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Stem: un gioco da ragazze!

Sul podio due studentesse del liceo Agnesi di Merate e una dell'istituto Badoni di Lecco 

Stem: un gioco da ragazze!
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Stem: un gioco da ragazze! Questo l’evento organizzato ieri da Aidia (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti) con la premiazione delle tre studentesse lecchesi vincitrici delle Olimpiadi Stem (science, technology, engineering and mathematics).

Stem: un gioco da ragazze! Ospite d'eccezione Amalia Ercoli-Finzi

Grande partecipazione ieri pomeriggio all’evento “STEM: un gioco da ragazze!”, organizzato da Aidia (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti) in collaborazione con il Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Lecco, con l’Ordine degli Ingegneri e l’Ordine degli Architetti PPC di Lecco.

Ospite d’eccezione Amalia Ercoli-Finzi, prima donna laureata in ingegneria aerospaziale in Italia e Ambasciatrice di Aidia, che ha ribadito l’importanza delle donne nel mondo scientifico e dell’innovazione tecnologica.

“Noi donne siamo diverse dagli uomini - ha sottolineato – Gli uomini si fondano sul pensiero e sulla sensazione, le donne sul sentimento e l’intuizione, che vuol dire riuscire a prevedere quello che ancora non è realizzato, ma potrà accadere in breve tempo. Noi donne siamo nate per fare ciò che sembra impossibile. Il futuro è rosa!”.

A destra, Amalia Ercoli-Finzi

Olimpiadi Stem: sul podio studentesse dell'Agnesi e del Badoni

E non potevano ricevere un augurio migliore di questo le vincitrici delle Olimpiadi Stem (science, technology, engineering and mathematics), la competizione interscolastica dedicata alle ragazze iscritte al IV anno degli istituti superiori provinciali, che ieri sono state premiate.

Al primo e al secondo posto due studentesse e compagne di classe del liceo Agnesi di Merate, Sabrina Perego e Sabrina Galbiati. Al terzo posto si è classificata Lucia Rosa, studentessa dell’istituto Badoni di Lecco.

L'obiettivo: mostrare modelli femminili positivi e di successo

La premiazione è stata preceduta da una serie di interventi di donne impegnate nei settori tecnici delle scienze, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, dove il gender gap è ancora molto ampio. Il convegno ha avuto come obiettivo quello di mostrare modelli femminili positivi e di successo, grazie alla presenza di illustri relatrici: Elena Seghezzi, Senior Engineer presso Colombo Costruzioni, Ilaria Sergi, Urban & Communication Strategist presso Enea e Chiara Brughera, Managing Director di SheTech.

Ad aprire i lavori, moderati da Maria Acrivoulis, architetta e già presidente Aidia, i saluti di Manuela Grecchi, prorettrice del Politecnico di Milano – sede di Lecco, Donatella Cristiano, presidente nazionale di Aidia e Ippolita Chiarolini, consigliera Cni (Consiglio Nazionale Ingegneri).

“Sono molto orgogliosa che la sezione Aidia di Lecco sia riuscita ad organizzare questo evento, molto soddisfatta anche della partecipazione con entusiasmo sia delle scuole, che degli enti e degli sponsor che hanno supportato tutto l’apparato sottostante – dichiara Annachiara Castagna, Presidente Aidia Lecco - Quello che desidero è un mondo in cui ogni bambina e ragazza si possa sentire libera di intraprendere un percorso Stem senza ostacoli di qualsiasi genere. Bisogna interrompere questa sottorappresentazione della componente femminile in generale e fare in modo che il problema, che noi così nitidamente vediamo, non venga mai sottovalutato, ma anzi, risolto”.

Aidia per valorizzare il lavoro femminile nel campo tecnico

Aidia è acronimo di "Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti" che dal 1957 riunisce donne che lavorano nel campo dell’architettura e dell’ingegneria. Fondata per solidarietà umana e professionale tra colleghe, ha come fine la valorizzazione del lavoro della donna nel campo tecnico.

In un’atmosfera di collaborazione e condivisione si sono rafforzati gli obiettivi verso la difesa dei diritti delle laureate nel campo dell’ingegneria e dell’architettura. Gli eventi organizzati e gestiti dall’associazione mirano a consolidare i legami culturali e professionali e intraprendere collaborazioni con la società civile, gli enti e le istituzioni.

I legami e gli scopi comuni hanno portato alla nascita di numerose sezioni su tutto il territorio italiano.
Le socie sono impegnate nel settore pubblico, in quello privato, nella docenza, nella ricerca e nella libera professione.

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