Nudisti multati, parola alla difesa: "Non facevano nulla di male"

L'episodio dei nudisti multati perché prendevano il sole in "costume adamitico" ad Abbadia Lariana continua a far discutere e ha fatto il giro d'Italia. A diverse ore dalla notizia, l'Anita, Associazione Naturista Italiana, è intervenuta in difesa delle "vittime" del pugno di ferro delle forze dell'ordine.

"Giù le mani dai nudisti"

"Non vi sono moltissime spiaggette dove prendere il sole in nudità sul lago di Como – afferma Sergio Cattaneo, consigliere dell'Associazione Naturista Italiana e storico frequentatore di quella spiaggia - ma questi malcapitati non stavano facendo nulla di male e non
avevano intorno nessuno che avrebbe potuto scandalizzarsi. La Regione Lombardia, nella legge sul turismo, riconosce il naturismo, come opportunità economica e come pratica rispettosa delle persone, della natura e dell'ambiente. Non si può parlare di oscenità. Un corpo nudo è quanto di più naturale possa esistere. Riusciremo ad avere spazi adeguati per una pratica che in Italia è condivisa da oltre 500 mila persone e 20 milioni di praticanti in Europa, soprattutto famiglie?”.

Sei multe salate da 3.333 euro

Non si placa, insomma, la discussione su una notizia che ha fatto discutere molto in tutto il territorio (e non solo). I sei naturisti, non proprio di primo pelo (tutti uomini dai 43 ai 68 anni), domenica 5 luglio si erano ritrovati fra le mani una multa, consegnata dai Carabinieri di Lecco, di ben 3.333 euro (a testa).

Impiegata anche la motovedetta

Il provvedimento è scattato nell’ambito dei controlli messi in atto dal Comando Provinciale di Lecco nelle aree di ritrovo e nelle spiagge nei comuni di Oliveto Lario, Abbadia Lariana e Mandello del Lario, impiegando, oltre a personale delle Stazioni di Valmadrera e Mandello del Lario, anche quello della dipendente Motovedetta CCN201, operante sull’intero bacino del Lago di Como. Il blitz era scattato sulla spiaggia di Abbadia Lariana particolarmente nota nell'ambiente del naturismo.