nuovi oggetti, ma ridando al contempo vita al paese. “Se da un lato insegniamo come intagliare il legno e creare qualcosa di materiale, dall’altro, attraverso gli incontri, offriamo anche la possibilità di crescere insieme” rivelano i soci.
Secondo il presidente dell’Associazione, Andrea Gaspari, è proprio la condivisione il cuore pulsante alla base delle attività del gruppo, infatti, afferma “i partecipanti arrivano ai corsi insicuri, con poca autostima rispetto alle loro abilità, ma escono con il sorriso, perché scoprono di saper fare più di quanto credevano”, e sottolinea che “la capacità di fare ce l’abbiamo tutti, se siamo spronati a metterla in pratica”.