Violenza sulle donne, in un anno a Merate 85 accessi al Pronto soccorso per maltrattamenti
Nel 2022 sono già 74, la maggior parte sono italiane.
Oggi, 25 novembre, è la giornata contro la violenza sulle donne. E il quadro che emerge dai dati diffusi dall'azienda ospedaliera è a dir poco inquietante: in un anno, nel corso del 2021, sono state ben 85 le donne che si sono recate al Pronto soccorso dell'ospedale di Merate per maltrattamenti. 69 di loro sono italiane. Nel 2022 sono già 74.
Violenza sulle donne, numeri allarmanti
Impressionanti i numeri resi pubblici dall'Asst relativamente al fenomeno della violenza sulle donne.
PS Lecco
Cittadinanza donne vittime di violenza anno 2021 (tot. 99)
84 italiana
15 straniera
Cittadinanza donne vittime di violenza al 31 ottobre 2022 (tot. 91)
74 italiana
17 straniera
PS Merate
Cittadinanza donne vittime di violenza anno 2021 (tot. 85)
69 italiana
16 straniera
Cittadinanza donne vittime di violenza al 31 ottobre 2022 (tot. 74)
59 italiana
15 straniera
ASST Lecco
Età vittime di violenza anno 2021
<16 anni, tot. 8 (n. 2 PS Merate – n. 6 PS Lecco)
≥16 anni, tot. 176 (n. 83 PS Merate – n. 93 PS Lecco)
Età vittime di violenza al 31 ottobre 2022
<16 anni, tot. 6 (n. 2 PS Merate – n. 4 PS Lecco)
≥16 anni, tot. 159 (n. 72 PS Merate – n. 87 PS Lecco)
Numerose le iniziative
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lecco, anche quest’anno, ha deciso di aderire al programma dell’Osservatorio Nazionale promuovendo numerose iniziative all’interno dei suoi presidi Ospedalieri di Lecco e Merate. Nella settimana del 25 novembre medici, ostetriche e personale infermieristico dell’Ospedale di Lecco e di Merate stanno indossando il simbolo “Stop violence against womem” da apporre sulla loro divisa a testimonianza della condanna verso ogni forma di violenza di genere.
Negli spazi antistanti le hall di ingresso dei due presidi ospedalieri, nei Pronto Soccorsi generali e nei Pronto Soccorso ostetrici sarà posizionata una sedia rossa in memoria delle donne vittime di violenza. A fare da contorno diversi poster, realizzati dalle stesse ostetriche dell’ASST di Lecco, con immagine suggestive. Per raccontare la violenza sarà posizionato un grande albero dove chiunque, sulle sue foglie tutte colorate e diverse, potrà scrivere le proprie emozioni o il proprio vissuto su questo delicato e importante tema.
I commenti
“La violenza di genere è una grave emergenza sociale che necessita della massima attenzione e per prevenire e proteggere le vittime di violenza servono iniziative mirate per far sì che le donne chiedano aiuto da subito. Attraverso questo (H)-Open Week vogliamo avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza che dispongono di percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno” ha affermato Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda.
“La giornata del 25 novembre è un appuntamento importante per rinnovare l’impegno della nostra azienda nella lotta alla violenza contro le donne. Ho accolto con vivo interesse il convegno organizzato da Luciarosa Olivadoti per contrastare la violenza verbale a partire dal linguaggio di genere. Parallelamente alla violenza fisica esiste una violenza verbale che, molto spesso, accade ancor prima della violenza fisica e anch’essa si traduce in cicatrici profonde nell’anima delle donne. Da anni i medici, gli infermieri e le ostetriche del Pronto Soccorso di Lecco e Merate lavorano nell’assistenza e nella cura delle donne che accedono ai presidi vittime di violenza. Le accolgono, medicano le loro ferite e le avviano ad un processo di presa in carico – anche attraverso le associazioni che collaborano con noi – al fine di aiutarle e difenderle dalla violenza subita” le ha fatto eco il dg dell'Asst Paolo Favini.
“Nonostante la rappresentanza femminile nel settore sociosanitario sia aumentata, sussiste ancora un pregiudizio di genere che la pandemia da CoViD-19 ha esacerbato ulteriormente. Tutti i responders dell'ASST di Lecco che hanno partecipato alla ricerca qualitativa hanno dichiarato di aver subito, o assistito, almeno ad un episodio di violenza verbale e che le lavoratrici risultano più esposte anche in virtù della loro maggiore presenza in ambito sanitario. La violenza verbale è strettamente correlata all’uso del linguaggio che quotidianamente utilizziamo. Molti modi di dire, luoghi comuni e battute divertenti sulla diversità di genere contribuiscono alla creazione di uno scenario e di un rumore di fondo che inevitabilmente intacca e condiziona la quotidianità di ogni donna” ha commentato Luciarosa Olivadoti, Responsabile Sviluppo Professionale e Ricerca e referente in tema di "Violenza alle donne" Asst Lecco.
“I dati relativi agli accessi ai Pronto Soccorsi dell’ASST di Lecco, dell’anno in corso, allarmano tutti noi che siamo parte attiva di una comunità in cui la donna è giornalmente vittima di violenza psicologica e fisica.
Il giorno in cui non registreremo più accessi per questo motivo è ahinoi lontano. Da medico e da uomo credo che il percorso da compiere vorrebbe vedere alla base una alleanza strategica tra i generi solo per poter pensare di arginare e ridurre questo fenomeno” ha concluso Paolo Schiavo, medico di Ps di Lecco.