21enne residente nel Lecchese arrestato per rapine e pestaggi
La Polizia di Stato ha identificato i tre complici grazie alle denunce delle due vittime, entrambe 15enni
Si sono resi responsabili di due rapine, con tanto di minacce e pestaggi, perpetrate in centro Monza ai danni di due minorenni. Stamattina, sabato 23 maggio 2020, la Squadra Mobile di Monza ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Tribunale di Monza a carico di due giovani di origini egiziane di 19 (I.A.R.A.S. residente a Monza) e 21 anni (A.Y., residente in provincia di Lecco), e a un’ordinanza di misura cautelare di collocamento in comunità emessa dal Tribunale dei Minori di Milano a carico di G.M.T.K.A, 17enne di Sesto San Giovanni.
Rapine e pestaggi: in cella 21enne residente nel Lecchese
Come riportano i colleghi di primamonza.it il 6 gennaio di quest’anno i tre complici hanno rapinato un 15enne in pieno centro, a Monza. Impugnando un coltello a serramanico ciascuno, hanno immobilizzato l’adolescente sottraendogli una cassa acustica bluetooth che portava a tracolla, il cellulare e un anello. Al suo tentativo di divincolarsi, i tre rapinatori gli hanno sferrato una testata, nonché numerosi calci (colpendolo anche ai testicoli), minacciandolo infine di morte se avesse denunciato l’accaduto.
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La vittima è stata poi portata al San Gerardo, dove i medici hanno giudicato le ferite riportate guaribili in 8 giorni. Il 15enne ha denunciato tutto, fornendo numerosi particolari che si sono poi rivelati utili alla rapida identificazione dei tre aggressori. La Polizia di Stato è riuscita a recuperare lo smartphone rubato, trovandolo in possesso di un altro uomo che lo aveva acquistato da alcuni ricettatori.
La seconda rapina in piazza Trento e Trieste
Quattro giorni dopo la prima rapina, i tre complici hanno colpito una seconda volta. Il 10 gennaio, intorno alle 15, hanno accerchiato un altro 15enne in piazza Trento e Trieste. Insieme ad altri giovani – tutti sui vent’anni – gli hanno impedito di scappare, intimandogli di consegnar loro cellulare, orologio e portafoglio (lasciandogli i documenti). Infine lo hanno obbligato a togliersi la maglia, nonostante le rigide temperature invernali. Anche in questo caso lo hanno minacciato di morte nel caso in cui avesse fatto denuncia.
La vittima, però,non si è fatta intimidire e, così come il coetaneo aggredito pochi giorni prima, ha fatto denuncia permettendo agli agenti della Questura di via Montevecchia di apprendere ulteriori particolari.
Le indagini hanno quindi portato a oggi, quando la Squadra Mobile ha dato esecuzione alle ordinanze emesse dal Tribunale di Monza e dal Tribunale dei Minori.