Merate

La Caritas chiama le aziende: "Vi mandiamo lavoratori gratis"

Lunati: "Non vogliamo la carità, ma renderci utili"

La Caritas chiama le aziende: "Vi mandiamo lavoratori gratis"
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Quale azienda si rifiuterebbe di inserire nel suo organico un lavoratore che per sei mesi, la durata di un tirocinio formativo, non costa nulla? Nessuna probabilmente.
A renderlo possibile è un fondo promosso dalla Diocesi di Milano, gestito dalle Caritas ambrosiane attraverso i suoi centri di ascolto, tra cui anche quello del decanato meratese.

L'appello della Caritas alle aziende

Ed è proprio da qui che arriva l’appello rivolto alle aziende del territorio. Perché per quanto i volontari si sforzino di intercettare famiglie in situazioni di disagio (ogni anno sono circa 400 tra Merate e dintorni) ancora stentano a farsi avanti le aziende disposte a collaborare.
Il fondo «Diamo Lavoro», questo il nome dell'iniziativa, funziona così: la Caritas ambrosiana, una volta che il centro di ascolto ha definito il quadro degli interventi per aiutare la persona in difficoltà, si fa carico del suo inserimento lavorativo offrendogli un tirocinio formativo di sei mesi, da 20 o 30 ore settimanali per 400 o 500 euro mensili (ai quali si aggiungono 5 euro di buoni pasto al giorno). L'azienda, a quel punto, non deve fare altro che inserire la risorsa nel proprio organico e insegnargli le mansioni per poi valutare, una volta scaduto il periodo del tirocinio, se assumere o meno la figura.
Nella fattispecie di Merate, chi sovrintende questo progetto è Gianpietro Lunati, volontario del centro di ascolto decanale «Silvana Giussani» dal 2010 (dopo una vita trascorsa nelle Caritas milanesi), oltre che presidente dell’associazione meratese «La seconda tunica».

Lunati: "Non vogliamo la carità, ma renderci utili"

«La possibilità di farsi conoscere, rientrare nel mondo del lavoro e dimostrare di poter essere una risorsa valida per un'azienda è molto importante per le persone che cerchiamo di aiutare – ha spiegato – Noi qualche potenziale lavoratore lo conosciamo, lo intercettiamo ogni giorno, ma ci siamo resi conto che le imprese ancora non conoscono lo strumento del “Diamo Lavoro”. In fin dei conti, può essere molto vantaggioso anche per loro, in termini economici, ritrovarsi una persona che produce reddito e per sei mesi lavora gratuitamente».
Il «Diamo Lavoro» affianca altri due fondi della Caritas ambrosiana: il Siloe, nato da oltre vent'anni, che sta per Servizio Lavoro Orientamento Educazione, e il San Giuseppe, nato nel corso della pandemia per dare un aiuto immediato alle persone che affrontano un momento di difficoltà. L'idea alla base del «Diamo Lavoro», risponde ad una chiara necessità dei centri di ascolto, quella di risolvere alla radice le problematiche di una famiglia in difficoltà, partendo dai bisogni primari, tra cui lavorare.
Per quanto riguarda i profili delle risorse che Caritas può offrire alle aziende, risultano piuttosto variegati. Si tratta di persone disoccupate da almeno quattro mesi o di giovani da 18 a 24 anni.
«E' chiaro che le persone che cerchiamo di reinserire nel mondo del lavoro non sono altamente qualificate – ha proseguito Lunati – Ma, ad esempio, mi è capitato nei giorni scorsi di incontrare una rifugiata ucraina laureata in legge, con un inglese perfetto e livello culturale molto alto. Si trova bene in Italia e vorrebbe rimanere, e nel suo caso sarebbe ideale un impiego come front-desk. Questa iniziativa evidenzia come la Caritas non chieda sempre e per forza la carità, ma proviamo anche a renderci utili per il territorio».
Le aziende interessate possono contattare il centro di ascolto, che ha sede in via Santa Marta a Merate, al numero 366.2720611, oppure all’indirizzo mail illavoro6@gmail.com.
I volontari si renderanno disponibili a visitare la sede dell’impresa e spiegare ai titolari in dettaglio l’iniziativa e le pratiche da espletare per inserire il tirocinante.

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