LIETO FINE

Sventa la truffa del figlio perché... è con lei

Protagonista della vicenda è stata un’anziana padernese che è riuscita a sventare il tentativo di truffa degli ormai noti finti carabinieri.

Sventa la truffa del figlio perché...  è con lei
Pubblicato:

«Signora, suo figlio ha avuto un incidente grave, servono soldi», ma il vero figlio è in sua compagnia e sventa la truffa. Protagonista della vicenda è stata un’anziana padernese che è riuscita a sventare il tentativo di truffa degli ormai noti finti carabinieri.

Sventa la truffa del figlio perché... è con lei

Un colpo di fortuna, la presenza del figlio della donna in quel preciso istante, che ha mandato in fumo i piani dei malviventi.
«Circa all’ora di pranzo la mamma è stata contattata da malviventi che si sono finti appartenenti alle Forze dell’ordine», ha raccontato l’altra figlia della donna, riportando l’episodio. «Hanno utilizzato l’ormai noto stratagemma del generico figlio protagonista di un incidente stradale grave, chiedendo in seguito elevate somme di denaro per aiutare il malcapitato». A quel punto però, gli ignari malviventi, sono stati immediatamente smascherati dal figlio stesso, il quale si era recato a pranzo con l’anziana mamma e non poteva quindi essere realmente rimasto coinvolto in un sinistro.

«Hanno chiesto dei soldi per le cure, peccato che mio fratello fosse con lei in quel momento, fortunatamente sano e salvo».
Il tentativo non è stato però un caso isolato.

Non è stato un caso isolato

Una seconda padernese, un’80enne residente in via Gasparotto, ha infatti denunciato di aver subito un tentativo di truffa, avvenuto con le stesse modalità e, anche in questo caso, prontamente sventato.
«La mamma si trovava in casa con il nipote adolescente quando ha ricevuto la chiamata», hanno raccontato i figli. Anche in questo caso, i truffatori hanno utilizzato l’assodata truffa del figlio, chiedendo alla malcapitata i numeri di telefono di altri famigliari da poter contattare, un espediente con cui i malviventi hanno tenuto occupati i parenti inviando chiamate anonime e bloccando ogni possibile richiesta di soccorso.
La particolare insistenza dei finti militari sulla necessità di preparare con cura la somma di denaro ha insospettito l’80enne che è riuscita a sventare la minaccia spiazzando i truffatori con un’astuta domanda.
«Ha chiesto loro come si chiamassero gli altri nonni, una richiesta che ha smascherato i criminali e li ha indotti a concludere frettolosamente la chiamata». Nell’arco della settimana si è poi verificato almeno un terzo tentativo di truffa, sempre a Paderno, anche in questo caso conclusosi senza successo per i malviventi grazie ad un famigliare, vero carabiniere, che aveva istruito alla perfezione i parenti anziani sulle modalità del raggiro.

Seguici sui nostri canali