Il caso delle deleghe del sindaco di Verderio finisce al Senato
Il primo cittadino Danilo Villa ha assegnato incarichi ad alcuni ex consiglieri, oggi però semplici privati cittadini. La minoranza ha coinvolto il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo per far luce sulla vicenda

E’ arrivata in Parlamento la preoccupazione della minoranza consiliare per le deleghe assegnate dell’Amministrazione comunale di Verderio, guidata dal sindaco Danilo Villa ad ex consiglieri, oggi però semplici privati cittadini.
Come riporta in esclusiva il Giornale di Merate di questa settimana, a farsi portavoce della questione è stato il monzese Massimiliano Romeo, segretario regionale della Lega in Lombardia e capogruppo al Senato, che ha presentato in proposito un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’interno.

Le deleghe del sindaco di Verderio diventano un caso
«L'Amministrazione dell’attuale sindaco di Verderio in questi primi mesi di carica ha suscitato diverse critiche da parte delle opposizioni e dei cittadini, che paventano una violazione dello statuto comunale e delle norme - si legge nel documento - in materia di separazione ed equidistanza tra gli organi comunali e conflitto di interessi per incompatibilità tra attività professionali e funzioni pubbliche, nonché un atteggiamento ostile e poco collaborativo nei confronti dei gruppi di minoranza».

L’interrogazione ripercorre quindi le decisioni «problematiche» assunte dall’Amministrazione Villa.
«In data 19 giugno 2024, il sindaco ha emesso il decreto sindacale n. 12, con il quale ha conferito ampie deleghe a tre consiglieri comunali, determinando una commistione di ruoli incompatibile tra gli organi comunali e incidendo sulla separazione dei poteri e sull'indipendenza dei consiglieri; in data 5 luglio il sindaco ha inoltre proceduto, con il decreto n. 13, alla "nomina di delegati comunali alle attività di rappresentanza", conferendo a sei cittadini senza alcun ruolo istituzionale ampi poteri, tra cui l'accesso agli uffici comunali e la possibilità di coadiuvare sindaco, assessori, consiglieri ed uffici».
In particolare, alcune deleghe sono state assegnate agli ex amministratori, non più in Consiglio, Alessandro Origo, Adelio Sala, Ezio Colnaghi, Sergio Andreotti e Samuele Villa.
«I consiglieri comunali di minoranza hanno segnalato alla Prefettura le presunte irregolarità relative, in particolare, ai due decreti sindacali e la direzione competente del Ministero dell'interno ha ritenuto condivisibili le perplessità esplicitate dalla Prefettura - continua l’interrogazione - Il segretario comunale di Verderio (Emil Mazzoleni, ndr) continua a sostenere la piena legittimità degli atti comunali e la loro conformità alle leggi, allo statuto e ai regolamenti dell'ente; l'atteggiamento non collaborativo dell'amministrazione si manifesta anche nelle convocazioni del Consiglio comunale: più di una volta, infatti, il sindaco ha ritenuto di convocarlo in orari che hanno reso difficoltosa, se non impossibile, la presenza dei consiglieri comunali. [...] Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali misure, nell'ambito del proprio potere di vigilanza e controllo sugli enti locali, intenda mettere in atto».
La soddisfazione di Benedetti
Soddisfatto per l’interrogazione approdata in Parlamento, il consigliere di minoranza Marco Benedetti ha definito il documento «un atto dovuto», soprattutto per la preoccupazione per la mancanza del vincolo di riservatezza.
«Sottolineo anche la loro mancanza di rispetto istituzionale, dato che la comunicazione della Prefettura a sindaco e segretario sulla illegittimità delle deleghe conferite a privati cittadini è di una chiarezza disarmante. Privati cittadini portatori, in alcuni casi, anche di pesantissimi conflitti d’interesse. Del resto a un sindaco con nessuna precedente esperienza amministrativa si somma un segretario comunale le cui “prodezze” a Verderio, e in altri Comuni della zona, sono ormai tristemente ben note».
Benedetti ha quindi invitato primo cittadino e segretario comunale a «fare un bagno di umiltà», sottolineando come la decisione di procedere con un’interrogazione parlamentare abbia lo scopo di «mettere un freno» alla situazione.
«A Villa che si glorifica di voler bene al paese, voglio ricordare che si occupa di Verderio solo da quando percepisce l’indennità massima di carica, mentre noi lavoriamo gratuitamente per Verderio da oltre 25 anni, periodo in cui di lui, prima delle scorse elezioni, non abbiamo mai visto nemmeno l’ombra. Ciliegina sulla torta del totale disastro politico-amministrativo della Giunta Villa, aver recentemente distrutto dopo 55 anni di storia, anche l’ultima importante realtà associativa di Verderio, l’Asd Verderio calcio».