Ennesimo episodio

Truffata da un falso tecnico, vittima una 80enne

E’ successo martedì in via Monsignor Salvioni a Cernusco Lombardone: il malfattore è fuggito con soldi e gioielli

Truffata da un falso tecnico, vittima una 80enne
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Truffata da un falso tecnico, la vittima è un'anziana di 80 anni. E’ successo martedì in via Monsignor Salvioni a Cernusco Lombardone: il malfattore le ha chiesto di controllare il contatore ed è fuggito con soldi e gioielli.

Truffata da un falso tecnico, il racconto della vittima

«Signora, sono quello dell’acqua». Alto, robusto, italiano, con un cappellino in testa: quello che si è presentato al cancello di un’ottantenne cernuschese sembrava a tutti gli effetti un tecnico dell’acquedotto, ma si è poi rivelato un vile truffatore, che è scappato con ori e denaro contante.

L’ennesima truffa si è verificata martedì mattina in via Monsignor Salvioni, in una delle tante villette che compongono il quartiere oltre la statale. Un malfattore dai modi sbrigativi ma rassicuranti ha infatti beffato una pensionata, che quando ha sentito suonare con tanta insistenza il citofono ha temuto ci fosse un problema urgente da risolvere. «Ha suonato quattro volte, io ero di sotto impegnata in alcune faccende e sono salita velocemente all’ingresso per capire chi fosse. “Signora, sono quello dell’acqua”, mi ha detto. Non aspettavo nessun tecnico, ma non ho avuto nemmeno il tempo di pensare che questo soggetto ha iniziato a spiegarmi che doveva urgentemente controllare il contatore perché si era bloccato».

Colta di sorpresa, la donna lo ha fatto entrare nella villetta in cui vive. «Scioccamente, non ho pensato che essendo il contatore all’esterno non aveva senso che entrasse in casa, però una volta all’interno mi ha chiesto di controllare i rubinetti - ha raccontato l’ottantenne - Era al telefono in vivavoce con un altro uomo che fingeva di essere in una specie di centrale operativa, ma che ho poi scoperto essere il suo complice. Parlavano di una lucina rossa che si accendeva al monitor della centrale e della necessità di iniettare nelle tubature una sostanza particolare per risolvere il problema».

L’anziana, ormai in confusione, ha finito per diventare facile preda del truffatore. «Mi ha detto che avrei dovuto mettere insieme tutto l’oro e le banconote che avevo in casa, perché quella sostanza avrebbe rischiato di far prendere fuoco ai metalli, compreso quello presente nella filigrana, e quindi di mettere tutto in frigorifero, perché lo strato della porta li avrebbe protetti - ha raccontato la vittima - Quindi mi ha chiesto di andare ad aprire l’acqua. Quando sono tornata era sparito». E con lui anche denaro e gioielli. «Nel frigorifero non c’erano più né il portafogli né gli ori che avevo raggruppato. Sono uscita per vedere dove fosse, ma si era letteralmente dileguato. Probabilmente il complice era fuori ad aspettarlo. Ho capito subito di essere stata truffata e quando ho controllato le altre stanze ho notato che quel delinquente era riuscito addirittura a salire al piano di sopra e a frugare nei cassetti. Ci ha messo pochi secondi».

L’ennesimo raggiro andato a segno. Alla povera anziana non è rimasto altro che denunciare l’accaduto ai Carabinieri e l’umiliazione di un episodio gravissimo subito nonostante la sua grande lucidità. «Mi vergogno a raccontarlo, mi sento stupida a esserci cascata, ma poi ripensandoci credo che anche se me ne fossi accorta piuttosto che reagire l’avrei lasciato fare. E se mi avesse aggredita o anche solo spinta e fatta cadere? Meglio perdere quattro gioielli e qualche banconota, non tengo mai molti soldi in casa».

Ora gli sconosciuti non li fa più entrate in casa. Al massimo ci parla dalle sbarre della porta d’ingresso. «Non mi fido più, è importante che la gente sappia come si comportano questi delinquenti perché essere ingannati è un attimo».

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