Osnago

Le scatole di Natale scaldano il cuore delle famiglie in difficoltà FOTO

"Adotta una famiglia" ha consegnato decine di pacchi grazie alla collaborazione con la Lo.Co. e l'asilo Cipì di Paderno.

Le scatole di Natale scaldano il cuore delle famiglie in difficoltà FOTO
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Dall’ottobre 2011 «Adotta una famiglia» sostiene gli osnaghesi in difficoltà con pacchi alimentari ma in questo 2020 segnato da un’emergenza sanitaria, economica e sociale ha voluto spingere oltre, donando alle famiglie anche una sorpresa che possa riscaldare un Natale certamente anomalo.
Durante la consegna degli alimenti avvenuta in piazza della chiesa nella giornata di sabato, un appuntamento ormai consueto ad Osnago, le 36 famiglie sostenute da «Adotta alla famiglia» hanno infatti ricevuto anche delle scatole di Natale particolari.

Le scatole di Natale scaldano il cuore delle famiglie osnaghesi

«L’iniziativa delle scatole di Natale - come spiega l’ex sindaco di Osnago Paolo Strina, referente del progetto (per il quale si occupa soprattutto di organizzare i turni di distribuzione e gestire l’informazione) - è partita da Milano e ha fatto il giro di tutto lo Stivale. Prevede che si inserisca in una scatola una cosa calda, come dei guanti, un cappello o altri indumenti simili, un passatempo (per esempio un libro), una cosa legata alla cura del corpo e all’igiene personale, una cosa golosa e un biglietto d’auguri per il destinatario, che va precisato all’esterno della confezione: può essere un uomo o una donna, un bambino o una bambina».
Casualmente una decina di giorni fa, a poche ore di distanza, sia l’asilo nido Cipì di Paderno che l’Arci la Lo.Co. di Osnago hanno contattato Strina, spiegandogli di voler destinare ad «Adotta una famiglia» alcune scatole di Natale. «Inutile dire che abbiamo accolto questa proposta con grande entusiasmo, consapevoli del fatto che questo Natale per alcune famiglie sarà particolarmente difficile. Nei giorni scorsi sono stato da Silvia Porta dell’asilo Cipì a ritirare con la mia auto una cinquantina di scatole e poi la Lo.Co. ci ha fatto avere anche i suoi pacchi - ha aggiunto Strina - Questa catena di solidarietà è qualcosa di stupendo, in grado di diffondere l’allegria del Natale in quest’anno difficile».
Come spiegato dall’ex sindaco, il numero delle famiglie aiutate dal progetto solidale è passato da 28 (nel 2019) a 36, per un totale di 128 persone (prima erano 102) di cui 43 minori (prima erano 37). «L’emergenza sanitaria ha creato problemi anche ad alcune tipologie di famiglia che prima non avevano bisogno di aiuti, basta pensare alle partite Iva e alla famiglie monoreddito - ha raccontato Strina - Noi le aiutiamo con la borsa alimentare e anche attraverso un fondo per pagare le bollette, che viene alimentato in parte dalle donazioni e in parte dalle casse comunali. Quando l’anno prossimo verrà sbloccata la possibilità di licenziare la situazione di tante persone potrebbe aggravarsi ulteriormente e sul nostro territorio ci sono già diverse famiglie in difficoltà, come quelle dei lavoratori della Voss di via Stoppani, il cui sito verrà presso dismesso. Per questo è fondamentale creare una rete tra più realtà, per garantire degli aiuti capillari alle famiglie che fanno fatica». La consegna delle scatole di Natale, avvenuta sabato, è un bell’esempio di quanto si possa fare creando una rete e di come un gesto, seppur piccolo, possa scaldare un cuore carico di preoccupazioni e affanni. E il bel gesto ha anche valicato i confini di Osnago: le scatole avanzate sono state infatti donate, oltre che alla Locanda del Samaritano, anche alla Caritas di Cernusco e all’associazione Ale G. di Lomagna.

Il sostegno dell'Arci La Lo.Co.

Anche l’Arci La Lo.Co., da sempre vicina alle tematiche sociali, ha risposto all’iniziativa delle scatole di Natale e con l’entusiasmo e la voglia di fare che contraddistingue i suoi volontari è riuscita a raccogliere in pochi giorni 200 pacchi.
«Noi siamo chiusi dal 24 ottobre, ma nonostante questo vogliamo cercare il modo di renderci utili per la comunità. Se nel primo lockdown abbiamo aiutato a preparare i pasti per le persone in isolamento e a consegnare i pacchi alimentari, questa volta abbiamo voluto prendere parte a questa bella proposta che sta facendo il giro di tutta Italia - ha spiegato Michele Cassanelli, che per la Lo.Co. si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi ed attività - Già da tempo conoscevamo l’iniziativa “Adotta una famiglia” in quanto anche la nostra sede in stazione è punto di raccolta per i generi alimentari che poi i loro volontari consegnano alle famiglie in difficoltà. Consapevoli del fatto che a dicembre avrebbero, come di consueto, distribuito i pacchi alimentari abbiamo deciso di dargli una mano».
E così è partito il passaparola su tutto il territorio e nel giro di qualche giorno la Lo.Co. è riuscita a raccogliere ben 200 scatole destinate a grandi e piccini. «Ne abbiamo già consegnate 35-40 ad “Adotta una famiglia”, altre le daremo alla Locanda del Samaritano e quelle che avanzeranno resteranno sempre sul territorio attraverso l’ambito dei circoli Arci lecchesi - ha precisato Cassanelli - In questo momento così difficile ci sono realtà che hanno bisogno di un sostegno concreto, come il pacco alimentare o le scatole di Natale che portano un po’ di gioia e speranza. Ci sono tante situazioni complesse attorno a noi, come per esempio l’emblematico caso della Voss, azienda di Osnago che sta per licenziare 70 dipendenti. Come circolo vogliamo aiutare chi sta affrontando un momento delicato: i nostri volontari sono fermi perché a causa della pandemia e delle restrizioni ad essa collegate non possiamo svolgere grandi attività né organizzare eventi, ma vogliamo collaborare con le associazioni del territorio per sostenere le famiglie che ne hanno bisogno».
Detto fatto: sicuramente la Lo.Co. questo Natale è riuscita a portare il sorriso sul volto di 200 persone.

L'asilo nido Cipì ha raccolto 1.236 scatole di Natale

Milleduecentotrentasei scatole, per scaldare il Natale di altrettante persone in difficoltà.
E’ stato travolto da «un’ondata di amore e solidarietà» l’asilo nido Cipì di Paderno, che alla fine di novembre ha deciso di unirsi all’iniziativa più in voga durante queste festività. «Ogni anno sotto Natale sosteniamo dei progetti solidali - ha spiegato la titolare Silvia Porta - Quest’anno stavo cercando qualcosa di nuovo e tramite un blog mi sono imbattuta in questa idea e ho preso contatti con la referente del progetto “Scatole di Natale”, Marion Pizzato una mamma italo-francese che abita a Milano. Il suo obiettivo era raccogliere 100 scatole, alla fine ne sono arrivate 50mila». Così, Silvia Porta ha avanzato la proposta dapprima alle famiglie dei 18 bimbi che frequentano il suo nido, ma poi, tramite il passaparola l’iniziativa si è diffusa a macchia d’olio, riuscendo a totalizzare l’incredibile record di 1.236 scatole. «Fuori dal nido abbiamo raccolto le confezioni in uno scatolone, così da non far entrare persone esterne nella struttura, e poi man mano trasferivo i regali nel nostro magazzino. Già dopo qualche giorno mi sono resa conto che il locale era pieno e continuavamo a svuotare lo scatolone - ha aggiunto la titolare - I bambini guardavano le scatole dalla vetrata completamente rapiti».
Visto il gran numero di pacchi raccolti, il nido ha deciso di sostenere varie realtà: «Come avevo promesso alla referente, abbiamo consegnato 800 pacchi a Milano. I restanti li abbiamo suddivisi tra diverse realtà del territorio: oltre ad “Adotta una famiglia” anche il Cav di Merate, la Caritas di Paderno, “L'Altra Metà del Cielo”, la parrocchia di San Zeno a Olgiate, il gruppo missionario di Calusco e la comunità dei frati cappuccini di Bergamo. Abbiamo avuto una risposta che mai ci saremmo aspettati, siamo stati investiti da un’ondata di amore e umanità che in un momento come questo scalda letteralmente il cuore».
Dato che le scatole dovevano riportare un ipotetico destinatario (uomo/donna/bambino/bambina) e alcune di loro erano prive di indicazioni, la titolare e le educatrici le hanno aperte. «Volevamo che fossero davvero un dono che potesse far felice qualcuno e che quindi fosse adatto al destinatario. In una delle scatole abbiamo trovato un biglietto bellissimo, scritto da una ragazza che ringraziava chi avrebbe ricevuto il pacco perché le aveva dato la possibilità di condividere tanti piccoli pezzetti di sé. Questo messaggio ci ha commosso profondamente» ha concluso Silvia Porta, ringraziando tutti coloro che hanno portato delle scatole, i genitori del nido che hanno dato un grande contributo, l’Amministrazione di Paderno, la Consulta giovani che ha aiutato a smistarle e il ristorante Toscano che ha prestato il furgone per la distribuzione.

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