Poche donne nei libri di testo, gli studenti del Viganò scrivono a Zanichelli

Poche donne nei libri di testo, gli studenti del Viganò scrivono a Zanichelli
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Poche autrici menzionate nel loro libro di testo di italiano, le studentesse e gli studenti del Viganò scrivono alla casa editrice Zanichelli per chiedere “un impegno fattuale” nel prevedere la presenza di poetesse e scrittrici all'interno dei volumi scolastici.

Poche donne nei libri di testo, gli studenti del Viganò non ci stanno

La proposta arriva dalla 5D Rim dell’Istituto Tecnico Viganò di Merate che nelle scorse settimane si è aggiudicata la decima edizione del Concorso Nazionale “Sulle vie della parità”, indetto dall’associazione Toponomastica Femminile.

Gli studenti e le studentesse di 5D Rim. Più a sinistra la professoressa Violen Orio

Gli studenti del Viganò hanno vinto nella sezione “Percorsi”, realizzando un’analisi partendo proprio dal fatto che nel loro libro di testo di italiano, edito da Zanichelli, siano soltanto due le autrici menzionate su un totale di 33 tra scrittori e poeti, nel periodo storico compreso dagli inizi del ‘900 al 1960.

Nel loro elaborato, gli studenti e le studentesse hanno poi approfondito la storia e le opere delle autrici Antonia Pozzi, Amelia Rosselli, Alda Merini, Jolanda Insana, Patrizia Cavalli, Patrizia Valduga.

“Abbiamo sentito la necessità, come ultimo atto concreto della nostra esperienza, di inviare una richiesta formale a Voi, in merito al volume in adozione alla classe, e ad ulteriori editori per richiedere un impegno fattuale e non solo teorico, di un radicale cambiamento che preveda la presenza di poetesse e scrittrici all'interno di questo e di altri prossimi volumi scolastici” si legge nella lettera inviata alla Zanichelli a firma degli studenti e delle studentesse della 5D e della loro insegnante di lettere e storia Violen Orio.

Di seguito il testo integrale della lettera:

Gentile Editore,

Le scrivo in qualità di docente di Lettere, unitamente agli alunni della classe 5D RIM dell’Istituto
Tecnico Statale "Francesco Viganò" di Merate.

La mia classe nei mesi scorsi ha realizzato un progetto per la partecipazione al X Concorso nazionale"Sulle vie della parità". A tale proposito, il mio intento è stato quello di promuovere nell'ambito del programma annuale di letteratura italiana, riflessioni ed approfondimenti in merito agli aspetti pià profondi che contribuiscono alla formazione e alla sedimentazione di un determinato pensiero che tende a considerare ancora oggi le donne in modo differente anche in ambito letterario, e di come tali pregiudizi si ripercuotano poi nel modo di pensare e di agire della nostra societa (nonché dei nostri studenti).

Abbiamo quindi voluto ricercare come alcune delle maggiori poetesse italiane si siano fatte carico di indagare la condizione femminile, e se ne abbiano, e come, espresso la diversità.

Partendo dall'antologia in adozione, abbiamo notato una pressoché totale assenza di poetesse, che vengono altrimenti citate come casi singolari. Abbiamo quindi approntato un lavoro laboratoriale di ricerca organizzata e sviluppata in gruppi, con lo scopo di visionare ed esaminare altri manuali per confermare e valutare una simile assenza, cercando poi di scegliere un filo conduttore che ci portasse a conoscere e ad approfondire alcune delle più importanti figure femminili della poesia del Novecento.

Dall'analisi del testo di letteratura italiana in adozione alla classe (Vivere la letteraturaVolume 3 - Dal secondo Ottocento ad oggi) ed ulteriori testi in uso in altri indirizzi dell'Istituto, abbiamo constatato l'assordante assenza di autrici femminili; il volume della nostra classe su un totale di 33 grandi autori, presenta ed analizza 31 scrittori uomini e solo 2 sono donne.

La nostra amara riflessione a riguardo approda alla consapevolezza di una enorme ed ingiustificata assenza non dalla realtà letteraria, bensì dalla letteratura comunicata e studiata nelle scuole italiane,che tuttalpiù presenta le donne come narrate e non narranti. Il genere lirico, vanta infatti una lunga e articolata tradizione nella quale però il femminile è codificato come "oggetto poetico" e non come “soggetto del discorso".

Il progetto è dunque entrato a pieno titolo all'interno del programma scolastico di letteratura italiana, stimolando dapprima spunti di riflessione che sono poi maturati in un proponimento più ampio, volto all'approfondimento di alcune poetesse del Novecento.

Abbiamo analizzato le esperienze di alcune autrici da noi scelte: Antonia Pozzi, Amelia Rosselli, Alda Merini, Jolanda Insana, Patrizia Cavalli, Patrizia Valduga.
Gli argomenti sono stati sviluppati come guida di presentazione e studio degli aspetti più importanti di ogni singola poetessa, con l'intento di voler colmare materialmente il vuoto che il nostro testo,come la quasi totalità di quelli visionati, hanno in merito.

E' emersa poi un'esigenza, un monito da parte della classe sulla necessità impellente che l'equità di"spazi" in generale, e nello specifico, anche letterari, possa e debba porre le basi di un urgente e necessario superamento del pressoché totale e silente dominio di autori maschili nella letteratura scolastica, attraverso sollecitazioni agli operatori dell'editoria, che permettano di sviluppare un concreto cambiamento, una ripercussione pratica nei libri di testo scolastici che spesso paventano solo nei titoli maggiori presenze femminili, che poi in realtà non si concretizzano.

Concludendo, la nostra richiesta unanime invoca cambiamento, e proponendo un verso di Antonia
Pozzi affermiamo con voce chiara e decisa che ".. l'età delle parole è finita".

Ciò premesso, abbiamo pertanto sentito la necessità, come ultimo atto concreto della nostra esperienza, di inviare una richiesta formale a Voi, in merito al volume in adozione alla classe, e ad ulteriori editori per richiedere un impegno fattuale e non solo teorico, di un radicale cambiamento che preveda la presenza di poetesse e scrittrici all'interno di questo e di altri prossimi volumi scolastici.

Certi che vorrete considerare questa nostra comunicazione come uno stimolo che possa sviluppare una presa di coscienza a riguardo, analizzando non solo le scelte editoriali che ne determinano la presenza o meno, ma sviluppando la consapevolezza che tali forme di rimozione o esclusione si ripercuotano poi all'interno dei meccanismi di relazione e comunicazione nella nostra società
In attesa di un Vostro gentile riscontro salutiamo cordialmente,

Studentesse e studenti della Classe 5D RIM
Professoressa Violen Orio dell'Istituto Tecnico Statale "Francesco Viganò"- Merate (Lecco)

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