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Festini abusivi sul sagrato della chiesa FOTO

Succede a Olgiate Molgora, fuori dalla parrocchia Maria Madre della Chiesa.

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Festini abusivi sul sagrato della chiesa, in barba al rispetto per la sacralità del luogo.

Festini abusivi fuori dalla chiesa

«I giovani d’oggi non sentono più il ruolo del parroco né del sindaco. Sono il frutto dell’educazione che gli è stata data e non dobbiamo stupirci, ma prenderne atto». Commenta così don Carlo Motta, parroco di Olgiate, i recenti episodi che nelle scorse settimane hanno visto protagonista la chiesa di Maria Madre della Chiesa. Musica a tutto volume, urla, balletti, bivacchi sui gradini della chiesa e rifiuti, bottiglie di alcolici soprattutto, lasciati nel parcheggio di via Aldo Moro. Episodi che si ripetono ormai quasi ogni sera e che coinvolgono un nutrito gruppo di adulti stranieri, ma anche tanti adolescenti residenti in paese.

Don Carlo: "Non so dove andremo a finire"

«L’anno scorso questi episodi accadevano fuori dalla chiesa di Calco - spiega il parroco, da anni riferimento della parrocchia di Calco e da qualche tempo a Olgiate - Lì la chiesa non poteva essere recintata, ma qui si poteva pensare a suo tempo di chiudere il parcheggio. L’altra sera sono rientrato alle 21.30 e sul sagrato c’erano diversi ragazzini, di terza media e prima superiore, insieme a delle mamme. Tutti seduti sui gradini della chiesa, vicini e senza mascherine. Se dici qualcosa ti guardano male o ti danno addirittura del cretino: il prete ormai non ha più alcun ruolo e anche la chiesa ha perso la sua importanza come luogo simbolico. Una volta queste cose non sarebbero mai successe».
Non è rassegnato don Carlo ma, come spiega, ultimamente ne ha viste davvero tante fuori dalla chiesa di Olgiate. «Purtroppo questi episodi sono frutto del nostro tempo. Quando ero giovane io la vita era concepita in maniera diversa, non si pensava solo a se stessi e al divertimento. I ragazzi in questi mesi hanno perso un riferimento importante, che è quello della scuola. L’istituzione scolastica, l’educazione dei nostri giovani rappresenta il futuro e quello che vedo è che lo stiamo gettando al vento. Speravamo tutti che il Covid ci insegnasse qualcosa, ci rendesse migliori: chissà se una seconda ondata ci insegnerebbe qualcosa e farebbe cambiare atteggiamento anche ai nostri giovani» ha commentato con dispiacere.

E' il don a raccogliere le bottiglie e i rifiuti al mattino

In diverse occasioni il parroco si è anche ritrovato a dover ripulire il sagrato della chiesa e le aiuole che lo circondano, piene di bottiglie di birra e superalcolici abbandonate dopo questi festini improvvisati. «A me hanno insegnato che se si sporca poi si pulisce, che se trovi per terra una cartaccia la raccogli anche se non è tua. Questi ragazzi invece fanno quello che vogliono e rispondono male a chi gli fa notare che sbagliano. Se non torniamo sui nostri passi, se non li educhiamo non so dove andremo a finire - ha concluso il parroco - Né io né il sindaco veniamo considerati come una volta e non saprei proprio come fare per arginare questa situazione».
Intanto i bivacchi, gli schiamazzi e le serate alcoliche sul sagrato della chiesa continuano: in settimana i Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo su segnalazione dei residenti, che hanno anche filmato quello che accade in via Aldo Moro, ma il gruppo di giovani stranieri che ascoltava musica a tutto volume poco prima della mezzanotte è riuscito a darsela a gambe. Con buona pace di don Carlo, che la mattina dopo si è trovato, ancora una volta, a raccogliere bottiglie di birra e whiskey.

Il sindaco: "Da oggi azioni mirate"

Anche il sindaco Giovanni Battista Bernocco è preoccupato per gli episodi che da un paio di settimane stanno tenendo svegli i residenti del condominio che si affaccia sul piazzale della chiesa di via Aldo Moro.
«Ho ricevuto diverse segnalazioni e non escludo che se la situazione dovesse continuare così potrei andare io stesso a verificare quello che sta accadendo - ha dichiarato Bernocco - Simbolicamente parlando il fatto che queste cose avvengano davanti alla chiesa mi sconcerta, è una mancanza di rispetto inaudita. Uno può credere o non credere, può praticare un’altra religione, ma sicuramente non può ubriacarsi e ballare fuori da una chiesa».
Ad Olgiate i bivacchi non sono però soltanto un’abitudine serale: «Anche alla chiesa del Foppone la situazione sta sfuggendo di mano, con adolescenti che si ritrovano nel pomeriggio e abbandonano rifiuti ovunque. La segnalazione è partita da don Giancarlo Cereda di San Zeno e in diverse occasioni abbiamo mandato i vigili a controllare la situazione».
«La mancanza di rispetto nei confronti della comunità è già orribile di per sé, ma un conto è fare gli incivili in un parcheggio e un conto è di fronte ad una chiesa: è inaccettabile» ha concluso Bernocco, minacciando azioni mirate per risolvere il problema.

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