Durante l'emergenza Coronavirus

213 imprese in meno in provincia di Lecco nei primi tre mesi dell'anno

“Dato più negativo degli ultimi 10 anni”

213 imprese in meno in provincia di Lecco nei primi tre mesi dell'anno
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Calano di quasi 600 unità le imprese lariane iscritte nel Registro tenuto dalla Camera di Commercio di Como-Lecco. La riduzione è precisamente di 589 unità, di cui -376 a Como e -213 a Lecco. Nello stesso periodo del 2019 il calo era stato di 498 unità (-299 a Como e -199 a Lecco). "Questi dati sono importanti poiché sono temporalmente riferiti alla fase iniziale dell'emergenza sanitaria in atto - sottolinea  Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco Marco Galimberti - La Camera di Commercio di Como-Lecco assicurerà nei prossimi mesi un monitoraggio costante della situazione, per valutarne passo passo l'evoluzione, sia in termini generali sia con riferimento ai singoli settori che caratterizzano il nostro sistema economico.   Quanto ai dati diffusi oggi si registra, come prevedibile, il saldo sulla nati-mortalità più negativo degli ultimi 10 anni (e lo stesso vale a livello regionale e italiano). Questo è riconducibile non tanto alla chiusura di imprese attive, quanto piuttosto al fatto che chi stava per avviare un'impresa ha, nell’incertezza, giustamente preso tempo. L'Ente camerale ha già intrapreso misure straordinarie concrete a sostegno delle aziende ed è fortemente impegnato a raccogliere sollecitazioni e proposte dal territorio utili a definire interventi il più possibile rispondenti alle necessità delle imprese lariane per supportarne la ripartenza.

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Nel primo trimestre 2020 chiuse 213 attività in provincia di Lecco

Anche a livello regionale e nazionale il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese è negativo e in peggioramento rispetto al 2019: in Lombardia il saldo passa da -3.372 a -4.267 unità; in Italia da -21.659 a -30.283.   L’emergenza legata al Covid-19 si riflette in particolare nel dato relativo alle imprese nate nei primi tre mesi di quest’anno: il più basso degli ultimi 10 anni, pari a 1.188 unità (-17,9% rispetto al 1° trimestre 2019, contro il -16% lombardo e il -15,5% italiano). La diminuzione ha riguardato soprattuto la provincia di Como, dove le iscrizioni si riducono di 191 unità, dalle 957 alle 766 (-20%).                      A Lecco la diminuzione è stata di 68 imprese, da 490 a 422 (-13,9%). 

Diminuiscono peraltro anche le chiusure: nel 1° trimestre 2020 nell’intero territorio lariano se ne sono registrate 1.777 contro le 1.945 del 1° trimestre 2019, -168 cessazioni (-8,6%). Di queste, 1.142 sono avvenute a Como (-114 unità, -9,1%) e 635 a Lecco (-54 imprese, -7,8%). Il calo a livello regionale è stato del 9,5%; in Italia si è registrato un -10,7%.

Nel 1° trimestre 2020 le imprese lariane di tutte le forme giurdiche evidenziano un tasso di crescita negativo: in particolare le società di persone diminuiscono dell’1% (variazione leggermente superiore al dato regionale, -0,9% e nazionale, -0,8%) e le imprese individuali dell’1,1% (contro il -1% lombardo e italiano). Più contenuto il calo delle società di capitale e delle altre forme (rispettivamente -0,2% e      -0,3%); le società di capitale, invece, aumentano sia a livello regionale (+0,4%) che nazionale (+0,6%).          A Como le società di capitale restano pressochè stabili (il saldo tra iscrizioni e cessazioni è di -2 unità) e diminuiscono soprattutto le imprese individuali e le società di persone (rispettivamente -1,2% e        -0,9%). Queste ultime mostrano un andamento peggiore a Lecco (-1,1%) dove, invece, il calo delle imprese individuali è più contenuto (-0,9%). La diminuzione è più significativa rispetto a Como anche per le società di capitale (-0,5%) e per le altre forme (-0,5%).

I settori

A fine marzo 2020 il 22,4% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio (16.398 aziende); il 17,1% nelle costruzioni (12.515); l’11,2% nei serivizi finanziari, assicurativi e immobiliari (8.161). Questi tre settori evidenziano tassi di crescita negativi (rispettivamente -0,6%, -1,4% e              -0,9%). Lecco ha una quota quasi doppia rispetto a Como del metalmeccanico (9,8% contro 5,1%) e ha una concentrazione maggiore di aziende commerciali (23,1% contro 22,1%); a Como hanno un peso maggiore le imprese del tessile-abbigliamento (2,9% contro l’1,3% di Lecco), del legno-arredo (3,2% contro 1,5%), degli altri servizi (9,1% contro 8,1%) e del turismo (8,8% contro 7,8%).

Il comparto artigiano

Il comparto artigiano lariano ha registrato un calo di oltre 200 unità: precisamente -208, di cui -158 a Como e -50 a Lecco. Nello stesso periodo del 2019 il calo era stato di -197 unità, di cui -117 a Como e -80 a Lecco. Anche a livello regionale e nazionale la differenza tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane è negativa e in peggioramento rispetto al 2019: in Lombardia il saldo passa da -1.590 a          -1.814 unità; in Italia da -10.473 a -10.902. Anche in questo comparto si nota una forte flessione delle imprese nate nei primi tre mesi di quest’anno, com’era prevedibile dato l’inizio a fine febbraio dell’emergenza legata al Covid-19. Il dato lariano è il più basso degli ultimi 10 anni: 497 unità (-20% rispetto al 1° trimestre 2019, contro il -18,2% lombardo e il -15,5% italiano). La diminuzione ha riguardato soprattuto la provincia di Como, dove le iscrizioni si riducono di 101 unità, da 416 a 315     (-24,3%), mentre a Lecco la diminuzione è stata di 23 imprese, da 205 a 182 (-11,2%).

Diminuiscono anche le chiusure1: nel 1° trimestre 2020, nell’intero territorio lariano se ne sono registrate 705 (-113 cessazioni rispetto alle 818 del corrispondente periodo del 2019: -13,8%). Di queste, 473 sono riferite al territorio comasco (-11,3%, -60 unità) e 182 a quello lecchese (-18,6%, -53 imprese). Il calo a livello regionale è stato dell’11,6%, contro il -6,7% nazionale.

Tasso di crescita negativo

Il tasso di crescita delle imprese artigiane lariane nel 1° trimestre 2020 risulta negativo: -0,9% (contro il -0,8% regionale e nazionale), in linea con il calo registrato nello stesso periodo del 2019        (-0,8%, a fronte del -0,7% lombardo e del -0,8% italiano). A Como il tasso passa dal -0,8% al -1%, mentre a Lecco migliora dal -0,9% al -0,6%.

Tutte le forme giurdiche delle imprese artigiane lariane evidenziano tassi di crescita2 negativi nel 1° trimestre 2020, con la sola eccezione delle società di capitale (+0,4%, contro il +1% della Lombardia e il +0,9% dell’Italia). In particolare, calano di un punto percentuale ciascuna sia le società di persone che le imprese individuali (le prime diminuiscono dell’1,1% a livello regionale e dell’1,3% nel Paese; le ditte individuali calano rispettivamente dello 0,8% e dello 0,9%). Restano invariate le altre forme (contro il -2,8% regionale e il -1,1% nazionale). Como mostra un andamento peggiore rispetto a Lecco per le società di capitali (-0,2% contro +1,4%) e per le imprese individuali (-1,1% contro -0,7%), mentre in entrambe le province le società di persone diminuiscono di un punto percentuale e le altre forme restano invariate.

A fine marzo 2020, più di un terzo delle imprese artigiane lariane opera nel comparto delle costruzioni (38,4%, pari a 9.132 aziende); il secondo comparto per numero di aziende è quello degli altri servizi (3.367 unità, 14,2% del totale), mentre nel metalmeccanico opera il 10,9% delle ditte artigiane (2.593 imprese). Gli altri servizi evidenziano un tasso di crescita positivo (+0,1%), mentre i due ulteriori settori citati risultano in decrescita (costruzioni -1%; metalmeccanico -0,9%).                      Lecco registra una quota nettamente più alta di Como riferita al comparto metalmeccanico (15,3% contro 8,5%), mentre in quest’ultima provincia risultano maggiormente presenti soprattuto le imprese artigiane del legno-arredo (6,3% contro 3,2%), del tessile-abbigliamento (3,2% contro 1,5%) e delle costruzioni (38,9% contro 37,4%)5.

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