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Martinelli e Frigieri, La tua azienda è al sicuro?

Interessantissimo confronto mercoledì scorso al Ristorante Cascina La Salette di Verderio

Martinelli e Frigieri, La tua azienda è al sicuro?
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La tua azienda è al sicuro? Martinelli e Frigieri spiegano come proteggervi dai rischi. Interessantissimo confronto mercoledì scorso al Ristorante Cascina La Salette di Verderio.

La tua azienda è al sicuro? Martinelli e Frigieri spiegano i rischi

«Garantire la continuità dell’azienda di famiglia e proteggere il business» è stato il focus dell’incontro “La tua azienda è al sicuro?” di mercoledì 21 giugno alla Cascina La Salette, a Verderio, organizzato da Giuseppe Martinelli in collaborazione con il gruppo editoriale Netweek. Giuseppe Martinelli, consulente finanziario, e Francesco Frigieri, avvocato patrimonialista, moderati da Giancarlo Ferrario, direttore editoriale di Netweek, davanti a un ristretto ma qualificato gruppo di imprenditori brianzoli e lombardi hanno affrontato il tema della continuità delle aziende di famiglia davanti al cambio generazionale. Il primario gruppo di gestione finanziaria e tutela dei rischi sta ampliando il proprio raggio d’azione andando oltre la «storica» gestione di patrimoni fino a diventare un valido aiuto per gli imprenditori.

«Fino a 30 anni c’era il promotore finanziario - ha raccontato Giuseppe Martinelli - che si occupava della gestione patrimoniale delle persone e delle famiglie, ora siamo diventati consulenti e come tali instauriamo un rapporto di collaborazione con l’imprenditore, la sua famiglia (spesso allargata), l’azienda e gli altri consulenti, commercialisti e avvocati».

Gli obiettivi principali sono tre: la protezione del business, l’efficienza finanziaria e lo sviluppo del business. Il primo obiettivo si persegue proteggendo gli asset dell’azienda (dati, strutture, immobili, flotte, veicoli), le risorse finanziarie (tutela legale, responsabilità civile dei prodotti) e il capitale umano (infortuni, spese sanitarie, caso morte/invalidità permanente, fino ad arrivare al welfare aziendale). L’efficienza finanziaria si raggiunge con i più classici strumenti, partendo dall’analisi dei dati e della struttura aziendale, mentre per lo sviluppo del business il gruppo finanziario ed assicurativo propone l’assicurazione del credito, che comprende l’accesso alle informazioni commerciali, la gestione dei crediti commerciali e la gestione delle azioni di recupero del credito e delle insolvenze.

Da Martinelli a Frigieri per una visione più completa

«Il 95% delle aziende di famiglia - interviene l’avvocato Frigieri - ha un fatturato entro i 10 milioni, il 70% tra i 20 e i 50; il 25% di queste aziende ha un amministratore sopra i 70 anni e il 40% oltre i 60 anni. Sono dati che ci mostrano come le moltissime aziende famigliari italiane (quasi la metà, secondo Unioncamere, ndr) che fanno fatturati di tutto rispetto, si trovano nella condizione di dover valutare come affrontare il passaggio generazionale, con un orizzonte temporale piuttosto breve».

Passaggio che solo nel 25% dei casi ha successo (al primo passaggio, fondatore dell’azienda - figli) e raggiunge solo il 12% al secondo passaggio (fondatore dell’azienda - figli - nipoti). Dati però che non trovano, per fortuna, riscontro con la classifica mondiale sulla longevità delle aziende di famiglia, all’interno delle quale tra le prime dieci ne troviamo ben 5 italiane! Al terzo posto, infatti, vediamo la Pontificia fonderia di Campane, attiva ad Agnone dall’anno 1040 nella produzione di campane e tutt’ora esistente come società di persone; al quinto posto i Baroni Ricasoli, a Firenze dall’anno 1141, al sesto Barovier & Toso, vetreria di Murano del 1295, al nono Torrini, Oreficeria fiorentina dell’anno 1369 e al decimo posto i Marchesi Antinori, viticoltori fiorentini dall’anno 1385, giunti oggi ben alla ventisettesima generazione.

Nella successione aziendale i rischi da affrontare sono sia giuridici che extragiuridici; i primi si concretizzano sostanzialmente nel fatto che le quote dell’azienda rischiano la diluizione tra gli eredi a causa della tutela dei legittimari e di norme che, incentivando dal punto di vista fiscale le donazioni di partecipazioni di controllo azienda non tutelano nella fase successiva; senza perdere di vista il fatto che le quote di società di persone sono intrasferibili, mentre quelle di società di capitali sono trasferibili, ma possono essere poste delle limitazioni al trasferimento. In sostanza, non affrontare l’argomento della successione prima di eventi traumatici (visto, per altro, che solo il 12% delle persone fa testamento) fa rischiare la continuità aziendale; come affrontarlo, quindi?

«Il nostro metodo - continua l’avvocato Frigieri - prevede in primo luogo l’analisi del punto di partenza, percepito e reale, e cosa potrebbe accadere senza intervento. Poi il desiderata, ossia quale futuro vuole per l’azienda il suo fondatore, e qui le scelte sono sostanzialmente due, vendere o continuare? Nel primo caso bisognerà agire sullo statuto, in modo tale da eliminare gli ostacoli alla vendita delle quote, ossia clausole di prelazioni, gradimento eccetera. Nel secondo caso, sempre analizzando prima la situazione attuale, quindi ad esempio se i figli sono già entrati in azienda (e come) oppure se non sono ancora entrati, si possono poi studiare strumenti quali il patto di famiglia, il trust, la holding di famiglia o clausole di continuazione/consolidazione».

Il patto di famiglia è un istituto giudico nato nel 2006, ed è sostanzialmente un contratto con cui l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, la propria azienda ad uno o più discendenti, salvaguardando al tempo stesso l'unità familiare.

«Una norma necessaria - conclude Frigieri - soprattutto all’interno di un ordinamento, come quello italiano, molto rigido dal punto di vista successorio, anche se un po’ più elastico dal punto di vista commerciale e visto che il nostro codice civile è stato scritto nel 1942, 80 anni fa, anni in cui si pensava a far crescere le aziende più che alla loro continuità. Ed è una soluzione che dovrebbe venir presa in considerazione, anche all’interno di una sinergia giuridico - finanziaria, visto che spesso poi, quando il patto acquisisce efficacia, è necessario trovare liquidità».

Tanti gli ospiti importanti intervenuti nell'incontro

Numerosi gli interventi del pubblico, tra cui anche imprenditori accompagnati dai figli, come Marco Rocca (amministratore delegato della Mottolino Spa di Livigno) e la figlia Valentina e Andrea Tebaldi, della Termoformati Italia di Merate, accompagnato dai tre figli, o Marco Campanari di Cicsa di Beverate, (azienda con oltre 80 anni di storia alle spalle), Elena Dallavalle (Ad della Motridal Spa), Gilberto Chiarelli, Ad della Ksb Italia Spa di Concorezzo, Attilio Regallo di STIE di Carnate e Craig Sause della Lan& Wan Services Srl.

Un incontro molto interessante dal titolo "La tua azienda è al sicuro?" che dovrebbe far riflettere i numerosi imprenditori (presenti o meno) che ancora non hanno affrontato l’argomento, perché l’unico altro modo per affrontarlo, come ha detto scherzosamente qualcuno, «è non morire mai», cosa che ad oggi non è ancora riuscita a nessuno.

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