Covid-19

Indagine di sieroprevalenza, aumentano i comuni: ecco quanti lecchesi saranno testati COMUNE PER COMUNE

Ecco l'elenco inviato dalla Ats ai sindaci del territorio

Indagine di sieroprevalenza, aumentano i comuni: ecco quanti lecchesi saranno testati COMUNE PER COMUNE
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Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa è in corso di svolgimento un’indagine nazionale di valutazione della quota di soggetti venuti a contatto con il virus SARS Cov-2, responsabile della malattia Covid19. Si tratta di un’indagine di sieroprevalenza condotta dal Ministero della Salute e progettata dall’ISTAT, come previsto dal Decreto Legge 10 maggio 2020 n. 30, che definisce e regola le modalità di conduzione della ricerca. Ma rispetto al primo campione di Comuni, pubblicato sul sito dell'Istat, Ats Brianza ha diffuso ai sindaci del territorio una lista ampliata di paesi  della Provincia di Lecco dove verrà effettuata l'indagine.

Aumentano i Comuni dell'indagine di sieroprevalenza: ecco quanti lecchesi saranno testati COMUNE PER COMUNE

Rispetto ai primi 14 Comuni, ovvero Bosisio Parini, Calco, Casatenovo, Cortenova, Garlate, Imbersago, Lecco, Mandello, Merate, Missaglia, Olginate, Paderno e Premana, la lista di Ats si è decisamente allungata arrivando a contare ben 32 comuni

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Quanti sono i cittadini

In tutto i cittadini che dovrebbero essere testati in provincia di Lecco sono 914. A fare la parte del leone però sono proprio i residenti dei Comuni inseriti nella "prima lista dei 14" con ben 821 persone inserite nell'indagine. Fatto salvo l'eccezione del comune di Cassago Brianza (dove per altro si è stato rilevato il primo caso ufficiale di Coronavirus nella nostra provincia), dove saranno sottoposti al test 65 residenti, in tutti gli altri Comuni aggiunti il numero di analisi previste è estremamente e ridotto, ovvero composto al massimo di 4 persone, come nel caso di Calolziocorte. Basti pensare che a Galbiate sono in programma 2 soli  test, e uno a Valmadrera, stesso numero ad esempio di Taceno.

Come avviene l’esame

Ai partecipanti sarà somministrato un questionario di raccolta informazioni e prelevato un campione di sangue venoso dal braccio, che sarà esaminato da laboratori di riferimento regionali. Una parte del sangue prelevato, previo specifico consenso, entrerà a far parte della Banca Biologica nazionale dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma, per eventuale futuro impiego con finalità di tipo scientifico.
L’esito dell’esame, come comunicato da Ats, sarà comunicato ai partecipanti stessi dalla Regione di residenza. In caso di esito positivo, i soggetti saranno posti in temporaneo isolamento domiciliare ed invitati ad effettuare (possibilmente entro 24 ore) un tampone nasofaringeo, per confermare il possibile stato di contagiosità a cura dell’ATS.

Gli obiettivi dell’indagine di sieroprevalenza

Obiettivo principale dell’indagine è valutare la risposta anticorpale raggiunta nel corso del tempo nei confronti del virus, nonché le differenze tra le diverse classi d’età, sesso, regione di appartenenza ed attività economica, ed altri fattori di rischio, testando un campione rappresentativo della popolazione. Obiettivi secondari sono la valutazione del tasso di siero-prevalenza per SARSCoV-2 nella popolazione; valutare lo sviluppo della risposta anticorpale a seguito della prima ondata di pandemia e il periodo successivo; disporre di una banca biologica di popolazione per ulteriori valutazioni.

Si spera in un’alta adesione

La partecipazione, sottolinea Ats Brianza in un comunicato, ovviamente non è obbligatoria per i cittadini selezionati; ci auguriamo che sia il più alta possibile, sia a beneficio degli interessati stessi, che potranno conoscere la propria situazione personale, sia soprattutto in quanto gesto di alto valore civico, a beneficio dell’intera comunità.

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