Forza campione!

Quando Alex Zanardi emozionò 2500 persone al palazzetto di Barzanò IL SERVIZIO E LE FOTO

Era il 1° dicembre 2016 e c'eravamo anche noi del Giornale di Merate: a quella serata indimenticabile dedicammo due pagine.

Quando Alex Zanardi emozionò 2500 persone al palazzetto di Barzanò IL SERVIZIO E LE FOTO
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Oggi l'Italia intera, ma tutto il mondo degli appassionati di sport in generale, fanno il tifo per Alex Zanardi, il campione paralimpico coinvolto in un drammatico incidente in Toscana. Negli occhi di molti brianzoli è ancora vivo il ricordo di quella serata di poco meno di quattro anni fa, organizzata nell'ambito del ciclo "A tu per tu con i grandi dello sport" da Sport Specialist al palazzetto Paolo VI di Barzanò, durante la quale Zanardi seppe trascinare gli oltre 2.500 presenti in un turbinio di emozioni, commozione, valori umani e autoironia. Era il 1° dicembre 2016 e c'eravamo anche noi del Giornale di Merate: a quella serata indimenticabile dedicammo due pagine e tante foto. Vi riproponiamo integralmente il servizio dell'epoca, associandoci ai tanti che in queste ore stanno gridando "Forza Alex!".

Quella serata con Alex Zanardi a Barzanò

Una serata speciale per un uomo speciale: Alex ZanardiGiovedì 1 dicembre l’ex pilota di Formula 1 e pluripremiato vincitore nel paraciclismo ha richiamato oltre 2500 persone al Centro sportivo Paolo IV di Barzanò per il ciclo «A tu per tu con i grandi dello sport», organizzato da Df Sport Specialist. Inoltre, una volta riempito tutto il palazzetto molte persone, sfidando il freddo, hanno voluto comunque seguire l’evento sul maxi schermo allestito nell’adiacente campo da calcio.

Perché Alex Zanardi è un mito per grandi e piccini, l’esempio vivente di come con l’allenamento, l’impegno e la meticolosità si possano raggiungere grandi traguardi, superando sempre con il sorriso anche i drammi e le difficoltà che la vita ci mette di fronte. Una vita che, al grande campione, ha riservato delle imprese che hanno veramente dell’incredibile: dall’automobilismo alle prime maratone sulla handbike, dai trionfi olimpici di Londra 2012 a quelli da Iron Man triatleta alle Hawaii, fino alle bellissime vittorie agli ultimi Giochi di Rio 2016 alla soglia dei 50 anni.

Dopo il primo e lungo applauso tributato a Zanardi sono intervenute sul palco le autorità civili e religiose, rappresentate dal sindaco Giancarlo Aldeghi e dal parroco don Renato Cameroni, insieme all’ex prevosto, ora vicario a Cremella, don Giuseppe Scattolin. Successivamente la parola è passata ai due promotori della serata: Sergio Longoni, presidente di DF Sport Specialist e Alberto Sorbini, CEO della società Enervit. Un emozionato Sergio Longoni ha regalato poche parole all’ospite d’eccezione della serata. «E' un grandissimo onore avere con noi quest'uomo. Alex non è un semplice atleta, ma è un modo di conoscere la vita e insegna che non esistono ostacoli insuperabili, basta solo provarci».

Conclusi i saluti di rito che sono riusciti a commuovere anche lo stesso Alex Zanardi, tutto il numeroso pubblico ha potuto assistere alla proiezione del film-documentario "50xRio", prodotto da Enervit e che racconta le mille emozioni che hanno accompagnato le giornate di allenamento e le fatiche di Alex Zanardi verso la conquista dell’oro olimpico nell’anno del suo 50° compleanno. Terminata la bellissima ed emozionante proiezione, il pubblico è esploso in un fragoroso applauso sulle note dell’inno d’Italia, cantato dal Coro Brianza di Missaglia.

Successivamente la serata è proseguita con l’intervista di Alex Zanardi con il giornalista Gianluca Gasparini, co-autore del libro «Volevo solo pedalare» sulla sua storia. La domanda cardine della serata è stata: come si fa a vincere due ori olimpici a 50 anni, contro avversari molto più giovani? «Più passa il tempo più sei capace di gestire l'elemento determinante che ti fa vincere - spiega Zanardi - Sai attaccare al momento giusto, punti sulla tattica, sulla pazienza. A 25 anni sei pieno di energie, ma non hai ancora l’esperienza giusta per gestirle al meglio». Un altro tema ricorrente della serata è stata la differenza tra passione e ambizione. «L’ambizione può essere quell’energia in più che trovi a pochi metri dalla linea del traguardo per vincere una volata, ma senza la passione non arrivi a quel momento in cui puoi sfruttare l’ambizione: se non fai le cose con passione sei già perdente in partenza perché ti manca qualcosa rispetto agli altri - ha raccontato il campione bolognese - Per me è fondamentale: infatti ogni giorno mi alzo dal letto guidato dalla mia grande passione». Infine Zanardi ha voluto lanciare un appello a tutti i genitori. «Sostenete gli interessi dei vostri figli: mio papà mi regalò a 14 anni un go-kart e per questo gliene sono ancora grato». In conclusione Zanardi ha firmato le 400 copie del suo ultimo libro, vendute durante la serata e i cui proventi saranno destinati ai terremotati del centro Italia.

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