A Brivio

Il sindaco compra (di tasca sua) le mascherine ai bambini

In paese rimane intanto il problema degli spostamenti immotivati di persone.

Il sindaco compra (di tasca sua) le mascherine ai bambini
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Un regalo che i bambini di Brivio sicuramente gradiranno: il sindaco Federico Airoldi ha infatti deciso di comprare - pagandole di tasca sua - delle mascherine pediatriche colorate da donare ai briviesi di età compresa tra i 5 e i 10 anni.

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Mascherine in regalo

La notizia è stata data dal primo cittadino nel consueto aggiornamento Facebook nella serata di ieri, mercoledì (proprio mentre in municipio a Merate gli altri sindaci del territorio discutevano del futuro di Retesalute). "Nel pomeriggio ho pensato a voi, e dopo essermi confrontato con un amico medico pediatra, ho deciso di regalarvi una mascherina spiritosa. Così ho commissionato ad un'azienda piemontese uno stock di mascherine come quelle che vedete nelle foto. Le pagherò personalmente senza gravare sul bilancio comunale, e le farò avere a tutti i bambini di età compresa tra i 5 ed i 10 anni. Sono prodotte con tutte le certificazioni del caso, sono lavabili e riutilizzabili. Così quando uscirete di casa porterete un po' di colore e di allegria nelle nostre strade" ha affermato Airoldi.

Via alla distribuzione dei buoni spesa

Un regalo sicuramente gradito e che è stata anche l'occasione per fare il punto su altri temi legati alla gestione dell'emergenza. "A proposito di mascherine, ringrazio la Protezione Civile che le sta consegnando a tutte le famiglie. Come ho scritto stamattina bisogna aver pazienza. Entro domani sera arriveranno a tutti. Oggi è iniziata la consegna dei buoni acquisto alimentari alle 51 famiglie che hanno compilato correttamente i moduli di richiesta".

Spostamenti immotivati

Resta, in particolare a Brivio, il problema degli spostamenti immotivati di persone. "In questi giorni si sta registrando un maggior numero di spostamenti, legato sostanzialmente alla riapertura di molte attività. C'è però qualcuno che ne approfitta e si muove senza alcun valido motivo, postando anche le fotografie sui social senza mascherina ed a volte mentre svolge "lavori di dubbia utilità" senza guanti. E' un atteggiamento poco edificante ed irrispettoso di chi si attiene alle norme che limitano gli spostamenti, che la Polizia Locale può sanzionare".

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