"Rabbia" a Villa Locatelli

Natale blindato, il presidente della Provincia di Lecco furente: "Discriminazione geografica... noi non festeggiamo la Vigilia"

"In pratica, vengono salvaguardate le abitudini e le tradizioni di chi festeggia il Natale alla vigilia, non quelle di chi lo festeggia il 25 dicembre".

Natale blindato, il presidente della Provincia di Lecco furente: "Discriminazione geografica... noi non  festeggiamo la Vigilia"
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Natale blindato: Una discriminazione geografica e delle nostre tradizioni. Non usa mezzi termini il numero uno di Villa Locatelli Claudio Usuelli per commentare l'approvazione, avvenuta questa notte, del decreto legge che di fatto impedisce lo spostamento tra Comuni il 25 e il 26 dicembre e il primo gennaio, mentre lo consente il 24 dicembre, Vigilia di Natale. In altre parole cenone della Vigilia, (che da noi non è certo una consuetudine  consolidata) sì e pranzo di Natale con chi si ama no? Il presidente della Provincia di Lecco furente, proprio non ci sta.

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Natale blindato, il presidente della Provincia di Lecco furente: "Discriminazione geografica... noi non festeggiamo la Vigilia"

“Prendo atto delle disposizioni urgenti contenute nel recente decreto legge per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Covid-19. Allo stesso tempo però non posso esimermi dal sottolineare che il decreto legge introduce una disparità e una discriminazione territoriale e geografica, in quanto le tradizioni nei festeggiamenti del Natale sono diverse a seconda delle zone del Paese. In alcune zone d’Italia il Natale si festeggia alla vigilia, giorno in cui, secondo il decreto, ci si può spostare all’interno della propria regione; in altre zone, tra cui le nostre, il Natale si festeggia il 25 dicembre, giorno in cui è vietato ogni spostamento tra comuni. In pratica, vengono salvaguardate le abitudini e le tradizioni di chi festeggia il Natale alla vigilia, non quelle di chi lo festeggia il 25 dicembre".

Penalizzato chi vive in piccoli Comuni

"Inoltre, se uno ha la ‘fortuna’ di avere i propri cari in un grande comune o città può tranquillamente fargli visita a Natale, mentre chi abita in piccoli comuni come i nostri e ha i propri cari in altri comuni non potrà incontrarli. Ricordo, ad esempio, che la Lombardia ha 1500 comuni, la maggior parte dei quali di piccole dimensioni. Infine, curioso il fatto che per il 31 dicembre non sono previste limitazioni, con buona pace dei territori abituati a festeggiamenti ben adeguati all’occasione”.

Il sindaco sceriffo

Anche il sindaco di Pescate Dante de Capitani ha messo l'accendo sulle contraddizioni e sulle presunte.... discriminazioni

Secondo il decreto legge 158 di oggi, art 1 punto 2, nel giorno di Natale non ci si può spostare tra comuni diversi. Quindi chi fa il cenone di Natale alla vigilia può uscire anche dal proprio comune, mentre chi fa il pranzo di Natale (tradizione nostra) no. Ma si possono fare ste discriminazioni sulle tradizioni?
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