Regione Lombardia

Fontana verso una Smart Land lombarda

L’attuale Governatore lombardo sarà in corsa per il Pirellone nelle prossime elezioni

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Il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana non ha dubbi: sarà lui il candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali. Scenderà di nuovo in campo per proseguire il lavoro avviato negli ultimi cinque anni e lo farà ponendo tra le priorità il sostegno alle imprese, l'impulso dei nuovi cantieri avviati grazie al cosiddetto Piano Lombardia, la ricerca, l'innovazione, la transizione ecologica e le Olimpiadi Milano Cortina 2026. Ma il toto-nomi, che al momento vede anche l'autocandidatura del vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, cesserà soltanto quando verrà ufficializzata la discesa in campo dello stesso Fontana. Un’ufficializzazione rinviata di qualche giorno a causa della crisi di Governo. In caso di riconferma, comunque, Fontana intende trasformare la Lombardia in una Smart Land, una Regione "attrattiva e competitiva" a livello europeo.

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Partiamo dalla sfida delle prossime elezioni regionali. Elezioni per cui Lei, come affermato dai vertici della Lega a conclusione di un incontro tenutosi a fine giugno a Palazzo Lombardia - quando erano presenti il leader della Lega Matteo Salvini, il ministro Giancarlo Giorgetti e il segretario regionale Fabrizio Cecchetti - è "il candidato naturale del centro destra". Posizione condivisa anche dagli altri partiti della coalizione.

Presidente Fontana, è quindi ufficiale e definitiva la sua candidatura?

"Io dico di sì. L'indicazione data dagli onorevoli Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Maurizio Lupi e Gianfranco Rotondi, oltre all'espressione dei vertici della Lega, mi inducono a ritenere di essere il candidato del centrodestra. Manca solo la formalizzazione che avrebbe dovuto tenersi in questi giorni ma che invece è stata rinviata a causa della crisi di Governo".

Quali sono le premesse che La spingono a proseguire il lavoro svolto degli ultimi cinque anni?

"La vera premessa è concludere il lavoro avviato negli ultimi cinque anni. Siamo usciti bene dai violenti e ingiustificati attacchi ricevuti nel periodo pandemico. Parallelamente abbiamo avviato moltissimi cantieri e progetti. Ricerca, innovazione, transizione ecologica e Olimpiadi sono invece gli ambiti nei quali vorrei vedere i risultati più importanti. Molti li abbiamo già visti. Pensiamo, ad esempio, al Piano Lombardia, che ci ha permesso di aprire circa 5.000 cantieri - di cui oltre 2.000 già conclusi - e che ha generato un aumento del pil regionale tra lo 0,6 e lo 0,8% e un incremento dell'occupazione di circa 36mila unità in Lombardia e di altre 12mila fuori regione. Pensiamo all’investimento strategico di riqualificazione urbana e creazione di un area per la innovazione e ricerca, con insediamenti previsti di centinaia di start-up nell’area dei gasometri in Bovisa: la Goccia. Un centro innovativo da 100 milioni per Politecnico di Milano avviato con i ministri Enrico Giovannini e Maria Cristina Messa".

Le Olimpiadi Milano Cortina saranno la priorità?

"Sì, ma non è l'unica. Il mio intento è quello di mostrare la Regione nelle sue capacità organizzative, le sue bellezze ambientali, il fascino rappresentato da arte, storia, cultura e enogastronomia. Ci sono tante iniziative. Stiamo portando avanti una serie di interventi nelle cosiddette "aree interne", quelle cioè più svantaggiate dal punto di vista dei servizi: sono 14 aree che riceveranno complessivamente 200 milioni attingendo a risorse europee e regionali. Vogliamo che l’intera Lombardia diventi un luogo smart dove servizi e collegamenti a persone e imprese siano uguali e tali da poter consentire all'individuo di intraprendere qualunque percorso in condizioni simili ai centri urbani".

Un piccolo passo indietro: l'autocandidatura del vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, che ha creato qualche imbarazzo nella Lega e nella coalizione in generale.
Ha avuto ripercussioni all'interno della Giunta? Creerà strascichi nei prossimi mesi?

"Finora abbiamo sempre lavorato in modo corretto e serio. Aspettiamo la formalizzazione della mia candidatura e poi capiremo che cosa intenderà fare la vice presidente. A quel punto - se servirà - ci sarà un chiarimento".

Il futuro governatore, dovrà occuparsi di fornire ossigeno alle imprese lombarde.
Quali misure potrebbe mettere in campo la Regione?

"Siamo sempre stati concreti su questo fronte. L'ultima prova è arrivata settimana scorsa quando, con l'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, abbiamo previsto lo stanziamento di risorse pari a 325 milioni di euro da destinare proprio alle imprese lombarde. Un Piano di interventi fino al 2024 che riguarda diversi ambiti: transizione ecologica, trasformazione digitale, innovazione, rafforzamento delle competenze e della competitività, anche internazionale. Tutte misure che vengono presentate e calendarizzate con grande anticipo per dare la possibilità alle Pmi lombarde di organizzarsi e pianificare i loro investimenti".

In che termini l'abbattimento del cuneo fiscale può rappresentare una via d'uscita di fronte al rallentamento dell'economia?

"E' una misura di buon senso della quale hanno parlato tutti i Governi che si sono succeduti a Roma, senza particolare successo. Risolverebbe il problema del costo del lavoro che in Italia è eccessivo, specie nella parte della fiscalizzazione. E consentirebbe un aumento degli stipendi che sono inadeguati soprattutto rispetto all'inflazione che sta crescendo".

Siamo pure alle prese col problema siccità. Che cosa state facendo?

"Da circa quattro mesi abbiamo cercato di tenere in equilibrio tutte le esigenze per utilizzare la poca acqua che abbiamo a disposizione con criterio, attraverso una serie di provvedimenti. Sul fronte dell'irrigazione per l’agricoltura insistono i problemi maggiori. Ha piovuto poco e in montagna non ha nevicato. E così abbiamo stretto accordi con le associazioni di categoria e le autorità di bacino dei laghi. Da qui il rinvio della prima semina di 15 giorni e l'aumento, in contemporanea, del livello dei nostri laghi per sopperire alle mancanze. Ora le risorse sono esaurite. Va bene il bacino del Lago di Garda e Maggiore, meno bene Como e Iseo. Abbastanza male il Lago d'Idro, ormai allo stremo".

Nel frattempo la pandemia non si ferma. C'è un aumento di contagi legati alla variante Omicron 5 ed è ormai cosa fatta per la quarta dose per gli over 60. E per il resto della popolazione che cosa ci dobbiamo aspettare?

"Saranno i tecnici e gli scienziati a darci risposte in tal senso. Abbiamo avviato le quarte dosi per over gli 60 e le persone fragili, ma non si esclude che la vaccinazione venga estesa a tutta la popolazione. Abbiamo cominciato ad organizzare la nuova campagna per il mese di settembre richiamando al lavoro il dottor Guido Bertolaso insieme a tutte quelle figure che hanno lavorato con successo nelle campagne precedenti".

L'autonomia differenziata. A che punto sono i lavori preparatori?

"Eravamo messi abbastanza bene. Il presidente Mario Draghi mi aveva assicurato che avrebbe approfondito il tema, con l’intenzione di portarla avanti. Con ministro Mariastella Gelmini - insieme ai governatori Luca Zaia e Stefano Bonaccini - abbiamo limato i dettagli della Legge quadro, che offre il quadro entro cui procedere con le intese fra le singole regioni e il governo. Intese, lo ricordo, che hanno alle spalle un negoziato già molto approfondito. Con la caduta dell'Esecutivo, però, è ovvio che abbiamo dovuto sospendere le attività. Confido di poter riprendere rapidamente questo lavoro appena avremo il nuovo parlamento e for erano insediati".

Che idea si è fatto della crisi di Governo?

"Penso che M5S e Pd abbiano posto in essere una serie di comportamenti inaccettabili, imponendo la discussione su temi divisivi e provocatori come ius scholae e cannabis; hanno dimostrato l'incapacità di risolvere i problemi del Paese perché le vere emergenze sono caro energia e inflazione. Poi il M5S ha alimentato le difficoltà non partecipando al voto di fiducia. Per questioni utilitaristiche Pd e M5S hanno causato la caduta del Governo Draghi".

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